Francis rimase perfettamente immobile di fronte a quella ostentata dimostrazione di arroganza da parte del capitano inglese, anzi forse avrebbe fatto meglio a dire quel
bambino del capitano Kirkland.
Quando però si sentì strattonare per i capelli (nuovamente... Ma cosa avevano con i suoi bellissimi e biondi capelli!?), Francis digrignò appena i denti piegandosi in ginocchio di fronte all'inglese e spalancando gli occhi incrociò in uno nuovo duello lo sguardo verde e magnetico dell'altro, ma lasciò che fosse la sua voce a parlare, così bassa e roca da ricordare quella terribile di un mostro:
- Je ne suis pas comment les autres villains, bastàrd... -
E all'ulteriore provocazione riguardo a suo fratello e a quelle labbra così rosee ed
invitanti, non si trattenne ulteriormente e le morse con foga.
Sapeva perfettamente che se ne sarebbe pentito, amareggiato e sarebbe sicuramente stato ulteriormente punito, ma lui non si sarebbe arreso così facilmente, lui non era un banale francese, nè un banale nobile.