ikana |
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| Il francese gli tese una bottiglietta dal contenuto marrone e dall'odore forte, anche così rinchiuso nel vetro smerigliato di quella boccetta, la poggiò vicino alla sua mano e poi delicatamente iniziò a ricucire la ferita, prima che essa potesse riempirsi nuovamente di sangue e andasse così a nascondere i lembi della pelle, ora trattenuti dalle lunghe e calde dita di Francis. - Lo sais, ma non sono encore così codardo da uccidere qualcuno completamente indifeso. - Lo sguardo del biondo francese era sempre basso, rivolto unicamente a quella ferita che pulsava tra le sue mani: lui, un nobile uomo ridotto a ricucire le carni del proprio carnefice: un leggero sorriso si dipinse sulle sue labbra rosee, nascosto, così come gran parte del volto, dalle ciocche di capelli color dell'oro, riflessi ramati danzavano su di essi a causa della luce delle candele. Arrivato all'ultimo punto, Francis fece un piccolo nodo e poi avvicinò le labbra a quel petto addentando il filo: - Finito. -
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