Il danese si ritrovò a sogghignare mentre si alzava delicatamente dal collo del biondo, passando ad accarezzarlo appena con le mani per poi andare a sfilarsi la giubba e far cadere il cinturone oltre le sponde del letto:
- Oh, io che credevo apprezzassi invece, mein Lukas... -
Vedere quel cartografo sempre così stizzito e nervoso, ora placidamente
steso sotto di lui, uno spettacolo che tutti avrebbero dovuto vedere almeno una volta nella vita...
Quel pensiero riferito al corpo languido sotto il suo, avvampò nuovamente la sua fame e si gettò letteralmente a baciargli con foga le labbra, per poi fermarsi appena stringendogli i fianchi:
- Lukas... Husk, at du kun mine*. -
*: Ricordati, che sei solo mio