In cima all'albero maestro, capitolo 4

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view post Posted on 1/5/2011, 22:18


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Feliciano Vargas

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Prendendo fiato dopo quel bacio famelico, Lukas si morse le labbra per non lasciar sfuggire nemmeno uno dei gemiti che premevano per uscire. Non avrebbe dato a Mathias quella soddisfazione, non di nuovo.
- Già, la sfida... Vediamo quanto resisterai tu. -
Sì, era la solita sfida e solitamente nessuno dei due ne usciva vincitore.
La bocca di Mathias, scendendo sempre più in basso, finì per slacciargli completamente la camicia, lasciandolo a petto nudo e costringendolo a portarsi una mano alle labbra per soffocare la voce, mentre l'altra vagava dalle parti della cintura del compagno, impigliandosi tra la pesante fibbia d'argento e i passanti dei pantaloni.
 
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ikana
view post Posted on 2/5/2011, 18:35




:den:

Il danese terminò di baciare vogliosamente quella delicata pelle attorno all'ombelico del biondo tirandosi appena su per sfilarsi i pantaloni e sfilare prepotentemente anche quelli del norvegese:
- Oh posso ricordarti che l'altra volta non sono stato io ad implorarmi... -
Disse tornando su di lui, carezzandogli lentamente le cosce divarcandole:
- Mein Lukas? -
Rise sornionamente Mathias e si piegò nuovamente a baciare il collo al suo compagno continuando a scendere verso il suo membro e dando inizio a quel folle gioco.

 
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view post Posted on 2/5/2011, 23:29


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Il gesto secco del danese non sorprese particolarmente il ragazzo: in fondo era sempre così impulsivo che avrebbe trovato molto più anomala e preoccupante una sua maggiore delicatezza.
- Nessuno si implora... da solo... - disse Lukas appellandosi alla sua ferrea logica tra un ansito e l'altro.
Ben presto quel poco che ne rimaneva avrebbe preso il volo, quindi conveniva sfruttarla finchè era ancora dispinibile. Putroppo non ne ebbe ulteriore occasione, visto che le sue parole vennero soffocate dalle labbra di Mathias, bollenti contro il suo collo, e dalle sue mani, le sue mani che...
Non riuscendo più a trattenersi, si lasciò sfuggire un'esclamazione di desiderio. Al diavolo la logica, al diavolo i giochetti e anche le sfide. Lo voleva e subito.
Artigliandogli le spalle, si spinse contro di lui.
- Sbrigati... - ansimò sulla sua bocca.
 
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ikana
view post Posted on 3/5/2011, 20:47




:den:

Il danese sorrise malignamente a quella richiesta e scambiò le sue labbra con l'indice della mano destra, lasciandolo correre su quelle rosee del norvegese e poi su quella lingua ruvida, simile a quella di un gatto, ma ben più voglioso:
- Hai fretta di sentirti morire, ved? -
Ritrasse il dito lasciandolo scorrere appena sul collo del ragazzo ormai coperto di segni rossi abbastanza grandi e dal colore vivido: Mathias spinse ulteriormente verso il basso l'indice, fino a sfregarlo contro l'orifizio anale che, sensibile e voglioso di altre sollecitazioni, si contrasse facendo mugugnare il biondo sotto di lui; incontrò un poco di resistenza, dovuta all'insistente preparazione, ma non si fermò di certo alla prima difficoltà e lo spinse dentro completamente.
Da li a poco il norvegese avrebbe scoperto il perfetto paradiso diabolico di un danese tanto eccitato, quanto perverso...
 
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view post Posted on 3/5/2011, 21:41


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Le labbra di Mathias su di lui, le mani di Mathias addosso a lui, dentro di lui, gli stavano facendo perdere la testa. Il suo corpo s'inarcò istintivamente, mentre il bacino si spingeva in avanti alla ricerca di un contatto maggiore. Sapeva bene che il peggio doveva ancora venire, ma sapeva anche che dopo sarebbe giunta l'estasi. Un gemito frustrato sfuggì di nuovo dalle sue labbra mentre le mani annaspavano, affondando le unghie nelle spalle del compagno e lasciando sottili strisce rosse al loro passaggio.
I movimenti di Mathias lo indussero ad allargare le gambe in modo da facilitargli il compito, mentre la mente faceva di tutto per non focalizzare la situazione e riversare su di lui fiumi di imbarazzo e di una sorta di umiliazione del suo orgoglio. Quando giunse infine il momento tanto atteso e temuto al contempo, il dolore lo colpì esattamente come si era aspettato, nonostante la preparazione, e due piccole lacrime sfuggirono dai suoi occhi di ametista. Il corpo si tese, scosso dai brividi mentre le braccia che lo stringevano sembravano voler possedere non solo il suo corpo ma la sua stessa anima.

Edited by Yuki Delleran - 5/5/2011, 00:22
 
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ikana
view post Posted on 4/5/2011, 21:45




:den:

Mathias sapeva perfettamente come far perdere la testa a Lukas, ormai conosceva ogni suo gesto, ogni sua emozione ed ogni mugugno diveniva una richiesta precisa nella sua mente: più forte, delicato o solo "Muoviti", erano ormai comandi che il corpo del danese eseguiva senza esitazione, dato che erano anche i suoi desideri.
Sentiva ogni muscolo del norvegese piegarsi e tendersi per lui e percipiva il calore di ogni graffio insistente sulla sua schiena: strinse con forza quelle braccia che lo cingevano, per poi andare a baciare il collo di Lukas con voracità famelica.
Ogni secondo o minuto che passava aumentando il ritmo del loro amplesso, il mondo attorno a lui sembrava scomparire e gettarsi tutto sui loro corpi: non avrebbe retto ancora a lungo a quei tempi, ma in fondo doveva ancora arrivare il momento migliori, la soddisfazione di vedere il volto di Lukas completamente rosso e ricco di libidine e tutto solo grazie a lui.
 
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view post Posted on 4/5/2011, 23:48


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Ed infine giunse.
L'estasi totale in grado di annebbiare la mente e i sensi lo colse strappandogli un'esclamazione di puro piacere e lasciandolo poi svuotato e senza forze ad accasciarsi sul cuscino, consapevole che Mathias l'avrebbe raggiunto a breve. Era soddisfacente vederlo così coinvolto e desideroso solo tra le sue braccia. Per sua stessa ammissione, solo Lukas riusciva a farlo sentire così e se da una parte poteva essere fastidioso, dall'altra era gratificante e dannatamente eccitante.
Abbandonando la testa all'indietro, anche per dare spazio a Mathias, lasciò che i suoi ciuffi biondi si spargessero tra le lenzuola sfatte, mentre abbassava le ciglia e sollevava una mano ad asciugare le ultime tracce di lacrime dalle proprie guance.
Quando riaprì gli occhi ci mancò poco che gridasse di nuovo, e non per l'eccitazione questa volta: la fatina Lily volteggiava dalle parti della lucerna che illuminava debolmente la cabina.
- Oh, Gud! Oh, herrgud! Non ci posso credere! - esclamò con il volto che andava a fuoco. - E tu levati di dosso, idiota! Levati! - continuò tentando di spostare il corpo del danese, decisamente più massiccio del suo.
 
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ikana
view post Posted on 5/5/2011, 12:48




:den:

Il danese stava lentamente riprendendo fiato dopo quell'esaltante quanto estenuante tour-de-force di sesso.
Mathias stava già per pregustare un po' di meritato riposo tra le braccia del norvegese e lenzuola morbide, quando lo stesso che fino a poco prima invocava il suo nome tra un momento di piacere e l'altro, ora:
- Ma che diavolo fai!? Ehi ehi non spingere! -
Si tirò su appena sulle braccia stanche spostandosi da Lukas e andando a mettersi al suo fianco:
- Cosa stai facendo? Che urli!? -
 
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view post Posted on 5/5/2011, 13:27


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Com'era ovvio, Mathias non la vedeva e questo rendeva la situazione ancora più paradossale. Lukas afferrò un lembo del lenzuolo e tentò disperatamente di coprirsi alla meglio, anche se ormai c'era ben poco da celare.
- C'è... c'è... - iniziò balbettando, tremendamente in imbarazzo. Si schiarì la voce e continuò. - Miss Lily è esattamente alle tue spalle. -
Era terribilmente disdicevole quello che avevano appena mostrato agli occhi sensibili di una signora e non poteva immaginare le conseguenze a cui sarebbero andati incontro.
Tuttavia il tintinnio che lo raggiunse al suo coprirsi il volto con gesto disperato, fu più stonato del solito.
- Come?! - chiese incredulo, alzando gli occhi alla ricerca della luce fluttuante.
Di nuovo un tintinnio da parte della fata e la scia di luce ondeggiò bruscamente.
Lukas spostò lo sguardo stralunato su Mathias, al suo fianco.
- Ci sta dicendo di continuare, che lo trova uno spattacolo istruttivo. - tradusse. - Io credo che abbia esagerato con io rhum... -
 
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ikana
view post Posted on 5/5/2011, 19:00




:den:

Il danese rimase ad osservare impietrito la reazione del compagno e quel suo strano dialogo con il nulla (d'accordo con un esserino che esisteva solo nella sua immaginazione!), per poi il tutto rivelarsi con delle strane pretese di una fatina abbastanza guardona.
- Oh è così che dice la signorina? -
Strappò dalle mani di Lukas le coperte tornando a baciargli lo zigomo e scendere nuovamente verso il suo lobo:
- Allora dovremo accontentarla, mein Lukas, non si dice mai di no ad una bella signora, vero? -
Gli morse delicatamente l'orecchio prima di tornare a carezzargli il fianco e sussurargli lussuriosamente:
- Og jeg frygter, at vi vil have hele natten...* -

SPOILER (click to view)
*: E temo che ne avremo per tutta la notte...

Ps: al prossimo post per me puoi chiudere!
 
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view post Posted on 5/5/2011, 22:23


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Il norvegese spalancò gli occhi incredulo davanti a tanta sfacciataggine. Oh, no. Non l'avrebbe fatto, proprio no!
- Glem det!* - esclamò spiangendo via Mathias con un gesto brusco. - Starai scherzando, spero! Io non faccio certe cose davanti ad una donna! Anzi, non faccio certe cose davanti a nessuno, capito?! -
Per sottolineare il concetto, rifilò un pugno al compagno e, districandosi dalla sua stretta, sia alzò dal letto avvolgendosi nel lenzuolo.
- Miss, mi dispiace ma non è possibile. - disse, rosso in volto, rivolto verso la lucerna. - Questa sera ho del lavoro da fare, il capitano attende una carta per domani. -
Ormai per lui la serata si concludeva così.
SPOILER (click to view)
*scordatelo!
 
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ikana
view post Posted on 6/5/2011, 16:48




:den:

Colto di sorpresa, il danese incassò il colpo, seppur non forte del compagno norvegese, in fondo era dannatamente gracile, ma era anche per questo che lo adorava:
- Bahh tu ti stai rincitrullendo completamente! E non hai neppure bevuto un goccio, Lukas! -
Mathias raccolse la spessa coperta blu notte che giaceva abbandonata a terra e avvoltovisi dentro si raggomitolò a letto continuando a sbuffare e mugugnare nella sua lingua natale a proposito di fate scocciatrici e norvegesi fin troppo pudici, o almeno fino a quando non lo raggiunse il sonno e si addormentò estenuato.
 
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