Imprevisti di sbarco, capitolo 6

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ikana
view post Posted on 2/6/2011, 11:37




:fran:

Il francese rimase accanto allo spagnolo per tutto il viaggio verso quella che sembrava una galera da vero castello medievale: fece posare l'ispanico su un grezzo tovalaccio di legno e fattosi consegnare gli attrezzi da medico iniziò il suo lento lavoro sotto gli occhioni preoccupati di un piccolo italiano che non aveva lasciato il fianco di Antonio fin da quando il secondo ufficiale del capitano Kirkland l'aveva condotto lì.
Richiuse la ferita di Antonio con cura e anche l'emorragia venne fermata, mentre lentamente il battito e sicuramente anche la coscienza di Antonio stavano tornando tra loro: Francis non era certo un medico, ma in quel momento si sentì sollevato e felice del suo lavoro quasi quanto un vero dottore, talmente da tendere la mano verso il capo dell'italiano e concedergli una dolce carezza.
- Fuori pericolo, pètit. Ora però dovrai prenderti curà di lui, bien? -
Il danese si avvicinò al francese rimettendogli le manette e conducendolo fuori dalla cella dove invece rinchiuse l'italiano e lo spagnolo, in attesa di trascorrere la fine della notte.
 
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view post Posted on 2/6/2011, 16:59


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Feliciano Vargas

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:tonio:
Era rimasto cosciente a sufficienza per vedere Lovino procedere accanto a loro mentre venivano indirizzati verso le celle e per rendersi conto del rozzo tavolo di legno su cui veniva appoggiato. Poco dopo, durante il lavoro di Francis, doveva aver perso i sensi a causa del dolore. Aveva solo vaghi ricordi delle sue mani sporche di sangue e degli occhi sbarrati di Lovino fissi su di lui. Avrebbe voluto consolarlo, dirgli che sarebbe andato tutto bene, ma non ne aveva la forza.
Quando riprese conoscenza si rese conto di essere disteso su una sorta di pagliericcio accanto a una parete di legno ruvido. Lovino era accanto a lui e aveva la testa china, come se si fosse appisolato o non volesse posare lo sguardo sul suo corpo martoriato. Antonio sollevò a fatica una mano, ogni movimento gli costava sforzo e sofferenza, e gli sfiorò la guancia con le dita fredde.
- Lovinito... - mormorò debolmente.
 
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ikana
view post Posted on 2/6/2011, 19:37




:lovi:

Il piccolo italiano era rimasto al fianco del prigioniero biondo osservando ogni suo gesto con accortezza e magnetismo: sembrava sapere cosa stava facendo, ma ogni volta che affondava l'ago nella pelle dell'ispanico o lo sfiorava, a Romano veniva voglia di allontanarlo dal corpo dell'ispanico e di rovinargli quel maledetto faccino da bambola.
Quando lo lasciò solo si sedette vicino a quel pagliericcio mal messo dove riposava Antonio e cadde in una specie di sonno senza riposo, ma verso il tramonto sentì una lieve carezza sulla sua guancia, ma allo stesso a lui così famigliare da farlo risvegliare:
- Bastardo! Cioè volevo dire...! -
Si voltò verso il ferito prendendogli la mano:
- Ehi, sta fermo, quello là ha detto che devi stare immobile nei prossimi giorni o non ti riprenderai facilmente... -
 
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view post Posted on 2/6/2011, 21:07


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:tonio:
Quando sentì Lovino stringergli la mano a quel modo, Antonio abbozzò un debole sorriso.
- E così sembra che sia ancora vivo... - mormorò come constatando solo in quel momento il fatto. - Temevo che non ti avrei più rivisto. Ero terrorizzato all'idea di lasciarti in balia di quei pazzi senza poterti proteggere. -
Strinse appena le dita attorno a quelle del ragazzo.
- Hai avuto paura, vero? Mi dispiace tanto. Mi dispiace soprattutto di non essere riuscito a ridarti la libertà che meritavi... -
 
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ikana
view post Posted on 2/6/2011, 21:18




:lovi:

L'italiano scosse appena il capo ricambiando delicatamente la stretta di mano dello spagnolo e rialzando gli occhi su di lui pose la propria su quella evidente cicatrice:
- Non ho avuto paura, ma mi hai fatto preoccupare dannazione! E se morivi con chi me la prendevo eh, bastardo!? -
Poi notando di come aveva usato alzare la voce, Romano piegò lo sguardo di lato ammutendosi e ricordando di come il francese gli avesse ricordato di prestare cure ad Antonio, non di aggredirlo:
- Piuttosto, il francese ha detto di non preoccuparti per lui e che ti farà sapere per... Il piano o qualcosa del genere. -
 
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view post Posted on 2/6/2011, 21:41


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:tonio:
Lo sguardo di Antonio deviò in modo impercettibile alla menzione del "piano". Se non fosse stato per quel suo progetto azzardato ora non sarebbe stato mezzo morto, Lovino non avrebbe rischiato di essere gettato come minimo ai pesci dall'inglese folle e Francis non avrebbe dovuto concedere ancora non-voleva-indagare-cosa sempre al suddetto folle.
- Non potevo morire senza dirti una cosa importante. - disse sempre guardando la fiamma della candela che ondeggiava lentamente fuori dalle sbarre della loro cella. - Non potevo lasciarti da solo. -
 
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ikana
view post Posted on 2/6/2011, 21:48




:lovi:

Il ragazzo fissò il ragazzo piegando il capo sulla spalla: lui non era certo stupido e forse aveva anche intuito del perchè Antonio continuasse a mettersi in pericolo per lui, ma certo non voleva perdersi il gusto di sentire quella specie di mezzo capitano dichiararsi.
- E sentiamo, cosa avresti dovuto dirmi...? -
Chiese piegandosi appena verso di lui con i grandi occhioni d'ambra illuminati dalla luce delle candele.
 
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view post Posted on 2/6/2011, 21:57


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:tonio:
- Lovi... - iniziò.
Forse avrebbe potuto dirglielo davvero. Dopotutto aveva visto la morte in faccia e aveva capito cosa significava il rimpianto di non avere accanto la persona amata. Però... se avesse parlato era alto il rischio di perderlo per sempre. Lovino gli stava accanto come si faceva con un fratellino, Antonio era colui che lo aveva allevato, sicuramente sarebbe stato spaventato e disgustato da una dichiarazione del genere.
I timori che da sempre avevano bloccato Antonio, di solito sempre così spigliato e sincero, dal rivelare i suoi veri entimenti, riaffiorarono nuovamente. Sempre con la mano stretta in quella del ragazzo, abbassò lo sguardo e sorrise tristemente.
- Che per me sei la persona più importane e che farei di tutto per proteggerti. Sei il mio... fratellino, no? -
Ipocrita codardo!
 
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ikana
view post Posted on 2/6/2011, 22:05




:lovi:

Il ragazzo italiano ascoltò sorridente le parole di Antonio fino a:
- Fra-fratellino...? -
Strinse sempre più forte la mano di Antonio, ma prima che potesse fare di peggio ed iniziare a colpire ripetutamente il ragazzo ispanico sotto di lui, si spostò verso il muro colpendolo a pugno chiuso e invendo contro lo stesso nella sua lingua madre, sperando che lo stesso spagnolo capisse e si automaledisse da solo:
- Ma certo! Fratellino! Stupido! Bastardo! Ipocrita! Codardo! -
 
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view post Posted on 2/6/2011, 22:14


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:tonio:
Antonio rimase allibito da quella reazione irata, non si era certo aspettato quella cascata di invettive. La sua intenzione era solamente quella di farlo sentire al sicuro, non voleva certo vederlo in quello stato.
Appoggiando il gomito sul pagliericcio e facendo forza sul braccio destro, si sollevò faticosamente a sedere, mentre fitte simili a stilettate gli attarversavano l'addome. Francis aveva ragione, avrebbe dovuto stare fermo. Prendendo un respiro per farsi coraggio, spostò le gambe e si alzò lentamente, avanzando di un paio di passi verso il ragazzo. Ogni movimento era sofferenza, la ferita bruciava tanto che si sentiva girare la testa.
- Lovinito... - iniziò debolmente. - Lovinito, no... pérdoname. -
Gli sfiorò appena la mano chiusa a pugno con cui aveva colpito il muro.
- Te quiero. -
 
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ikana
view post Posted on 3/6/2011, 19:26




:lovi:

Romano, sentendo il proprio pugno trattenuto così debolmente, rialzò il volto vedendo Antonio in piedi sostenersi così fragilmente a lui, ma soprattutto rimase piacevolmente shockato dalla dichiarazione così dolce dell'altro.
- Che novità... Vero? -
Sorrise maliziosamente portandosi le sue braccia attorno al collo e sorreggendolo appena il vita:
- Sei così monotono a parole, bastardo... -
Iniziò baciandolo dolcemente sulle labbra, alzandosi appena sulle punte per eliminare la distanza di altezza che li separava:
- ... Ma a questo potrei anche abituarmi...! -
 
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view post Posted on 3/6/2011, 21:40


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:tonio:
Bastarono quei pochi gesti del suo Lovino per eliminare ogni insicurezza insita in Antonio, ogni timore e ogni remora.
- Monotono forse, ma assolutamente sincero. - rispose in un sussurro sulle sue labbra mentre ricambiava la stretta più debolmente di quanto pensasse.
Il sapore del suo Lovi era dolce esattamente come pensava e l'idea di poterlo finalmente gustare senza timore di un netto rifiuto lo mandava in estasi, se non fosse stato per...
Un'improvvisa fitta alla ferita lo costrinse ad irrigidirsi bruscamente e quasi a crollare di peso tra le braccia del ragazzo. Si piegò in avanti e strinse i denti.
- Forse... forse faremmo meglio a continuare tra un attimo. - disse rilasciando lentamente il respiro mentre il dolore non accennava a scemare.
 
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ikana
view post Posted on 3/6/2011, 21:50




:lovi:

L'italiano arrossì appena sulle gote a quel commento così sincero dello spagnolo, ma allo stesso tempo non potè che preoccuparsi quando si ritrovò quasi a sorreggere da solo il peso di Antonio gravare su di sè e vederlo annaspare così gli fece spegnere ogni desiderio
- Ehi, bastardo! Dannazione adesso rimettiamoc... TI rimetto giù! -
Passandosi il braccio destro dell'ispanico sulle spalle lo ricondusse al vicino giaciglio aiutandolo a sdraiarsi e inginocchiandosi vicino a lui:
- Ecco vedi a fare l'uomo di ferro!? Specie di... Di...! Ah! -
 
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view post Posted on 3/6/2011, 22:05


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:tonio:
Mosse quei pochi passi che lo dividevano dal pagliericcio con difficoltà e tenendo gli occhi socchiusi. Solo quando fu nuovamente disteso osò rilascire il fiato e distendere i muscoli, pregando che la cucitura di Francis non si fosse strappata e quindi la ferita riaperta. A giudicare dai suoi vestiti ancora asciutti poteva sperare di no.
Accennò appena un piccolo sorriso, mentre sollevava una mano e accarezzava il volto di Lovino.
- Hai ragione, ma vorrei comunque essere più forte per poterti proteggere. Promettimi che non ti farai sfiorare con un dito da nessuno. Nè dal cuoco maniaco, nè da quel danese matto. -
Avrebbe pagato oro per un altro bacio del suo amore. Era stato talmente incredibile che ancora non gli sembrava vero, se non fosse stato per il sangue rappreso che ancora gli imbrattava la camicia, avrebbe pensato che si fosse trattato di un lungo sogno.
 
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ikana
view post Posted on 4/6/2011, 08:23




:lovi:

L'italiano scosse il capo dando un leggero buffetto sulla fronte allo spagnolo, sorridendo poi malignamente:
- Ehi, chi credi che sia per farmi toccare da un qualunque rozzo marinaio o pirata che sia, eh? -
Si piegò verso di lui poggiando i gomiti vicino al suo braccio e il volto sulle mani tese:
- Quegli zotici topi di fogna non mi meritano, e poi, se devo proprio farmi sfruttare preferisco un bastardo come te che però ha un grado più elevato... Capitano. -
Ghignò appena mentre si tendeva su di lui a carezzargli lentamente le labbra:
- Comunque ora ti conviene riposare, perchè se quelli là notano che non ti sei ripreso prima della partenza, sono capaci di mollarti qui, per sempre...! E il francese non so se ti riuscirà a salvare di nuovo. -
 
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36 replies since 16/5/2011, 18:44   299 views
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