Vedere quel corpo esile e bendato per meta torso e spalla gli procurava un "non-so-che" di istinto protettivo e Mathias andò a stringere la mano tra i capelli del norvegese carezzandogli il collo e il primo accenno di schiena avorea:
- Ora non è più un nostro problema, chiaro? -
La seconda affermazione (tralasciando la prima sul fatto che l'avesse messo a letto quasi nudo) però era più drastica e lasciava intendere o meno tante frasi non dette ed accennate, troppe cose che ormai erano chiare anche per uno scemo categorico come lui.
- Lukas, credi che io non sia morto quando ho visto quel... Quello con te? -
Si alzò lievemente andandogli a baciare l'incavo della spalla ed il collo:
- Som du rørt, du kernesund strøg...* - rialzò gli occhi azzurri su di lui - Non potevo non essere lì. -
*: Mentre ti toccava, ti accarezzava lussurioso