Yuki Delleran |
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| Un debole mugolio gli sfuggì dalle labbra a causa delle attenzini a cui lo stava sottoponendo il danese. Lukas non poteva fare a meno di notare quanta profonda differenza ci fosse rispetto al solito, forse si poteva considerare una sorta di "evoluzione", come la sua mente a volte fin troppo razionale gli suggeriva. Ma dopotutto, esisteva un motivo valido per intestardirsi in quel genere di ragionamenti e non godersi il momento finchè durava? No, neanche mezzo, stabilì. Si abbandonò quindi completamente nelle mani del compagno, socchiudendo gli occhi e lasciando scorrere le sue stesse mani sulla sua schiena, su e giù, su e giù, lentamente, con un ritmo quasi ipnotico. Carezze che sfioravano ferite vecchie e nuove, cicatrici recenti e altre che non sarebbero mai scomparse, sottolineando implicitamente che tutto in quel corpo fosse amato e desiderato.
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