Un incontro del destino, capitolo 11

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ikana
view post Posted on 6/8/2011, 22:32




:lovi:

Il ragazzino incassò il capo nelle spalle sentendo quella risata e vergognandosi della sua stessa fame cercò di sembrare disinteressato alle parole che gli rivolgeva l'ispanico, ma l'idea di una cena in realtà lo allettava e molto.
- Mph... E fai bene a non volere nulla... - borbottò sommessamente mentre sembravano avviarsi sempre più verso le grandi ville delle colline (come aveva ben intuito si trattava di un riccone questo tizio) - Tanto non ho niente da spartire con te! Niente! Ecco... ! -
 
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view post Posted on 6/8/2011, 22:57


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:tonio:
La grande villa di marmo era finalmente in vista e la raggiunsero straordinariamente in fretta. Quel cavallo era davvero fantastico.
Una volta varcato il cancello ed entrati nel cortile, Antonio smontò e mise a terra anche il bambino. Uno stalliere si fece loro incontro e il giovane gli lasciò le redini.
- Pablo, sai se Carmen è in casa? Abbiamo un piccolo ospite. -
L'uomo squadrò il bambino e accennò un sorrisetto.
- E' in cucina, senor. - rispose. - Questo è il nuovo mozzo del segnor Capitan? -
Ovvio che ci fosse scetticismo nella sua voce.
- No, lui è... è... -
Come definirlo?
Si chinò di nuovo su di lui, confuso.
- Se non mi dici come ti chiami è un bel problema. Come ti presento alle persone? -

Edited by Yuki Delleran - 7/8/2011, 13:28
 
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ikana
view post Posted on 6/8/2011, 23:02




:lovi:

Il ragazzino spalancò la bocca non appena arrivarono di fronte a quella enorme... ENORME casa e già la sua mente vagava su come dovessero essere grandi le stanze e i letti ed il cibo! In una casa così avranno avuto dei piatti enormi e...
Non fece in tempo però a distrarsi che qualcuno si era avvicinato a loro ed istinto si nascose dietro le gambe di Antonio, facendosi scudo con lui:
- Uh? - rialzò il capo e poi riabbassandolo borbottò appena - Mm... Romano... -
Sì, forse poteva anche dirglielo il suo nome, infondo.
 
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view post Posted on 6/8/2011, 23:19


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Lo strano movimento del bambino, che si nascose dietro di lui, lo intenerì terribilmente e, mentre lo prendeva per mano e si avviava verso la cucina, sorrise leggermente.
- Sei così dolce. Posso darti un soprannome? Lovinito. -
Annuì soddisfatto di sè per quella soluzione. Romano era un nome troppo serioso per uno scricciolo del genere.
- Sai, Lovi, io non ho mai avuto un fratellino. Mia madre è di costituzione piuttosto fragile e mio padre è sempre per mare, quindi quando sono in congedo non ho mai molto da fare. Avresti voglia di farmi compagnia per un po'? -
Quell'atteggiamento sembrava più quello di un ragazzino viziato che non quello di un sottoufficiale di Marina, ma del resto per un tipo dinamico come lui la solitudine era il peggior nemico.
- Una volta o l'altra potrei portarti anche su una nave. -
 
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ikana
view post Posted on 6/8/2011, 23:27




:lovi:

Romano lasciò che il ragazzo spagnolo lo portasse dentro casa e lo seguì per i lunghi corridoi ascoltando quegli strani discorsi da signorino o da piccolo Lord:
- Se proprio devi... E comunque tu almeno un papà ce l'hai. - gonfiò le guance rosse in segno di un'arrabbiatura fanciullesca e molto buffa più che spaventosa - Mph! Io compagnia non la faccio a nessuno! E non cercare di portarmi su una nave! Mi rifiuto di salire su quei bordelli di mare! - disse ripetendo le parole della madre, ma saltando la parte sui marinai (forse allora suo papà era in mare! Ora capiva molte cose...)
 
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view post Posted on 7/8/2011, 12:47


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L'espressione e le parole di Lovino gli resero chiaro che si era comportato in maniera alquanto indelicata.
- Mi dispiace, non volevo sottolineare che... - iniziò, tuttavia le sue scuse vennero interrotte dalle successive parole del bambino.
- Cosa? Bordelli di mare?! - esclamò incredulo, mentre una risata genuina sorgeva sulle sue labbra. - Ahahah! Oh, è incredibilie! Dove l'hai sentita una cosa del genere? Mio padre impazzirebbe a sentir parlare in questo modo dell'Invencibile Armada! -
Si piegò su sè stesso battendosi una mano sulla gamba mentre entrava in cucina e quel quel comportamento attirò l'attenzione della donna che vi si trovava.
- Señorito Antonio, bentornato! - esclamò gioviale. - Il reclutamento è stato così divertente? Oh, ma cos'abbiamo qui? Hola, chico! -
La cuoca sorrise a Romano mentre tutto intorno a lei si diffondeva l'aroma di focacce appena sfornate.
 
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ikana
view post Posted on 7/8/2011, 13:00




:lovi:

Il ragazzino rimase alquanto sorpreso dalla reazione del "signorino" di casa e quella risata così cristallina e allegra lo mise in soggezione se non addirittura in imbarazzo, così strinse le braccia al petto incrociandole e sbuffando appena, mentre le guance tornavano rosse e gonfie:
- Dove vuoi che l'abbia sentita!? Alla taverna no? Tu come te li guadagni i soldi per... - si interruppe quando davanti a loro apparve una signora bassa e decisamente vigorosa che era contornata da un forte odore di...
- Focacce... Sniff... - ma prima di distrarsi ulteriormente si aggrappò con forza ai pantaloni di Antonio.
 
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view post Posted on 7/8/2011, 13:24


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Sorrise alla cuoca che lo chiamava così amichevolmente per nome. Lo aveva visto crescere ed era forse la persona che lo conosceva meglio nell'intera tenuta.
- Diciamo che il reclutamento non c'è stato questa volta, ma abbiamo lo stesso un ospite. Un tipaccio stava per venderlo al mercato degli schiavi. - spiegò schiettamente. Con lei non aveva bisogno di nascondere nulla.
Il gesto di Lovino, che si aggrappò ai suoi pantaloni, lo fece sorridere di nuovo e appoggiare una mano sulla sua testa.
- Si chiama Romano e credo stia morendo di fame. Ti dispiace se prendiamo qualche focaccia? -
La donna si chinò verso il bambino e gli scompigliò i capelli.
- Un cuccolino come te al mercato degli schiavi? Sua Maestà dovrebbe vietare certe cose! Ecco, prendi. - disse allungandogli una delle focacce ancora calde che si trovavano sul tagliere.
Sorrise maternamente e tornò a rivolgersi ad Antonio.
- Se volete, vi preparo un bel bagno per il nostro ospite. -
 
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ikana
view post Posted on 7/8/2011, 15:45




:lovi:

Romano biascicò un "salve" osservando poi la focaccia calda che gli veniva tesa e quasi strappandola di mano dalla cuoca della casa, se ne impossessò e iniziò a mangiarla avidamente: ah, quanti giorni erano che non mangiava qualcosa di diverso dal pane stantio della taverna o da quella specie di marmo lievitato che teneva la madre?
Osservò i due parlare di...Glom, un bagno: quando sua madre usava quella terribile parola, il più delle volte, per lui voleva dire acqua fredda e raffreddore assicurato!
- Nononono! Non lo faccio! - disse mentre stringeva al petto la focaccia mezza mangiucchiata - Non mi piace! Mi ammalo! -
 
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view post Posted on 7/8/2011, 17:42


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Sia Antonio che Carmen si voltarono stupiti verso Romano quando questo negò con tanta forza la possibilità di fare un bagno.
- Non vorrai rimanere tutto impolverato in questo modo? - chiese Antonio evitando di sottolineare esplicitamente la parola "sporcizia". - Se mi dici che hai paura dell'acqua non ci cerdo! -
Stava per mettersi a ridere quando la cuoca gli lanciò un'occhiataccia.
- Señorito, cerdo che il problema sia un altro. -
Sospirando, si chinò di nuovo verso il bambino, con espressione rassicurante.
- Niente acqua gelida, qui. - disse. - Se non ti fidi, il señorito verrà con te. Veeero? -
Antonio si portò una mano alla fronte: aveva completamente dimenticato l'abitudine, o meglio, la mancanza di alternativa per il popolo nell'uso dell'acqua fredda.
- Ah... oh, certo. - annuì all'occhiataccia di Carmen. - Non preoccuparti, Lovi. Finisci la tua focaccia con calma e poi andremo insieme. Sarai un figurino, tua mamma non ti riconoscerà! -
 
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ikana
view post Posted on 7/8/2011, 19:14




:lovi:

Cosa!? L'acqua non era gelida?
E che diavoleria usavano perchè non fosse gelida!
- Certo e magari non è nemmeno bagnata... - sentenziò Romano staccando un altro pezzo di focaccia e divorando pian piano anche il resto.
Guardò prima il signorino e poi la signora ora china di fronte a lui: ecco, dello spagnolo che l'aveva comprato non si fidava molto, ma la signora... Beh la signora sapeva fare le focacce quindi doveva essere buona!
- Nonono non ti voglio con me nel bagno! - si mosse verso la signora Carmen attaccandosi al grembiule.
 
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view post Posted on 7/8/2011, 20:32


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Lì per lì Antonio non seppe decidersi se sentirsi offeso o ridere di gusto della reazione di Romano. Alla fine scelse la seconda opzione, visto che il piccolo gli faceva troppa tenerezza per sgridarlo e comunque Carmen era di certo più adatta di lui a quel genere di cose.
- A quanto pare non mi vuole... - disse con finto rammarico. - Potresti occupartene tu? Io vi aspetterò in giardino. Mi raccomando, voglio che sia bellissimo! -
Sorrise a Lovino con gli occhi verdi che brillavano. Non gli era mai capitato di occuparsi di qualcuno e quella prospettiva gli sembrava interessante. Non un semplice antidoto alla noia della licenza o un compito da svolgere per pietà, lo spirito di quel bambino gli piaceva davvero e trovava un peccato sprecarlo sulla strada.
- E stasera si festeggia! Che ne dici di preparare i suoi piatti preferiti? -
La donna sorrise di tanto entusiasmo. Il signorino aveva un carattere solare, ma raramente lo si vederva così su di giri se non c'era di mezzo qualche nuovo galeone da varare o il cimelio di qualche pirata sconfitto.
 
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ikana
view post Posted on 7/8/2011, 20:38




:lovi:

Il ragazzino vide sparire il signorino spagnolo verso il corridoio interno della casa e per mano alla cuoca di quella villa venne portato nella grande sala da bagno: la tinozza, cioè la vasca, era di ceramica e l'acqua era davvero calda!
Romano venne letteralmente gettato dentro e strofinato come una camicia sporca, ma alla fine anche la signora Carmen dovette ammettere che tutto lustro poteva risultare "carino": e fin lì, tutto bene, ma poi...
- Su chico! Fatti vedere dal señorito come siete bello! -
- Nooo! Mi vergogno! -
- Forza! Vi aspetta! -
E letteralmente spinto fuori nel giardino della casa, Romano nuovamente rosso come pomodoro si mostrò ad Antonio: pulito, lindo, asciutto e...
< Una sottana... Mi hanno messo... UNA SOTTANA! >
 
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view post Posted on 7/8/2011, 21:01


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Era rimasto ad spettare fin troppo, il che poteva significare che Carmen stesse facendo un buon lavoro, ma nel frattempo lui si annoiava.
Inizialmente era andato a controllare che Pablo avesse strigliato a dovere il suo cavallo e che ci fosse della biada fresca pronta per lui, poi aveva passeggiato per un po' nei pressi del portico della villa e infine si era steso sotto uno dei grandi alberi che ombreggiavano il giardino.
Dopo qualche minuto il caldo e il frinire delle cicale avevano conciliato il torpore del primo pomeriggio che lo avvolgeva e Antonio aveva finito per assopirsi.
Il trambusto al limite delle sue percezioni non fu sufficiente a svegliarlo del tutto, ma lo infastidì inducendolo a muoversi un poco nel sonno, voltando la testa e facendo ricadere i ciuffi scuri sulla fronte.
 
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ikana
view post Posted on 7/8/2011, 21:13




:lovi:

Romano piegò appena il capo sulla spalla cercando di capire cosa stesse facendo l'ispanico e piano piano si avvicinò a lui: stava... Dormendo?
Si soffermò appena ad osservare il lento respiro di quel cavaliere che l'aveva salvato probabilmente da una pessima fine, quel volto bronzeo coronato dai riccioli mori ora mossi delicatamente dal vento pomeridiano: ancora qualche passo e fu vicino a lui e tese appena la mano per vedere se fosse veramente addormentato.
< Sì... Dorme... >
Sorrise appena notando come avesse una espressione buffa nel sonno e si avvicinò ancora di più perchè aveva visto qualcosa luccicare vicino al suo collo: forse si era avvicinato un po' troppo...
< Ca... Cado cado! >
 
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39 replies since 2/8/2011, 23:07   302 views
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