La Regina ed il Re caduto, capitolo 13

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ikana
view post Posted on 28/8/2011, 21:50




:fran:

Il francese osservò con sempre maggiore preoccupazione la reazione del capitano Kirkland e il sentirsi chiamare "proprietà" venne completamente seppellito da qualcosa di più sottile che doveva assolutamente esserci dietro a quella reazione così possessiva, qualcosa...
- Demoiselle... - iniziò appena il francese cercando l'attenzione della ragazza - Mi aiuti ad alzarmi s'il vous-plait -.
Quando la ragazza gli offrì il braccio e finalmente riuscì a tirarsi in piedi, Francis afferrò la sua camicia e riacciandola malamente si mosse verso la porta che dava sul corridoio, accingendosi a inseguire il capitano:
- Non si preoccupi mademoiselle, lo riporterò indietro encore pulito: a tout à l'heur. - sorrise appena e si lanciò verso una corsa leggera, per quello che gli imponevano le ferite, dietro alla scia di sangue immaginaria che quell'uomo si portava dietro, e lui non voleva assolutamente allungarla con le sue colpe.
- Capitàin! Capitàin, s'il vous-plait! Arretez-vous! - concluse con la sua profonda voce il biondo, ma erano già nel cortile della villa e le scuderie erano così vicine. Dannazione, doveva farcela a fermarlo, l'aveva promesso alla signorina e moglie di quel barbaro, ed una promessa ad una donna non si infrangeva mai:
- Arretè! - riuscì finalmente ad afferrarlo per la manica della giacca scarlatta e lo vide voltarsi verso di lui con lo sguardo iniettato di sangue e duro - Non fatelo! -
 
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view post Posted on 28/8/2011, 22:00


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Arthur non di aspettava certo che qualcuno avesse l'ardire di trattenerlo. Nessuno avrebbe osato tanto, nessuno tranne...
- Tu! - esclamò con voce dura, fissando negli occhi colui che si accingeva a vendicare e che stava assurdamente tentando di fermarlo. - Lasciami subito. Non hai voce in capitolo, è una questione tra me e lui! -
Si scrollò di dosso la mano che lo tratteneva fin troppo debolmente. God, non voleva pensare a quella debolezza, non voleva soffermarsi sulle sofferenza patite pensando che si trattasse di un suo ordine.
- Portate qui il capocarceriere! - gridò a gran voce, fuori di sè dall'ira. - Quest'oggi avrete un'esecuzione sulla pubblica piazza! Guardate quello che succede a chi osa sfidare King Arthur! -
 
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ikana
view post Posted on 28/8/2011, 22:08




:fran:

Il francese vedendosi così respinto e sentendo il tono dell'inglese alzarsi ancora maggiormente, non potè che pensare che quell'atteggiamento fosse completamente folle, inaccepibile e... Da bambino.
- Arretè! Vi ho detto di fermarvi dannazione! - questa volta con più forza Francis lo trattenne attirandolo a sè e stringendolo in vita, bloccando con le sue braccia ed il suo corpo quello dell'irrequito biondo - Smettete di alzare la voce e rajionate! E non osate divincolarvi! -
Prese un profondo respiro e abbassò il tono della voce, quasi sussurrando all'orecchio dell'inglese:
- Potete minacciarmi, ora, potete anche uccidermi per cette mio ardire, mais non dovete uccidere quell'uomo: un'esecuzione non risolverà nulla, e non insegnerà a nessuno, vi temeranno è vero! Ma aumenterà anche il loro disgusto per voi ed inoltre... - concluse alzando appena il capo - Sono sicurò che la vostra demoiselle ne sarebbe molto amareggiata, vi prego... -
Sapeva che quel suo atteggiamento l'avrebbe pagato caro, sapeva che volendo quell'essere poteva sgozzarlo lì su due piedi e proseguire nel suo intento, ma Francis sapeva anche che doveva tentare il tutto e per tutto, evitare morti e sofferenze, evitare un altro peccato sulle loro anime.
 
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view post Posted on 28/8/2011, 22:25


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Quelle braccia che lo stringevano e il tono di rimprovero direttamente nelle sue orecchie lo stupirono al punto che si ritrovò ad abbassare la spada quasi senza rendersene conto. Si chinò appena in avanti, posando la mano libera su quelle che lo trattenevano.
- Tu... come puoi chiedermi questo mentre sei in quelle condizioni? - chiese a voce più bassa. - Non m'importa di sporcarmi le mani, sono già grondanti di sangue a sufficienza, e non ha nemmeno importanza se Sesel mi odierà, in fondo non mi ha mai amato. Così come tutta la popolazione dell'isola. Una cosa però vorrei che fosse chiara: io non ho mai dato un ordine del genere. -
Si sciolse dalla stretta (o poteva definirla abbraccio?) più gentilmente di quanto avrebbe fatto se fosse stato ancora furibondo e si voltò verso il francese.
- Torniamo dentro, devi farti bendare come si deve o le tue ferite si infetteranno. -
Poteva abbandonare il suo intento per un momento ma questo non significava che avrebbe perdonato il colpevole. Quell'uomo poteva anche dire le sue preghiere, la sua fine era solo rimandata.
 
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ikana
view post Posted on 29/8/2011, 11:41




:fran:

Francis fu sollevato nel vedere il capitano desistere dal suo intento omicida e scosse appena il capo in un gesto di assenso alle sue parole:
- Je le sais che non siete stato voi: non siete il tipo da affidare certi compiti a qualcun altro... - alzò lo sguardo verso di lui e nuovamente piegò il capo - Perdonate ancora la mia insolenza. -
Aveva davvero rischiato grosso questa volta, ma forse la sua faccia tosta francese e la sua lingua molto abile nel sedurre, dovevano averlo salvato un'altra volta, anche se temeva che per il suddetto "macellaio" che l'aveva frustato non sarebbe rimasto molto tempo da vivere comunque:
- E voi ne sapete qualcosa... A proposito, come sta la vostra ferita? Vi duole ancora? - era una domanda di rito, quasi da vero medico, ma il tono spezzato dalla fatica la faceva quasi sembrare ansiosa, quasi da moglie preoccupata.
 
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view post Posted on 30/8/2011, 10:17


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Evitò di commentare le scuse, non avrebbe saputo come rispondere. Arthur davvero non capiva come quel tipo potesse comportarsi così: se fosse capitato a lui di essere frustato ingiustamente e senza motivo, la rabbia sarebbe stata tale che avrebbe brandito la spada ancora con le ferite aperte e sanguinanti per spiccare la testa del maledetto che aveva osato tanto. Francis invece l'aveva addiritura fermato dal compiere una vendetta non sua: ai suoi occhi era incomprensibile.
- La mia ferita è a posto. - ripose invece. - Si è richiusa perfettamente e non mi da più alcun fastidio. Dovresti preoccuparti di te stesso piuttosto, guarda come sei ridotto. -
Si portò quindi un suo braccio attorno alle spalle, mascherando la gentilezza con un gesto piuttosto brusco, sostenendolo mentre si avviava verso casa.
- Andiamo, sii uomo e non farti trascinare. E non far preoccupare ancora Sesel. -
 
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ikana
view post Posted on 30/8/2011, 19:30




:fran:

Francis si sorprese nel vedere come il capitano lo stesse aiutando a camminare e fece il possibile per non essere un grave peso su quelle spalle che ora gli sembravano così esili, al confronto dell'espressione ancora truce che portava sul volto:
- Je suis content che sia tutto a posto... - iniziò con voce roca - Significa che qualcosa di buono l'ho fattò. -
Aveva ragione a rimproverarlo quel dannato inglese: avrebbe dovuto preoccuparsi maggiormente del suo corpo così bello, ora ridotto a qualcosa di informe e distrutto; avrebbe dovuto preoccuparsi della sua salute, invece di quella di un cane della regina, ma non riusciva a non pensare a quell'uomo senza provare un sentimento nascosto sotto macerie di lussuria.
Se ne rendeva conto: era debole, e in molti altri glielo avevano detto, ecco perchè non si era mai voluto avventurare per mare, ecco perchè non aveva mai voluto nella sua casa un amore, se non effimero, ecco perchè si era sempre crogiolato nella sua solitudine e bellezza cadente.
- Non vi preoccupate, la vostra demoiselle non avrà... Ulteriori preoccupazioni, ve lo prometto. -
 
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view post Posted on 30/8/2011, 21:29


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:sesel:
Quando Sesel li vide rientrare entrambi alla villa, con Arthur che sosteneva Francis in un atteggiamento che mai si sarebbe sognata di vedergli assumere, corse loro incontro apprensiva.
- Arthur! Arthur, santo cielo, mi hai fatto prendere un colpo! - esclamò. - Ti sei calmato? Non c'è bisogno di essere così impulsivo, va bene punire chi commette scorrettezze, ma un'esecuzione pubblica sarebbe solo uno sfogo della tua rabbia. -
Se se l'era presa tanto a causa di quell'ordine mai dato, iniziava a sospettare che non fosse una mera questione di onore. Possibile che si fosse affezionato al prigioniero?
A proposito del prigioniero...
- E voi, monsieur! - continuò rivolta a Francis. - Vi sembra il caso di strapazzare in questo modo quella povera schiena ferita? Guardate, ora la vostra camicia è di nuovo inzuppata di sangue e mi toccherà sgobbare per smacchiarla. Forza, in camera! Tutti e due! Dobbiamo completare la medicazione! -
Recuperato il proprio spirito dopo il timore suscitatole da Arthur, riprese in mano velocemente la situazione.

:art:
Non appena rimesso piede nella villa, non ebbe occasione di protestare più di tanto perchè Sesel lo rimise immediatamente al suo posto iniziando a sgridarlo e a dare ordini. Era incredibile che, ancora reduce dalla sfuriata e armato della sua lama migliore, si lasciasse rimproverare da una ragazzina! Ma tant'era, non avrebbe mai alzato un dito su di lei.
- Agli ordini, my lady. - disse inchinandosi leggermente ed aiutandola a scortare Francis alla camera.
 
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ikana
view post Posted on 31/8/2011, 19:41




:fran:

Francis si sentì leggermente in imbarazzo ad assistere alla scenata di preoccupazione di quella signorina o principessa che fosse, e si sentì tornare giovane a quel rimprovero (eccetto per la camicia completamente insanguinata del suo sangue e non di qualche duellante che aveva voluto affrontarlo), proprio come faceva la sua tata ogni volta che tornava un mattino "dopo":
- Perdonate ancora demoiselle, ora prometto di fare le bon ènfant. - chinò appena il capo e lasciò la spalla del capitano - Posso farcela ora, merçi beacoup. -
Si appoggiò al muro compiendo gli ultimi passi che lo dividevano dalla stanza dove erano prima, seguendo i due e osservandoli appena di sottecchi, se non per tornare poi ad essere semi nudo sotto le mani della brunetta, disteso su quelle soffici coltri e con gli occhi di qualcun altro ora puntati addosso.
 
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view post Posted on 31/8/2011, 22:13


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:sesel:
Precedette entrambi gli uomini nella camera e quando Francis la raggiunse, lo fece stendere e lo spogliò della camicia con gesti spicci e per nulla imbarazzati. Del resto non si poteva mostrare debole davanti ad Arthur e men che meno attratta da un altro uomo. Non che lei fosse attratta da Arthur, beninteso!Semplicemente non voleva che ci rimanesse male o facesse scenate come quella di poco prima.
Inoltre un sottile presentimento si stava insinuando in lei, anche se preferiva non darvi peso per il momento.
Ripulì nuovamente le ferite e finalmente riuscì a bendarle con la fasce di lino che si era procurata.
- Ora dovete riposare, tassativamente. - ordinò. - Se vi strapazzate ancora potrebbe venirvi la febbre, anzi di certo vi è già venuta, quindi fate il bravo. Io vado a prepararvi una tisana. -
Detto questo, uscì dalla stanza lasciando soli i due e augurandosi che il capitano non ne combinasse una delle sue.

:art:
Aveva osservato il lavoro di Sesel in silenzio, trattenendosi dallo sfiorare i marchi rossi sulla pelle candida, attirato in modo quasi magnetico dal colore el sangue. Quando questi vennero coperti da fasciature pulite e la ragazza uscì, indugiò per alcuni minuti sulla poltrona accanto al letto, prima di alzarsi e appoggiare la mano sulla fronte di Francis in modo piuttosto brusco.
- Sesel ha ragione, la tua temperatura è troppo alta. -
Incrociò le braccia e lo fissò con aria ostentatamente annoiata.
- Che scocciatura, ora mi tocca anche curare i prigionieri. Ma per chi mi ha preso, quella ragazza, per un buon samaritano? Forza, mettiti a letto come si deve, non sono la tua balia! -
Scostante come sempre, per mascherare la strana apprensione che strisciava infida dentro di lui.
 
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ikana
view post Posted on 1/9/2011, 16:45




:fran:

- Non vi preoccupate demoiselle, prometto che cercherò di stare al mio posto... - rispose gentilmente il biondo francese sorridendo alla ragazza che uscì dalla camera lasciando soli lui ed il capitano, che ancora lo fissava dalla sua poltrona di velluto.
Di nuovo soli, loro due, era strano però come l'ambiente sembrasse aiutare ad avere un inglese sempre scorbutico e sgrezzo, ma con un'aura... Gentile.
- Non dovreste preoccuparvi ulteriormente per me, anzi dovreste dire a vostra moglie di riportarmi alle carceri. - iniziò quasi goffamente mentre si rigirava tra le coltri del letto, l'unico suo vero trono in qualsiasi casa, città e nazione - Sono un "ospite" fuori luogo per la vostra maison. -
Appoggiato ai gomiti con le gambe distese e la schiena sollevata, Francis sembrava fissare un punto vuoto davanti a sè evitando lo sguardo del capitano ora in piedi al suo fianco:
- Ma fièvre est juste un amour idiote qu'il est impossible -
 
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view post Posted on 1/9/2011, 19:57


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E ora cos'avrebbe dovuto fare? Si sentiva strano e quasi si trovò a rimpiangere la partenza di Sesel. Era per caso a disagio? Oh, che sciocchezza, come se non fossero stati soli tutto quel tempo sull'Albion e a Camelot! Non si sentiva affatto a disagio e non era per nulla in imbarazzo per quella frase sussurata! Che enorme sciocchezza! Dopotutto lui era un pirata sanguinario, avrebbe dovuto prendere per i capelli quello stupido francese sentimentale e sbatterlo di nuovo in cella, come lui stesso suggeriva. Non avrebbe dovuto importargliene niente di un inutile giocattolo, poco più che un mero passatempo, eppure non riusciva a mettere in atto quel proposito.
Tornò a sedersi sulla poltrona e accavallò le gambe, gli occhi ridotti a due fessure smeraldine che non si allontanavano minimamente da corpo dell'altro.
- Non chiamarla moglie. - disse in risposta alla sua prima affermazione. - Se Sesel dovesse sentirti, probabilmente ti picchierebbe. -
Qui gli sfuggì un ghigno: parlava per esperienza diretta.
- Puoi chiamarla per nome, penso che anche lei preferirebbe. -
Si rendeva conto che stava concedendo un lusso senza un particolare motivo, allo spagnolo avrebbe intimato di baciare la terra su cui camminava. L'idea lo fece sorridere.
Tornò invece a corrugare le sopracciglia al commento successivo.
- Smettila di dire sciocchezze! - sbottò brusco. - E voltati! Le ferite hanno bisogno di prendere aria, non di essere schiacciate sul materasso, pensavo che un medico come te lo sapesse. Non temere, non sono solito divertirmi con feriti inermi. -
Volutamente provocatorio, per spezzare la tensione.
 
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ikana
view post Posted on 2/9/2011, 10:53




:fran:

Il francese si ritrovò a sorridere notando come tra le parole del capitano si facesse sempre più spazio il silenzio, anche se continuava a mantenere quel dannato sorriso con una faccia da schiaffi che non avrebbe mai saputo apprezzare nella sua città natale, ma che ora gli suggeriva una stupidità persa nella sua gioventù:
- Dite? Eppure credevo fosse un piacere della gente oltre oceano di torturare gli inermi... - si voltò con il capo nuovamente immerso nei cuscini con sguardo cupo ed espressione torva, ancora troppo scottante era la ferita e la punizione infertagli.
Al pensiero però di quella fanciulla così forte e fragile e piena di desideri, il sorriso ritornò sulle sue labbra e sembrò appena rilassarsi:
- Non potrei mai permettermi di chiamare una demoiselle del suo rango solo per nome, non è educato, nè tanto meno galante, anche se sono costretto ad ammettere che ha un nome affascinante. - scostò appena il capo, cercando la figura dell'inglese, mentre le ciocche bionde gli si riversavano sugli occhi - Perchè la tenete nascosta? Ha uno spirito intrepido, si capisce e non credo siate uno di quegli homme che credono alle dicerie sulle donne in una nave, non? -
 
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view post Posted on 3/9/2011, 10:16


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Testardo. Testardo e cocciuto, doveva sempre ribattere ad ogni cosa che gli veniva detta e contestare le sue parole. Arthur sospirò.
- Allora fa' come ti pare. - rispose ignorando, o almeno fingendo di farlo, la frecciata sulla "gente oltre oceano".
Nonostante questo realizzò con una certa soddisfazione che il francese stava seguendo il suo consiglio: forse non era la posizione più comoda e di certo nemmeno la migliore da tenere in sua presenza, ma almeno le ferite non avrebbero ulteriormente sofferto. Ecco, sì, avrebbe fatto meglio a concentrarsi su quello che non sul corpo steso inerme davanti a lui. Aveva assicurato che non avrebbe approfittato di quel ben di Dio in nessun modo, quindi meglio pensare ad altro, e l'accenno a Sesel era un ottimo diversivo.
- Non credo alle dicerie superstiziose, ma se lei si trova qui è grazie ad una profezia fattami dal Signore dello Stretto. - spiegò. - Mi fu detto che in un'isola del sud avrei trovato una ragazza più rara di una perla azzurra, che sarebbe diventata la custode del mio tesoro più prezioso. -
Come sempre, quando si riferiva ad Alfred, la sua espressione si addolcì.
- Quando l'ho vista la prima volta, vestiva d'azzurro e portava un filo di perle del medesimo colore, l'ho riconosciuta subito. So che è forte, ma è proprio quello che ci vuole per il suo compito e lo sa anche lei. -
 
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ikana
view post Posted on 3/9/2011, 12:08




:fran:

Il francese rimase per un momento perplesso come al solo discutere di quelle questione il capitano si distendesse e rilassasse in una naturale espressione e postura, una calma lo pervadeva, una calma innaturale e che a lui stava quasi dando il voltastomaco.
- Più che un proprietario, ne parlate come... Come un padre. - si maledisse ad usare quella parola che lo disgustava, quasi, e non voleva assolutamente ripetersi.
Francis tornò a fissare la testata del letto di fronte a sè, lasciando il mento appoggiato alle mani incrociate:
- Se è comme çi forte, non riuscirete a trattenerla per sempre: potrebbe fuggire, lasciare l'isola con qualche avventuriero diretto verso casa, o chissà. - socchiuse gli occhi - Volete costringerla a stare qui per proteggere il vostro... Alfrèd? -
 
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61 replies since 17/8/2011, 12:07   618 views
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