Avidità da lupo, pazienza d'angelo, capitolo 14

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ikana
view post Posted on 19/9/2011, 22:13




:den:

Era stanco, completamente spossato.
No, forse dire così voleva dire prenderla alla leggera: era decisamente distrutto.
Lukas aveva ragione, era stato dannatamente gentile e premuroso nei suoi confronti, ma non sapeva spiegarsi come, ormai sentiva di avere tutto il tempo per poterlo avere e fare suo, senza limiti, senza scrupoli e senza "spioni" di ogni genere e sorta: erano solo loro due.
E fu con questo pensiero che si addormentò, con ancora stretto tra le braccia il norvegese, al quale stava tornando quel respiro lento e calmo che tanto amava, e che lui nemmeno nel sonno possedeva: si coprì e lo coprì con quel lenzuolo leggero, mentre la mano gli carezzava appena il petto.
Ma fu tutto quello che ricordò, prima di cadere in un pesante sonno ristoratore.
 
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view post Posted on 20/9/2011, 10:13


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:nor:
Lukas era esausto. Questa volta si erano davvero dati da fare, lasciando libero sfogo ad ogni istinto che sulla nave doveva venir represso per forza di cose. Aveva messo da parte ogni freno inibitore e ad un certo punto probabilmente aveva pure gridato, cosa abbastanza inammissibile ragionandoci a mente fredda. Poi era crollato.
Si era raggomitolato sul petto di Mathias, i capelli biondi sparsi sulla pelle abbronzata mentre il respiro stentava a quietarsi completamente.
Quando aveva capito che il compagno si era addormentato, nel bel mezzo di quelle languide e spossate carezze, si era sollevato a guardarlo: le ciglia abbassate, il respiro profondo, i capelli scomposti e umidi di sudore che gli ricadevano in ciocche disordinate sulla fronte.
Si erano allungati incredibilmente, realizzò mentre vi passava lentamente le dita, forse era giunto il momento di tagliarli...
 
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ikana
view post Posted on 20/9/2011, 22:04




:den:

Mathias si doveva essere addormentato, ma non così profondamente come sperava dato che avvertiti movimenti leggeri accanto a sè, si risvegliò, ma alzato lo sguardo vide addormentato proprio sul suo petto il norvegese, con il volto sereno ed un sorriso quasi divertito, come se ne avesse progettata una delle sue:
- Jeg er skør... - sussurrò appena accarezzando la frangia bionda - Jeg er vild med dig*. -
Solo quando richiuse gli occhi, sorrise il danese a pensare a tutta quella situazione assurda, ma dannazione se gli piaceva quella tranquillità, senza problemi, senza pensieri e soprattutto senza nessuno che gli dicesse cosa doveva fare o dire: erano solo loro due.
Solo loro e un letto, bastava quello a farlo felice?
< Ahahah, non starò mica invecchiando eh? >

*: Sono pazzo... Sì, sono pazzo di te.
 
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view post Posted on 20/9/2011, 22:22


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Tocchi leggeri lo indussero ad aprire gli occhi lentamente e, sollevandosi appena a sedere, Lukas si stiracchiò come un gatto.
- Oh, god morgen... - mormorò con gli occhi ancora leggermente appannati dal sonno, sporgendosi in avanti e posando un rapido bacio sulle labbra del compagno.
Abbassando lo sguardo controllò che il drappeggio del lenzuolo lo avvolgesse ancora a sufficienza e si alzò dal letto portandoselo dietro e lasciando Mathias dove si trovava.
- Accidenti, è mattina presto e ieri sera non abbiamo neanche cenato. - brontolò. - Quanto abbiamo dormito? Preparo la colazione e poi... -
Allungò una mano ed estrasse da un cassetto accanto al letto una lunga forbice affilata.
- ... Poi lascia fare a me! -
E sorrise, allusivo.
 
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ikana
view post Posted on 21/9/2011, 13:09




:den:

Mathias rimase un momento sorpreso quando vide gli occhioni ametista del norvegese scrutarlo, lucidi di sogni e di sonno, ma forse non lo rimase quanto, oltre a quel bacio delicato che ricevette, si ritrovò completamente nudo ancora steso a letto:
- Godmorgen, Lukas...! - rise appena diverteto nel sentirlo parlare vorticosamente e non accennò a smettere fino a quando non gli si rivolse con quelle forbici tra le mani:
- Ehm spero tu ti riferisca ai miei capelli... Vero? - gattonando appena sul letto si stese a pancia sotto osservandolo ancora avvolto in quel lenzuolo - Comunque, per la colazione voglio qualcosa di molto molto buono... Non rifilarmi strani intrugli, va bene ved? -
 
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view post Posted on 21/9/2011, 22:16


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Il sorrisetto di Lukas da allusivo si fece malizioso e potenzialmente pericoloso.
- Ci sono tante cose che si possono tagliare oltre ai capelli. - sghignazzò tra sè. - Però questa volta farò il bravo e mi limiterò. -
Posò le forbici sul comò e si diresse verso la cassapanca ai piedi del letto alla ricerca di qualcosa da indossare. Biancheria e poi... ma sì, per il momento andava bene ache solo quella camicia particolarmente lunga che non ricordava di aver acquistato. Che fosse di Mathias?
- Vedo che siamo sempre più viziati e pretenziosi. - commentò alla richiesta sulla colazione. - Il menu prevede uova, pane fresco se hai voglia di uscire a comprarlo, formaggio e aringhe. Una tisana o il tè del capitano per contorno. E' di vostro gradimento, messere? -
 
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ikana
view post Posted on 22/9/2011, 19:30




:den:

Il danese tossì appena, ben poco divertito da quella battuta: purtroppo sapeva perfettamente che Lukas avrebbe potuto tagliargli ben altro, anche solo con il pensiero, ma in fondo poteva, anzi, doveva fidarsi di lui.
- Sai credo che non dovrai limitarti, ma completamente abolire eventuali piani dalla tua mente ved: non mi va di cantare da soprano per il capitano, se ci siamo intesi... - appoggiò il mento alle braccia muscolose, incrociate sotto di questo, restando a fissare il norvegese che discuteva della colazione.
Sarebbe dovuto andare... A fare la spesa?
Come un bravo maritino?
Oh no, oh no! Mathias, timoniere dell'Albion, terrore dei mari, non si abbassava a tanto!
...Però, non voleva nemmeno essere costretto a bere chissà quali intrugli (tisane e thè erano solo questo per lui):
- Mm e vediamo, se tu indossi la mia camicia con tale grazia, io cosa metto? - gli passò le mani dietro alle ginocchia e lo attrasse a se - Non posso certo uscire così, no?
 
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view post Posted on 22/9/2011, 21:06


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- Dubito che il capitano apprezzerebbe un cantante di questo genere. - disse Lukas con una piccola smorfia ironica mentre si guardava attorno alla ricerca del suo fermacapelli. - E nemmeno io ne sarei del tutto soddisfatto. - aggiunse distrattamente individuando la molletta in un angolo del pavimento e chiandosi a raccoglierla.
Alla richiesta di Mathias, si rialzò con in solito ghigno allusivo.
- Se vuoi, i tuoi pantaloni sono ancora stesi in giardino, ormai saranno asciutti. - suggerì per nulla intenzionato a privarsi della comoda camicia, e non perchè aveva ancora l'odore del compagno, oh, no.
- Facciamo così, se ti abbasserai a fare qualcosa di così umiliante per te come comprare il pane in paese, al tuo ritorno ti farò trovare un tè corretto con il miglior rhum dell'Albion. -
 
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ikana
view post Posted on 22/9/2011, 21:14




:den:

- Ah Lukas, Lukas so perfettamente che non apprezzeresti, me l'hai dimostrato tu stesso no? - si alzò lentamente dal letto prendendolo per il mento e baciandolo con forza -
E va bene, lascerò a quell'amore di tua vicina lavandaia mirare un vero gioiello del Nord, ma poi non pentirtene... -
Si spettinò alla meglio i capelli e diede le spalle al norvegese, mentre procedeva verso la porta della stanza:
- Non ci provare! Piuttosto fammi un buon rhum corretto al rhum, devo recuperare più di qualche energia, ved! - Mathias si voltò appena prima di uscire dalla camera e sorridendo al ragazzo biondo gli rivolse un cenno - E sai ved, mi piaci di più vestito così ihih! A dopo! -
 
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view post Posted on 22/9/2011, 21:26


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Si lasciò baciare, badando che lo spillone del suo fermacapelli fosse ben appuntito nel caso Mathias avesse tentato di fare altro. Invece lo lasciò e se ne uscì con quella battuta che per poco non lo fece scoppiare a ridere.
- Piuttosto tu, fai attenzione che il marito di quell'"amore di vicina" non ti insegua con il suo archibugio. Ne sarebbe capace! -
Alla richiesta di un alcolico puro di prima mattina, alzò gli occhi ed evitò di rispondere. Al massimo avrebbe chiesto alla suddetta vicina se aveva un po' di latte da dargli, avrebbe poi ricambiato con qualche pezzo del bottino.
Le ultime parole di Mathias lo fecero arrossire suo malgrado e strillare un assai poco signorile: - Fila! -
 
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