Quando chiacchiere innocenti si trasformano in tradimenti inaccettabili, capitolo 15

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ikana
view post Posted on 24/10/2011, 13:32




:fran:

Il francese rise divertito tornando a sedersi ed allungò la mano verso il piccolo comodino posto al fianco del letto: prese un lungo nastro blu di velluto e si legò i capelli in una morbida coda.
- Ma princesse, per imparare ad essere seducenti, le dame di corte impiegano anni e forse non sapranno nemmeno mai esserlo... Belle, forse sì, ma la bellezza è relativa agli occhi di chi l'osserva. -
Le prese delicatamente il volto e sciolse i capelli della fanciulla portandoglieli sulle spalle:
- Molte donne raccolgono i capelli, poichè solo le prostitute possono portarli sciolti, mais voi avete la bellezza di une nouveaux monde... - le carezzò le labbra con il pollice piegando il capo - E il trucco dovrà sempre essere solo nero, e non pensate di nascondere la vostra carnagione, è affascinante comme çi... -
 
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view post Posted on 24/10/2011, 21:38


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:sesel:
Se le donne di città impiegavano anni per apprendere quelle tecniche significava che per lei non c'era davvero speranza. Sospirò. La realtà era che se non aveva nessuno che fosse realmente interessato a lei, aveva poco senso imparare a comportarsi in quel modo.
Al gesto rapido di Francis una cascata di riccioli corvini le ricadde sulle spalle. Ora iniziava a capire perchè Arthur, la prima volta che era stato sulla sua isola, aveva fissato le ragazze con quello sguardo stralunato e aveva poi insitito che raccogliesse almenon in parte i suoi capelli.
- Oh! Vuoi dire che Arthur potrebbe avermi scambiata per una prostituta, all'inizio? - escalmò stupita.
L'idea in sè era abbastanza esilarante, ma il gesto che Francis stava compiendo sulle sue labbra era talmente caldo e seducente che nessuna risata sgorgò da esse. Anzi, la fanciulla si trovò a socchiudere gli occhi.
- Dici che il colore della mia pelle non farebbe impressione... nei salotti...? Dopotutto, gli europei sono così... pallidi... - mormorò senza nemmeno essere certa di quello che stava dicendo.
Di sicuro quell'uomo ci sapeva fare.
 
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ikana
view post Posted on 25/10/2011, 18:14




:fran:

Francis osservò con calma e pazienza la reazione della ragazza sotto quel semplice gesto: le guance imporporate, gli occhi chiusi e le mani che stringevano in pugni ferrei la stoffa dell'abito; una reazione più che consona a qualsiasi dama che, almeno una volta nella vita si fosse trovata sotto le sue mani.
- Mademoiselle, proprio per questo verreste amata da ogni uomo ed invidiata da ogni donna. - iniziò lasciando che le sue dita scivolassero leggere sulle gote e poi sul collo della ragazza - Voi sareste la novità, la bellezza misteriosa e selvaggia e lo svago che ogni europeo vorrebbe per allontanarsi dalla banalità della routine. -
La spinse delicatamente verso il materasso, in modo da averla sdraiata sotto di lui e si chinò a baciarle la fronte:
- Ma nessuno di loro vi meriterebbe realmente... Agli europei lasciate i loro "giochi", voi pensate a diventare una vera regina. Solo allora capirete che quel mondo non ha nulla da invidiare al vostro. -

Edited by Yuki Delleran - 25/10/2011, 19:33
 
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view post Posted on 26/10/2011, 22:39


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:sesel:
Il gesto di Francis, sebbene delicato e volto a non farle nulla di male, colse impreparata la ragazza che si lasciò sfuggire un gridolino di sorpresa.
Le carezze, i baci, forse erano questi i gesti seduttivi di cui il francese parlava poco prima e ora che li stava sperimentando ne capiva il reale potere: chi avrebbe potuto resistere a tocchi tanto lascivi ed innocenti al contempo senza perdere la propria ragione in un mare di desiderio?
Fu proprio per questa confusione interiore che non avvertì la porta della camera aprirsi.

:art:
Arthur era stato tutta la mattina al porto con Alfred. Sapeva che al bambino piaceva osservare la nave e gli operai al lavoro su di essa, inoltre doveva verificare di persona a che punto fossero giunti i lavori di riarmo dell'Albion. Constatato che tutto procedeva per il meglio e nei tempi previsti, si era attardato un poco a parlare con i pescatori in uno scambio reciproco di informazioni: lui narrava le vicende della lontana Europa e loro lo tenevano aggiornato sui movimenti di eventuali vascelli nelle vicinanze quando si trovava ad Avalon e non andava per mare.
Era quasi mezzogiorno quando rientrò alla villa e, dopo aver lasciato un Alfred più che affamato alla cure della cuoca, si diresse alla camera del suo prigioniero. Sapeva che non era affatto necessario che lo visitasse tutti i giorni, inoltre Sesel si prendeva egregiamente cura di lui, ma si trattava di un desiderio irrazionale e per questo gli era difficile rinunciarvi.
Tuttavia quel giorno, quando aprì la porta come suo consueto senza bussare, il sentimento che lo investì fu tutt'altro che piacevole. Per prima cosa sentì freddo, un freddo gelido che lo paralizzò fino alle ossa davanti all'ultima scena al mondo che si aspettava di vedere, in seguito sentì salire dallo stomaco la vampata bollente della rabbia che sciolse ogni residuo di razionalità.
Non emise un suono, non una parola, avanzò verso il letto, spintonò con malagrazia il francese e strattonò la ragazza fino a tirarla in piedi.
Lei lo stava fissando con gli occhi sgranati di un cerbiatto spaventato, ma in quel momento non gli importava: quello che aveva appena scoperto era il più vile dei tradimenti, perpetuato sotto il suo stesso tetto e alla sua vista qualcosa si era spezzato dentro di lui.
Con una violenza che mai aveva usato prima, spintonò Sesel verso la porta, ignorando il fatto che l'avesse praticamente scaraventata a terra.
- Chiudila nella sua stanza. - ordinò con voce gelida al valletto che lo accompagnava. - Mentre tu, - continuò rivolto a Francis. - tornerai nelle prigioni seduta stante. Per il tradimento è prevista la pena di morte, senza replica. -
 
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ikana
view post Posted on 27/10/2011, 13:45




:fran:

Stava ridendo tranquillamente Francis, mentre ancora accarezzava i capelli scuri della ragazza completamente preda di lui: se fossero stati in un'altra città, magari la sua Parigi, se lui non fosse stato un mero prigioniero...
Se lui non fosse stato così dannatamente innamorato di un altro, forse avrebbero avuto anche una possibilità: ma dato che di se e di ma non si vive, ora poteva solo considerare quella fanciulla come un'amica e forse l'unica confidente nel suo inferno.
Però fu proprio lui ad interrompere quell'idillio con le maniere brusche nel portare via quella ragazzina, che non meritava quel trattamento e poi:
- Tradimento? Ma cosa dite! Voi credevat... No! Non potrei mai cercare di sedurre mademoiselle Sesel! Jamais! -
Si rialzò dal materasso per porsi al livello del capitano, anzi, con occhi sinceri ed espressione seria, lo fissò intensamente:
- Credetemi, anche se non volete o chiedete alla signorina se vi fidate di lei. Lei non mi interessa in alcun modo. -
 
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view post Posted on 27/10/2011, 16:29


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:art:
Osava addirittura rispondergli, l'infame, mentre ancora si trovava sul letto da cui aveva appena sottratto quella che per tutti avrebbe dovuto essere la sua sposa.
L'espressione di Arthur di deformò in un ghigno amaro, che esprimeva solo in minima parte il dolore che provava. Per il tradimento di lei, per il tradimento di lui, per la vista di quelle due persone di cui (maledizione!) si fidava intente a...
Digrignò i denti, disgustato.
- Tenti di ritrattare mentre vi ho colti sul fatto? Quale faccia tosta! - sbottò. - Se chiedessi a lei non otterrei altro che goffe giustificazioni, visto che era palesemente consenziente. -
Tremava ancora dalla rabbia a fatica trattenuta quando aggiunse: - Queste parole non salveranno nè te nè lei. -
 
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ikana
view post Posted on 27/10/2011, 21:00




:fran:

- Come al solito vedete solo ciò che volete vedere, capitain! -
Francis strinse i pugni con foga cercando di trattenersi ad afferrare quell'uomo e schiacciarlo al suolo:
- Come potete pensare che mi interessi la mademoiselle? Non avete ancora capito che io mi sono innamorato di... - il francese trattenne le parole mordendosi con forza le labbra.
No, non l'avrebbe ammesso, mai avrebbe potuto ammettere di essere perdutamente innamorato di un tale bruto!
- Bene, volete uccidermi? Bon fatelo... Ho tentato di convincervi della mia sincerità e così facendo non offeso questa mia vita. -
Lentamente portò le mani innanzi pronte per essere ammanettate e gli occhi blu serrati cercavano una vana speranza a cui aggrapparsi.
 
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view post Posted on 27/10/2011, 21:16


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Arthur sentì qualcosa spezzarsi dentro di sè, molto diverso da quello che aveva provato prima e decisamente più doloroso. Oh, no, questo no! Non lo avrebbe tollerato, non era più un affronto solo al suo onore, ma alla sua persona stessa. Poco importava che la sofferenza che provava fosse causata da ben altro che non l'orgoglio ferito.
- Ah, io vedo solo quello che voglio vedere, dunque? - sbottò ormai prossimo ad un'esplosione di rabbia coi fiocchi. Se fosse stato armato probabilmente avrebbe trapassato il suo interlocutore da parte a parte. - E tu hai anche il coraggio di venire a dirmi che ti sei innamorato di qualcuno? Chi, di grazia? Il tuo marchese? Una fanciulla della casa? Tu non sei che un misero prigioniero, sono stato un idiota a pensare che bastassero le catene del'ospitalità a legarti a dovere, avrei dovuto usare da subito i ferri della galera! -
 
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ikana
view post Posted on 27/10/2011, 21:21




:fran:

Perfetto.
Non solo non era riuscito a farsi donare il silenzio e la pace della morte, ma ora gli urlava anche contro che avrebbe dovuto innamorarsi di una fanciulla della casa!
E poi, ospitalità!
- Razza di inglese da strapazzo! - riaprì gli occhi e dalla sua buona spanna di differenza di altezza, freddò con lo sguardo il capitano, andando ad afferrarlo per i polsi e tirandolo a sé - Non avete ancora capito che mi sono innamorato di voi, idiot! -
E fu in quel momento, fragile, nervoso e attenagliante che decise di baciarlo: di poter sentire, forse per l'ultima volta, le sue labbra sulle proprie, di poter assaporare per un'ultima volta l'amaro sapore della sconfitta, stavolta subita da Monsieur Amour.
 
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view post Posted on 27/10/2011, 21:37


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E in un attimo si trovò trascinato contro il corpo del francese, completamente alla sua mercè e impossibilitato a respingere quel bacio. Anzi, dopo pochi istanti di resistenza, vi si perse come non faceva da anni o forse non aveva mai davvero fatto con nessuno.
Le braccia strette ai polsi che fino ad un attimo prima avevano lottato per liberarsi, si rilassarono nella presa del loro aggressore, le ginocchia si piegarono e la schiena s'inarcò appena all'indietro, giusto quanto bastava perchè i corpi aderissero il più possibile. Gli occhi verdi, fino ad un istante prima fiammeggianti d'ira e di istinto omicida, si chiusero come a rifiutarsi di vedere la capitolazione di cotanto orgoglio e Arthur si trovò ad ammettere che sì, quella era l'ammissione che attendeva da tempo e che, allo stesso modo, aveva sempre temuto.
Perchè implicava una sua risposta.
 
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ikana
view post Posted on 27/10/2011, 22:08




:fran:

Il francese non potè che stupirsi quando sentì, fra le proprie braccia, sciogliersi quel dannato pirata, o corsaro che fosse, inglese: liberò i polsi solo per andargli a passare le braccia alla vita e carezzare appena i fianchi sottili che fino ad ora non aveva mai potuto immaginare così fragili, risalì alla schiena piegata sotto di lui e ai capelli color del grano, raccolti anch'essi in una vana coda laterale.
Francis si staccò lentamente da quelle labbra e morse appena le proprie, come ad incidere quel momento sulla propria carne:
- Bien capitain... Ora potete credermi? -
 
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view post Posted on 27/10/2011, 22:18


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Quando sentì le labbra di Francis abbandonare le sue, Arthur si azzardò ad aprire gli occhi, ma subito distolse lo sguardo da quelle iridi troppo azzurre che lo fissavano con quella che a lui appariva come una vaga ironia.
Senza una parola, si sciolse dalle braccia che lo cingevano, si avviò verso la porta e diede un giro alla chiave nella toppa. Tornando a voltarsi verso il francese (che ora non se la sentiva più di chiamare "la sua vittima"), lasciò scivolare la propria giacca dalle spalle finchè non raggiunse il pavimento ai suoi pedi, gli posò una mano sul petto e lo spinse all'indietro verso il letto ancora sfatto.
- Forse ho bisogno di un'ulteriore conferma. - disse mentre sul suo volto si disegnava il consueto ghigno, ma le intenzioni sull'andamento dei giochi erano ben diverse.
 
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ikana
view post Posted on 28/10/2011, 14:17




:fran:

Il francese scosse appena il capo, sorridendo di rimando all'inglese e lasciando che questi lo sovrastasse come di consueto:
- Allora dovrò impegnarmi... -
Gli carezzò lentamente i fianchi e la schiena, fino alle braccia che lo tenevano premuto sul materasso: il capitano avevo il sorriso malizioso di sempre, ma l'atteggiamento brusco, la fretta ora sembrava sottomessa, calma, quasi potesse non solo subire, ma...
Francis cercò di allontanare un simile pensiero tanto dolce quanto allettante, eppure potè trovare in quelle splendide iridi verdi una luce nuova.
 
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view post Posted on 30/10/2011, 22:15


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Arthur era consapevole che avrebbe dovuto essere ancora irritato e che non sarebbe dovuto bastare un bacio per far crollare le sue difese, eppure, malauguratamente, in quel momento era così. Non era mai successo che abbassasse la guardia al punto di permettere a qualcun altro di prendere l'iniziativa, ma ora voleva credere, al punto da rischiare di pentirsene più tardi, che almeno una parte delle parole di Francis fosse vera.
Afferrò le mani del francese che gli accarezzavano la schiena e le sollevò fino alle spalle, guidandole ad abbassagli la camicia, dopodichè non si fece il minimo scrupolo a salire a cavalcioni sopra il corpo che giaceva sul letto.
- Sai fare qualcosa oltre a rimanere fermo a guardarmi? - chiese maliziosamente. - Possibile che tocchi sempre tutto a me? -
 
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ikana
view post Posted on 30/10/2011, 22:53




:fran:

Il francese rise appena osservando il sorriso strafottente del capitano e quando si sentì riferire quella domanda non potè fare a meno di rispondere:
- Ma se voi fate tutto ciò così bene, perchè scomodarmi? -
Gli carezzò le cosce ancora avvolte nel velluto morbido dei pantaloni e poi con sorriso complice, Francis si alzò appena e con un colpo di reni portò il "terribile" re di tutti i mari sotto di se:
- Però non posso sherto perdere la mia reputazione, non? -
Carezzò il volto dell'inglese con l'indice, lasciando che i suoi profondi occhi blu ne carezzassero l'espressione e le labbra turgide.
 
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74 replies since 16/10/2011, 20:24   808 views
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