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| Ci mancò poco che lanciasse un urlo, perchè dannazione, dannazione, faceva male. E Arthur non era pronto a questo, o meglio, non se l'era aspettato così, nonostante tutto il tempo che il francese aveva impiegato a prepararlo. Alla resa dei conti era ben diverso. Voltò la testa di lato, affondandola nel cuscino e serrando i denti. Avvertendo un allarmante pizzicare agli occhi che aveva chiuso forse troppo strettamente, si portò un braccio a coprire il volto mentre la mano libera artigliava le lenzuola, bramosa di avere qualcosa di più consistente da graffiare. Era consapevole che l'improvviso irrigidimento del suo corpo non era per niente d'aiuto, anzi probabilmente gli stava provocando più dolore del necessario, e avrebbe anche voluto dire a Francis di muoversi perchè restare fermo in quel modo gli stava diventando insopportabile, ma temeva che se avesse aperto bocca ne sarebbe uscito qualche suono di cui poi si sarebbe pentito per tutta la vita. Inoltre le languide carezze del francese iniziavano a sortire il loro effetto e mentre una strana sensazione gli rimescolava il basso ventre, al dolore iniziò a mescolarsi qualcosa di più... piacevole.
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