Quando chiacchiere innocenti si trasformano in tradimenti inaccettabili, capitolo 15

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view post Posted on 30/10/2011, 23:30


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Feliciano Vargas

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Al gesto improvviso di Francis, Arthur si trovò improvvisamnete a fissarlo dal basso verso l'alto con la stessa espressione bramosa di sempre e leccandosi le labbra.
- Parli di reputazione, ora? Come se non fosse la mia ad essere in gioco? -
Stese le braccia lungo i fianchi e rimase immobile alla sua mercè, la camicia slacciata per metà e buona parte dei suoi punti vulnerabili in vista. Era consapevole che, in quel momento, il francese suo "prigioniero" avrebbe potuto vendicarsi nel peggiore dei modi, ma allo stesso modo stava cercando di convincersi di essere pronto ad accettare un sentimento sincero, quel tipo di sentimento che mai si era permesso di provare in vita sua.
Sollevò le mani e le passò sul petto fasciato di Francis, mentre voltava la testa per catturare tra le labbra il dito che gli carezzava il volto. Lo saggiò con i denti, quanto bastava per stuzzicare le reazioni del giovane, prima di assaporarlo lascivamente con la lingua, gli occhi sempre fissi in quelli ormai lucidi di desiderio che lo fissavano.
 
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ikana
view post Posted on 31/10/2011, 13:39




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- Provocateur... -
Sussurrò appena Francis mentre lasciava "giocare" l'inglese: scese lentamente su di lui sostituendo all'indice le proprie labbra, mentre le mani sciolsero gli ultimi bottoni della camicia del capitano, denudandelo sotto di lui.
- Merveilleuse - pronunciò appena al suo orecchio e lo morse dolcemente, per poi proseguire lungo il collo ed il petto, continuando a ripeterlo mentre mordicchiava la pelle candida e dal vago sapor di salsedine.
 
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view post Posted on 31/10/2011, 23:41


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Subì il bacio in modo stranamente passivo per il suo modo di essere e lasciò ricadere la testa all'indietro mordendosi forte le labbra quando Francis scivolò sulla sua pelle.
Un brivido improvviso le percorse quando venne toccata infine la zona della cicatrice, ricordo della ferita infertagli dal francese stesso, e i denti affondarono ancora di più facendo stillare alcune gocce di sangue pur di impedire alla voce di liberarsi in gemiti di piacere. Anche se gli si arrendeva, non gli avrebbe dato questa soddisfazione.
Voltò la testa di lato, affondandola nel cuscino e serrando le palpebre più forte: dannazione a lui, quel francese era davvero bravo, e decisamente più gentile di qualunque tipo di trattamento gli avesse risevato lui. Non che Arthur temesse quel tipo di dolore, era abituato a ben di peggio, ma se voleva farlo impazzire, ci stava riuscendo.
- You like... torturing people, mh? - ansimò leggermente senza badare di aver usato la propria lingua madre.
 
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ikana
view post Posted on 1/11/2011, 14:21




:fran:

Il francese posava poco casti baci sulla pelle fremente del capitano, assaporando ogni centimetro di quella rara prelibatezza che ora si trovava servita su un piatto d'argento: sentire la sua voce roca rivolgergli una domanda tanto maliziosa quanto provocatoria, frenò un momento il procedere di Francis e lo indusse ad alzarsi, mentre erano le mani a continuare la loro corsa alla fibbia dei pantaloni del capitano.
- Why not? Thou like to do it too, don't thou? -
Era dai tempi delle sue "gite" oltre la manica che non parlava l'inglese: non gli era mai piaciuta come lingua, scialba, senza poetica e rozza, una mera copiatura dei dialetti britannici e del latino, ma per profitti diplomatici aveva dovuto imparare almeno l'inglese elevato, quello che si parlava nei letti di corte...
Francis sfilò lentamente i pantaloni all'inglese, carezzando man mano le cosce del suddetto con lascive carezze, soffermandosi infine ai piedi di questi a baciarli lentamente.
 
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view post Posted on 1/11/2011, 19:29


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Osservando le attenzioni di Francis spostarsi verso zone meno "pericolose", nonostante i suoi pantaloni fossero stati sfilati con innegabile perizia, Arthur assottigliò lo sguardo.
- Avrei dovuto ucciderti subito. - commentò con un tono di voce che avrebbe voluto essere velenoso come al solito ma che risultò, con suo immenso disappunto, piuttosto incerto e spezzato da respiri troppo brevi e accelerati.
Distese una gamba, incurante della propria nudità, e con il piede fino ad un attimo prima baciato da quelle labbra di rosa, sollevò il mento dell'amante, cercandone bramosamente lo sguardo.
- Molto bravo, vedo che hai trovato un'attività consona. - disse riuscendo a regolarizzare il respiro a sufficienza da suonare credibile.
 
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ikana
view post Posted on 1/11/2011, 21:11




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Francis sogghignò appena, lasciando compiere all'inglese quel gesto da vero piccolo Lord, se non per poi afferrargli la caviglia con la mano e riprendo a baciare volluttamente la gamba di questi, risalendo lentamente fino all'inguine, prostrato dinnanzi a lui:
- Se mi aveste ucciso subito, ora non saremmo qui a godere di questo piashevole incontro n'est-pas? - concluse baciando quel lembo di pelle delicato e attirandolo a sè per i fianchi, incrociò il suo sguardo con quello di smeraldo del corsaro - Ed ormai dovreste averlo capito: ogni vostro desiderio è un ordine, mon maitre. -
Gli carezzò lentemente le natiche assaporando i brividi dell'altro, mentre si chinava a mordicchiargli il petto ed i capezzoli ormai turgidi.
 
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view post Posted on 1/11/2011, 22:38


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Arthur si sforzò in tutti i modi per non emettere suoni che alle sue orecchie sarebbero apparsi indecenti mentre sentiva le labbra di Francis risalire sempre di più fino a sfiorare un punto che gli fece serrare gli occhi e stringere i denti.
Quando rialzò lo sguardo, si ritrovò di nuovo a fissare quegli occhi troppo azzurri e si rese conto che la temperatura era salita fin troppo.
Le mani che lo toccavano, le labbra che lo torturavano... Di nuovo catturò le proprie tra i denti in modo che un tipo diverso di dolore lo aiutasse a sopportare quella dolce tortura senza farlo abbassare a chiedere pietà. Il gusto ferroso del sangue si diffuse sulla sua lingua, mentre cresceva in lui a voglia di addentare ben altra carne.
 
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ikana
view post Posted on 1/11/2011, 22:57




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Sul volto di Francis si stampò uno splendido sorriso sornione e soddisfatta, come quello del gatto che è riuscito a rubare un'anatra di fronte al cuoco che la stava per cucinare: oh e non era solo soddisfatto per aver visto quelle membra contrarsi, per lo sforzo con cui l'inglese sembrava star utilizzando per trattenere i gemiti di piacere, era una soddisfazione più sottile più...
- Vedo che le vostre regole non valgono mai per voi stesso... - disse portando il capo appena al di sopra del suo volto, così che delicate ciocche bionde carezzassero il viso del capitano - E' un peccato vedere tali labbra rovinate. -
Se la sua bocca si fiondò ad assaporare il sangue dell'altro, coinvolgendo le loro labbra in un bacio caldo e lento, le sue mani, invece, avevano mire ben più elevate...
 
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view post Posted on 1/11/2011, 23:16


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A riparo della cortina di quelle ciocche bionde, Arthur si concesse quel bacio che ripulì le sue labbra dal sangue e lo mescolò al sapore di Francis.
Portò una mano alla sua nuca e intrecciò le dita dell'altra ai capelli che la sfioravano.
- Io le regole le faccio per gli altri, non certo per me stess... -
La frase che aveva tentato di di pronunciare in un momento in cui prendeva fiato, venne spezzata da un gemito improvviso, non appena percepì, inaspettate, le dita di Francis farsi strada dentro di lui.
Questa volta non era riuscito a trattenerlo e si accasciò sulla spalla del francese affondando i denti in quella pelle candida per trovare il modo di sopportare un'intrusione che, erratamente, aveva sottovalutato.
 
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ikana
view post Posted on 2/11/2011, 14:25




:fran:

Inviolato.
Era l'aggettivo più adatto che gli venne in mente non appena sentì il morso alla spalla: certo, il dolore non doveva essere indiferrente, l'aveva provato lui stesso, ma quella reazione era stata un po' eccessiva, eppure l'aveva intenerito...
- Doucement... Non vi preoccupate... Doucement. -
Imperturbabile, Francis continuò a penetrarlo sempre più a fondo, carezzando il capo a questi e lasciando che si sfogasse sulla sua spalla, (infondo meglio quella di ben altro) e allo stesso modo continuò a baciargli dolcemente la tempia dell'inglese e a sussurrargli che sarebbe andato tutto bene.
 
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view post Posted on 2/11/2011, 23:08


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Arthur iniziava a pensare di aver fatto un'enorme sciocchezza. Aveva sottovalutato la situazione e ora ne stava pagando lo scotto, e insieme a lui anche la spalla di Francis, che aveva sempre più voglia di torturare ad ogni parola dolce che si sentiva rivolgere.
- Non... trattarmi come una ragazzina... damn! - esclamò masticando le parole.
Dannazione, non poteva dire che fosse piacevole, anzi era piuttosto doloroso, e avrebbe voluto ribaltare immediatamente le posizioni per tornare a quello che aveva sempre considerato il suo ruolo naturale, ma c'era qualcosa che gli impediva di mollare proprio ora. Forse era l'orgoglio, quel maledetto orgoglio che non gli permetteva di ammettere la sconfitta, o forse era la speranza che sarebbe giunta infine qualche sensazione più piacevole. Non aveva senso che tutto fosse riconducibile alla mera sofferenza.
Facendo leva sulla propria razionalità, si impose di sopportare e di far scontare successivamente tutto quanto a chi lo stava torturando in quel modo.
- Datti una mossa! - esclamò invece d'impulso, senza soffermarsi sulle conseguenze, ma solo ansioso di accorciare la pena.

Edited by Yuki Delleran - 2/11/2011, 23:34
 
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ikana
view post Posted on 3/11/2011, 15:02




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Il francese sorrise appena del nervosismo del capitano e se non avesse saputo che ne andava della sua stessa vita, avrebbe volentieri procrastinato il termine di quella "tortura", ma lasciare spazio al piacere, anche personale, non sarebbe stato così male:
- Ai vostri ordini, capitain... -
Lasciando reclinare completamente il ragazzo sotto di sè, Francis gli carezzò un'ultima volta le cosce dischiudendole completamente e penetrandolo velocemente: oh sapeva quanto dolore avrebbe portato a quel dannato corsaro, e dalla sua immensa pietà e voglia di trattarlo come "una ragazzina", prese a carezzargli lentamente il membro, ormai eccitato dal calore che si propagava nell'intera stanza.
 
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view post Posted on 4/11/2011, 01:56


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Ci mancò poco che lanciasse un urlo, perchè dannazione, dannazione, faceva male. E Arthur non era pronto a questo, o meglio, non se l'era aspettato così, nonostante tutto il tempo che il francese aveva impiegato a prepararlo. Alla resa dei conti era ben diverso.
Voltò la testa di lato, affondandola nel cuscino e serrando i denti. Avvertendo un allarmante pizzicare agli occhi che aveva chiuso forse troppo strettamente, si portò un braccio a coprire il volto mentre la mano libera artigliava le lenzuola, bramosa di avere qualcosa di più consistente da graffiare.
Era consapevole che l'improvviso irrigidimento del suo corpo non era per niente d'aiuto, anzi probabilmente gli stava provocando più dolore del necessario, e avrebbe anche voluto dire a Francis di muoversi perchè restare fermo in quel modo gli stava diventando insopportabile, ma temeva che se avesse aperto bocca ne sarebbe uscito qualche suono di cui poi si sarebbe pentito per tutta la vita. Inoltre le languide carezze del francese iniziavano a sortire il loro effetto e mentre una strana sensazione gli rimescolava il basso ventre, al dolore iniziò a mescolarsi qualcosa di più... piacevole.
 
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ikana
view post Posted on 4/11/2011, 14:58




:fran:

Avrebbe seriamente voluto concentrarsi maggiormente o unicamente su di sè, ma un po' per il fatto che quel dannato inglese era... Era troppo... Stretto.
Ma quello che lo aveva fatto preoccupare maggiormente era stata la reazione di Kirkland, il dolore era stato eccessivo e forse lo stava facendo impazzire più del dovuto: rallentò il ritmo senza interromperlo, mentre gli prese il braccio che gli copriva il volto e se lo passò al collo invitandolo a stringere.
- Non abbiate paura di farmi male... C'est un douce doleur... - tornò a donargli quelle carezze lussuriose, con sempre maggiore intensità e accortezza.
 
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view post Posted on 4/11/2011, 21:27


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Altro che paura di fargli male, gliel'avrebbe fatto scontare fino all'ultima goccia quello che stava provando. Se davvero pensava di passarla liscia dopo tutto quello che gli stava facendo, quello stupido francese si sbagliava di grosso! Non si sarebbe fatto il minimo scrupolo a ricambiare con gli interessi ogni minimo...
I pensieri di Arthur si confusero ben presto in una serie di recriminazioni senza senso mentre si sollevava per circondare con le braccia la schiena di Francis. Una mano si aggrappò ai suoi capelli, come aveva fatto poco prima con le lenzuola, mentre l'altra affondava le unghie nella sua pelle lasciando segni rossastri.
Altro che "douce douleur", il suo istinto lo spingeva a tentare di ferire il suo avversario come se quella che stavano intraprendendo fosse una battaglia.
Dischiuse le labbra per prendere fiato, ma quello che ne uscì fu un gemito di piacere quando, affondando in lui, Francis giunse a toccare un punto che gli provocò una scossa improvvisa. Lentamente, molto lentamente, il dolore stava scemando per lasciare spazio a sensazione altrettanto forti ma decisamente più eccitanti.
 
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74 replies since 16/10/2011, 20:24   808 views
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