Di nuovo sulla terraferma, capitolo 22

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ikana
view post Posted on 19/2/2012, 22:55




:lovi:

Il ragazzo si lasciò trascinale nella grande e fredda camera di quel castello, ma non appena al suo internò si allontanò dallo spagnolo in malo modo, rispondendo a quella difesa mal costruita:
- Cosa vuol dire che non è colpa tua!? Non centra un bel niente! Lo capisci che di là c'è una donna che tra poco sarà tua moglie!? - disse con sguardo furente, quasi volesse incenerire la figura di Antonio e non appena lo vide avvicinarsi lo lasciò fare indurendo i tratti - Come puoi dirmi ciò? Come puoi dirmi ti amo!? Non puoi amarmi! Non ti è permesso e non lo sarà mai! Io-io che faccio ora... - concluse voltandosi e portando le mani ai capelli, lasciando che quella frase morisse nella sua gola come nel suo animo.
Romano avrebbe voluto lasciarsi andare ad un pianto liberatorio e sbattere la testa contro il muro almeno mille volte per cancellare dalla sua mente le promesse, le speranze e quei dannati sentimenti che ora lo confondevano.
 
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view post Posted on 19/2/2012, 23:22


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Feliciano Vargas

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:tonio:
Il senso di colpa si stava facendo prepotentemente strada dentro l'animo di Antonio. Poteva capire il punto di vista di Lovino e quanto si sentisse abbandonato. A lui per primo l'idea di quel matrimonio d'interesse appariva destabilizzante, non poteva pretendere che una persona a cui aveva promesso la luna fino a poco tempo prima, capisse e accettasse.
Era così ingiusto: avevano scoperto quel sentimento reciproco da così poco tempo e ne avevano avuto ancora meno per assaporarlo.
- Non m'importa niente di lei, non ho chiesto io che venisse a prenderci. - continuò avvicinadosi nonostante fosse stato respinto bruscamente, e appoggiandogli le mani sulle spalle. - Non m'importa cosa mi è permesso e cosa no. Dico che ti amo perchè è l'unica verità che conosco, oltre a quella che tu resterai con me, qualunque cosa succeda. -
La sola idea di perdere Lovino gli toglieva l'aria.
 
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ikana
view post Posted on 20/2/2012, 14:37




:lovi:

Il ragazzo ascoltò quelle parole sbarrando gli occhi e allontanando furiosamente quelle mani traditrici come il loro padrone:
- E cosa vorresti fare eh!? Rendermi la tua puttana?? - rispose rabbiosamente stringendo con forza i pugni, mentre sentiva le guance prendergli fuoco per l'ira e il dolore - Vorresti... Vorresti fare il maritino con quella stronza e poi venire a scoparti il bell'amante! Come fate tutti voi nobili! Ma io, io non ci scendo a patti con te, stronzo! Se volevo fare questo mestiere sarei rimasto con mia madre a vendere il culo! - concluse con rabbia e senza trattenere quel linguaggio così dannatamente volgare, ma che in un certo senso lo aiutava a sfogare il dolore che ora gli attenagliava l'anima, mentre le braccia si chiusero attorno ai suoi fianchi come a volerli proteggere.
 
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view post Posted on 20/2/2012, 22:59


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:tonio:
Alla risposta furibonda di Lovino, lo spagnolo spalancò gli occhi, shockato.
- Cos... No! - esclamò d'impulso.
Stipido lui e la sua linguaccia che parlava prima di collegare il cervello e finiva per dire cose facilmente fraintendibili.
- No, no, Lovi, non è così... - continuò, ma vedendo che l'italiano aveva evidentemente bisogno di sfogarsi, lo lasciò finire, allontanandosi da lui e prendendo posto su una delle poltrone della stanza.
Quando finalmente scese il silenzio, lo fissò con lo sguardo più serio che si fosse mai visto nei suoi occhi verdi, nonostante tutto l'amore disperato che stava provando in quel momento.
- Vieni qui. - disse in tono imperioso, lo stesso che usava per comandare la ciurma sulla sua ammiraglia. - E guardami. Non ho mai pensato, nemmeno per un istante, a te in questi termini. La sola idea mi disgusta, te lo posso giurare su quanto ho di più caro, ma sarebbe un giuramento ingiusto visto che si tratta di te. -
Il suo sguardo si addolcì mentre aggiungeva: - Non ti chiedo di scendere a patti e nemmeno io voglio farlo. Troverò un modo... -
Si passò una mano tra i capelli, frustrato dalla propria impotenza.
- Non so quale, non ho idea di cosa fare, ma lo troverò, te lo prometto. -
 
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ikana
view post Posted on 21/2/2012, 15:25




:lovi:

Romano, sentendosi richiamato in quella maniera, non potè fare a meno di zittirsi e ascoltare la voce di Antonio farsi imperosa con lui: alla fine, risentendosi come quando era bambino e veniva richiamato per una qualsiasi marachella che gli capitava di combinare, si avvicinò alla poltrona dove lui sedeva e si inginocchiò a terra, assaporando la morbidezza del tappeto con la mano.
- E' ovvio che dovrai trovare un modo... Certo, così non mi sta bene. - disse con tono roco, ma finalmente placato e tornato alla consueta "gentilezza" - E ci puoi giurare che non mi dovevi pensare come... Beh hai capito no, bastardo? - concluse incrociando le braccia e poggiando la schiena al bracciolo della poltrona, quasi invitando Antonio a poterlo nuovamente accarezzare.
 
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view post Posted on 21/2/2012, 23:10


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:tonio:
- Certo. - mormorò Antonio, allungando una mano e andando ad accarezzare la testolina bruna china davanti a lui. - L'ho detto tanto tempo fa e lo penso ancora: mi prenderò cura di te per sempre, non può esistere moglie imposta che si possa mettere tra di noi. -
Si chinò in avanti e, scostandogli la frangia, gli posò un bacio sulla fronte.
- Vieni qui. - aggiunse facendogli segno di sedersi sulle sue ginocchia. - Non stare sul pavimento come se fossi in punizione per qualcosa, tu non hai colpa di nulla. -
Gli passò un braccio attorno alle spalle, convincendolo ad alzarsi, e, nel farlo, gli rubò un piccolo bacio dalle labbra. Era tanto tempo che non avevano la possibilità di rilassarsi insieme e concedersi qualche coccola innocente.
 
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ikana
view post Posted on 21/2/2012, 23:19




:lovi:

Il ragazzo si alzò reticente dalla sua "posizione", eppure quando sentì posarsi sulle labbra quel veloce e sfuggente bacio non riuscì a trattenere l'imbarazzo, lasciando che le proprie gote andassero a fuoco:
- Co-cosa fai, bastardo? Ci-ci provi!? - disse tentando di mantenere il tono di voce fermo, con scarso risultato, mentre non curante si accomodava sulle ginocchia di Antonio, appoggiandosi al bracciolo dietro di sè con i palmi delle mani - Sei il solito: te ne approfitti sempre in un qualche modo... Meglio quando avevi "i tentacoletti" legati. - concluse lui ghignando.
 
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view post Posted on 21/2/2012, 23:35


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:tonio:
- Puoi scommetterci! - esclamò Antonio, ricambiando con un sorrisetto malizioso. - Non ho potuto stringerti per troppo tempo, mesi, anni, secoli! Devo recuperare il tempo perduto! -
Lo circondò con le braccia e lo strinse a sè in un abbraccio caldo e carico di affetto. Da quando si era dichiarato, il loro non era più stato un rapporto tranquillo, non per loro volontà ma per colpa di quel maledetto pirata che aveva reso la loro vita impossibile. Ora gli sembrava quasi un sogno avere Lovino così vicino senza dover temere l'intrusione di qualcuno in una squallida cella o, peggio, di morire dissanguato a causa di una ferita inflitta a tradimento.
- Non immagini neanche quanto morissi di desiderio mentre ti guardavo da quel pagliericcio sudicio in quella cella umida. Sei sempre stato così bello... -
Gli sollevò nuovamente il volto e cercò le labbra con le sue, mentre le mani gli regalavano carezze gentili e rassicuranti lungo la schiena.
 
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ikana
view post Posted on 22/2/2012, 14:17




:lovi:

Romano gli schioccò un occhiata furente quanto si sentì stringere così possessivamente al corpo dello spagnolo, ma alla fine cedette all'evidenza: aveva ragione, da quando Antonio gli si era dichiarato, e lui non aveva avuto il coraggio nè tanto meno la voglia di rifiutarlo in una qualsiasi maniera, erano sempre stati rinchiusi in qualche cella o prigione o qualsivoglia sinonimo di un luogo angusto, stretto e maleodorante; ma certo non poteva dargliele, ogni volta, tutte vinte!
- Sei sempre il solito frettoloso bastardo... - disse in un soffio mentre gli afferrava con forza il colletto della casacca d'onore che quella dannata contessina gli aveva fatto indossare, ma ben presto l'avrebbe rivisto come piaceva a lui, quindi perchè non lasciarsi baciare?
 
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view post Posted on 22/2/2012, 22:04


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Non gli sembrava vero di poter assaporare così il suo Lovino, era qualcosa che finora era riuscito a fare solo nei sogni.
Sempre stringendolo a sè, Antonio si alzò e si diresse verso la porta, sollevandolo tra le braccia. Allungò un po' faticosamente una mano verso la maniglia e chiuse la serratura a doppia mandata.
- In questo modo non ci dovremo preoccupare che qualcuno venga a disturbare. - si giustificò, marciando poi verso il grande letto ricoperto di broccato al centro della stanza.
Con delicatezza vi posò Lovino, e si sostenne appoggiando le mani ai lati del suo volto, perdendosi nella contemplazione di quelle iridi d'oro che tanto amava.
- Non tollererei nessuna interruzione, ora. - mormorò chinandosi di nuovo a baciare le labbra tanto agognate.
 
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ikana
view post Posted on 22/2/2012, 22:24




:lovi:

Romano reagì con un basso e roco gemito a quei trattamenti dannatamente infantili e "principeschi", ma non appena si ritrovò sdraiato su quell'enorme letto, sentendo frusciare le lenzuola di pregiato tessuto delle fiandre e la morbidezza dei cuscini pieni di piume di cigno, dovette ricredersi sul comportamento dello spagnolo, il quale sembrava tutto tranne che intenzionato a coccolarlo semplicemente quella sera.
Sì, perchè quella che si profilava oltre le finestre di spesso vetro piombato era una fredda serata sassone, mentre all'interno della stanza si profilava un calore nuovo e più maturo, che lo avvolse e lo portò a stringere con forza i capelli scuri di Antonio, mentre lo attirava violentemente a sè e lo baciava con passione per non perdersi il sapore forte e dolce di quel dannato figlio del Sole.
 
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view post Posted on 22/2/2012, 23:12


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L'improvvisa urgenza e la passionalità dei gesti di Lovino lo spiazzarono per un attimo. Antonio non aveva messo in conto di spingersi troppo in là, non sotto quel tetto nemico e traditore. Se doveva succedere qualcosa di più "serio" con Lovino, sarebbe stato in un luogo più familiare, sulla sua nave o nella vecchia tenuta di campagna.
Si stese quindi accanto al ragazzo, trascinandolo con sè e adagiandosi sui cuscini soffici. Se lo strinse al petto, ricoprendo di baci ogni centimetro di pelle su cui i suoi occhi riuscivano a posarsi, ma rifiutandosi di scoprirne altra. Se così avesse fatto era consapevole che non sarebbe riuscito più a farmarsi, troppo acuto il desiderio per chi aveva tra le braccia.
- Stasera voglio solo averti vicino a me. - mormorò. - Non qui, non in questa casa... - aggiunse sottintendendo le sue intenzioni e sperando che Lovino capisse e non si spaventasse.
 
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ikana
view post Posted on 23/2/2012, 14:40




:lovi:

Romano si ritrovò ad apprezzare quei baci, anche se, non appena si ritrovò abbracciato a lui e senza quella passione a far da barriera ai sentimenti più dolci, si sentì abbastanza in imbarazzo a stare così stretto a lui: allora, il ragazzo nascose il volto tra le pieghe della camicia di Antonio, che già stringeva tra le mani, sussurrando sulla sua pelle queste parole.
- Certo... E poi questo posto è inquietante. - disse lui additando a certe immagini da fiaba fanciullesca che quel castello poteva invitare - Voglio tornare a casa nostra: torneremo vero? -
 
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view post Posted on 23/2/2012, 22:40


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- Certo che torneremo. - mormorò Antonio accarezzando piano i capelli di Lovino e continuando a coccolarlo come non gli era mai stato concesso fare. - Torneremo a casa, ci riposeremo come si deve senza gentaglia tra i piedi, poi andremo dal re e ci faremo affidare una nuova nave. La chiamerò Hispaniola, come l'isola che farà la nostra fortuna. Partiremo insieme e andremo a sterminare pirati, torneremo vittoriosi e il re ci ricoprirà di onori. Staremo sempre insieme, nessun nobile di second'ordine potrà avere l'ardire di dirci come vivere la nostra vita. -
Era un sogno, una piccola favola per bambini, anche se quella di una nuova nave non era un'ipotesi così irrealizzabile, ma Antonio in quel momento voleva credere che sarebbe giunto anche per loro il momento del riscatto.
Si chinò in avanti e cercò di nuovo le labbra di Lovino.
- Questo è un brutto momento. - soffiò su di esse. - Ti prego di capirmi. Se dipendesse da me potremmo partire domani, ma rifiutare l'offerta del conte significherebbe buttare all'aria anni di lavoro e un'alleanza fruttuosa. -
Lo strinse a sè, come un'ancora di salvezza.
- Lo farei, se fosse utile lo farei, ma ora come ora ci rovinerebbe solo la vita. Lovi... mi amor, non so cosa fare... -
 
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ikana
view post Posted on 24/2/2012, 22:39




:lovi:

Romano sbuffò leggermente ma alla fine dovette ammettere di poter comprendere la situazione nella quale si trovava lo spagnolo, e poi quel dannato conte sassone non piaceva nemmeno a lui, anzi se poteva dirlo lo intimoriva alquanto con quel dannato sorriso sadico, che sembrava aver passato alla figlia, ovviamente.
- Ho capito, ho capito bastardo... Cosa credi, non sono mica stupido. - disse lasciandosi stringere e baciandogli con vaga distrazione il collo - Però voglio realizzarlo questo sogno e se quella sottospecie di bionda osa trattenerti in una qualche maniera, giuro che non ci metto molto a tirar fuori il pugnale e farla secca. - concluse possessivamente marchiandolo con un lungo bacio - Tu sei solo mio. -
 
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