Senza te o con te..., capitolo 25

« Older   Newer »
  Share  
ikana
view post Posted on 28/3/2012, 19:54 by: ikana




La scatola di smalto rosso era aperta sulle ginocchia del capitano e rivelava alla luce delle candele il suo contenuto: diverse pergamene a stralci, lettere più lunghe tenute assieme da spago o nastri di velluto, e poi frasi, poesie e quanto altro il francese aveva prodotto sia durante la sua falsa prigionia sull'isola, sia durante il terribile oblio del tragitto in nave e lì, in quella villa che fino al mattino prima aveva abitato.
Mentre alcuni erano quasi illegibili per l'inchiostro sbiadito dell'aria salmastra, altri recavano scritte ben più chiare, a partire dalle date:

Isola - giorno ** - mese **


E' vero che il lusso, la spensieratezza e lo spettacolo consueto della ricchezza fanno quei ragazzi così belli, che si direbbero d'una pasta diversa da quella dei figli della mediocrità e della povertà: lui allora deve essere il figlio di un vero dio.


Isola - giorno ** - mese **


C'è tanta eloquenza nel tono della voce, nell'espressione degli occhi e nell'aspetto della sua persona di quanta ce ne sia nella scelta delle parole: eppure, ora che ne sono schiavo, non trovo alcuna espressione adatta ad esprimere quello che ho nel cuore.
Eppure è la prima volta che comprendo le parole del mio maestro: "Il piacere dell'amore è di amare, e si è più felici per la passione che si nutre che per quella che si ispira".


Ma se quei frammenti affollavano la scatola, tra tutte le lettere ne spiccava una dal marchio in ceralacca e dalla fine busta, e l'inchiostro prendeva le dolci tonalità del blu e del rosso, al contrario dei soliti neri.
Il capitano inglese non sapeva quando e soprattutto in che stato Francis avesse scritto quella lettera, ma ben presto avrebbe potuto capire quanto sangue e lacrime gli era costata.

Vascello Prussiano - giorno ** - mese **



Mi trovo sotto la luce del sole, ma è come se il mio cuore fosse prigioniero delle tenebre più profonde. Mi trovo in un tunnel di cui non vedo l'uscita e mi sento sempre più soffocare.
Quale incantesimo hai lanciato su di me?Perchè solo il tuo nome che esce dalla mia bocca mi permette di respirare?
Ogni notte la tua immagine mi sfiora nell'oscurità senza che questo mondo se ne accorga: toglimi, ti prego la maledizione che hai lanciato su di me, giurami di accogliermi sul tuo trono di luce, dove nessuno al mondo potrà trovarmi, in quel posto che tu chiami cuore, recondito e così alto da cui nessuno può aver più scampo. Acconsenti ciò al tuo umile schiavo d'amore e stringi queste mie parole al tuo fianco se ascolterai la sua umile preghiera.



Ecco, le ultime parole che Francis aveva voluto scrivere a quel demonio da lui tanto amato, da lui tanto desiderato e ricordato in quelle terribili giornate, dopo l'ultima separazione: uomo per cui aveva giurato di dare la vita, affinchè potesse ricongiungersi alla vera donna amata che lo ricambiava, mentre lui avrebbe potuto vegliare su di loro nel triste silenzio dell'oltretomba.

Edited by ikana - 29/3/2012, 20:27
 
Top
15 replies since 27/3/2012, 23:45   204 views
  Share