Senza te o con te..., capitolo 25

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Yuki Delleran
view post Posted on 29/3/2012, 22:29 by: Yuki Delleran


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Arthur posò l'ultima lettera all'interno della scatola e lasciò che l'unico occhio vagasse, leggermente appannato, per la stanza in penombra.
Sentiva un nodo in gola e uno allo stomaco, come una sorta di nausea che si era impossessata di lui e non voleva saperne di scomparire. Dopo l'ennesimo, vano tentativo di ricacciarla indietro, sospirò di esasperazione e buttò le gambe giù dal letto. Lui era un uomo d'azione, non era fatto per restarsene in panciolle mentre gli altri risolvevano i suoi problemi, a maggior ragione se "gli altri" stavano mettendo a repentaglio la propria vita dopo avergli lasciata scritta la più straziante dichiarazione che un uomo potesse desiderare.
Arthur non piangeva da anni, probabilmente non aveva mai pianto in vita sua, e non aveva certo intenzione di iniziare adesso, quindi era meglio se quel grumo di commozione in fondo alla gola sparisse velocemente e si trasformasse in qualcosa di più utile.
Aveva bisogno di un'arma, subito.
Era già sulla porta, pronto ad aprirla, quando questa si spalancò di propria inziativa per lasciar entrare Sesel, con espressione preoccupata.
- Cosa fai? Devi stare a letto, sei ferito! - esclamò la ragazza vedendolo in piedi. - Arthur, per favore... -
- Non ho intenzione di rimarere qui con le mani in mano! - protesò lui. - Se quello che mi hai raccontato è vero, voglio sentirlo dalle labbra di chi ha ordito tutto questo, quindi intendo andare a recuperarlo! -
Vide gli occhi di Sesel spalancarsi per il timore.
- Intendi Francis? Non puoi tornare indietro! Lui... lui si è sacrificato per agevolarci la fuga, se torni indietro finirai di nuovo in mano ai prussiani e renderai vano il suo gesto! -
- Oppure gli salverò la pellaccia, anche se non se lo merita visto che ti ha portata in questo covo di serpi. -
- No, Arthur, per favore... -
La discussione venne interrotta bruscamente da un grido di donna, carico di orrore, che proveniva dall'atrio del piano di sotto. Sia Sesel che Arthur si voltarno di scatto e all'unisono si precipitarono verso le scale, alla base delle quali li aspettava una visione agghiacciante.
 
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