ikana |
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| La vecchia Laverne trascinava nell'atrio della villa personale del conte quello che pareva una maschera di sangue e fango: il corpo trascinato era ricoperto di numerose ferite che, con il loro sangue e dolore, avevano devastato quello che era un corpo bellissimo e perfetto, insozzato i lucenti capelli d'oro e la notte, oltre a due ampie ferite apertisi sulla spalla destra e al fianco sinistro, avevano contribuito a raffreddare ed a far impallidire quella carnagione già pallida. " Mademoiselle La Mer! Mademoiselle, aidez-moi!" urlò con forza la donna vedendoli incedere, mentre solo un leggero rantolo di dolore proveniva dalle labbra di Francis, unico segno di vita in lui, eccetto l'incedere lento e stentato, segno di un corpo ormai provato da ore di fatica e di agonia. Un forte odore di morte lo circondava e il viso scavato dalla sofferenza di quelle terribili ore, lo rendeva simile ad un sopravvissuto all'ira di un qualche dio dell'oltretomba: ma l'uomo era lì, a struggersi di sangue e lacrime, fino a fargli dimenticare la sua stessa esistenza.
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