ikana |
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| - Ah devo intuire che non è... La tua prima volta! - ruggì rocamente Romano in risposta a quel bacio che gli fece scottare le guance più vivide e rosse della porpora dei loro cuscini in patria - E non g-guardarmi così! - esclamò sentendosi quello sguardo smeraldino addosso, intento non solo a scrutare il suo corpo, ma la sua stessa anima, la quale ora, violentemente, gridava di essere soddisfatta dalla pelle ambrata di Antonio, da quelle mani lascive e da quei fianchi forti che imperavano sopra di lui. Gli strinse i lombi circondando le sue gambe con le proprie, ringraziando il cielo che l'oscurità li avvolgesse e che il compagno non fosse dedito a giochi ben più osceni come a volte raccontavano gli uomini di bordo (o dei bordelli, per parcondicio).
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