Due anime innamorate posano sullo stesso fiore di loto, capitolo 26

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ikana
view post Posted on 22/4/2012, 22:11




:lovi:

- Sei il solito smielato maniaco, bastardo... - riuscì a sussurrare Romano mentre si piegava sul petto dello spagnolo attratto e richiamato da quegli splendidi occhi verdi di tigre delle Indie, immensi e pieni di avidità, ferocia e voluttà, ma stranamente immersi in una dolcezza tutta nuova sotto quella fioca luce di stelle - La verità è che senza di me saresti solo uno spagnolo come tanti. - concluse baciandolo con forza per assaporare al meglio quelle labbra che sapevano donargli il paradiso da quando le aveva assaggiate per la prima volta.
Quanto avrebbe saputo resistergli e soprattutto il perchè, l'italiano nemmeno se la poneva come questione: ora voleva solo restare stretto al suo petto caldo e sentirlo palpitare sotto di lui.
 
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view post Posted on 22/4/2012, 22:24


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:tonio:
Se era il suo essere smielato a suscitare certe reazioni, Antonio si sarebbe detto pronto a grondare miele per tutta la vita. Ma non oppose risposta alle parole di Lovino, si limitò a seguirne e ad assecondarne i gesti, stupito di questo lato passionale che emergeva forse per la prima volta mettendo in ombra la dolcezzza inziale e, allo stesso tempo, tremendamente voglioso di assaporare il gusto della pelle del suo amato.
Le mani che lo stringevano in vita ben presto abbandonarono il loro posto per vagare alla ricerca di una nuova dimora sotto la casacca del ragazzo, sotto la camicia di seta e direttamente a contatto con la pelle calda della schiena. Antonio sapeva di avere le dita fredde e sorrise dei brividi che le sue mani provocavano.
Lentamente, si sollevò e lasciò che fosse Lovino a trovarsi sdraiato sulla schiena, mentre le mani, con una destrezza che non ricordava di possedere, erano passate a slacciare nastri e ganci nel tentativo di raggiungere il prima possibile il contatto diretto di cui le labbra già godevano.
 
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ikana
view post Posted on 23/4/2012, 13:58




:lovi:

Romano mugugnò debolmente quando le mani fredde dello spagnolo gli carezzarono così languidamente la schiena e cercò di protestare, invanamente dato il risultato conseguito da Antonio stesso, quando questi lo portò sotto di sè:
- Vedo che ci sai fare con certi nodi, bastardo. - tentò di replicare tra un bacio e l'altro, anche se non era facile trovare parole tra un brivido e l'altro che quelle dannate labbra gli ponevano sulla pelle.
Gli strinse le braccia rabbrividendo all'aria della sera, la pelle nuda direttamente esposta a questa e ben presto anche le sue mani cercarono il calore della pelle di Antonio, strattonandogli malamente la camicia di raso, sentendo poi fremere la sua pelle brunita sotto le dita.
 
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view post Posted on 23/4/2012, 21:53


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Ben presto si ritrovò con la casacca e la camicia abbassate fino ai gomiti, mentre a sua volta rabbrividiva sia per l'aria fresca della sera che per la carezze via via più audaci di Lovino.
- Essere abile con i nodi fa parte della routine dell'uomo di mare. - sussurrò abbassandosi a posare baci sempre meno casti sul collo e sulle spalle del ragazzo, mentre le mani iniziavano ad occuparsi di altri "nodi" virando in direzione sud.
- Ah, mi amor! Non mi sembra vero di essere qui con te, vivo, libero e al sicuro! - sospirò sulla sua pelle. - Con le stelle che si specchiano nei tuoi occhi e... -
Non gli riusciva molto bene essere romantico e poetico, quando l'unica cosa a cui riusciva a pensare era che per la prima volta stava toccando Lovino come si tocca un amante, nel vero senso del termine, e la sola idea lo faceva impazzire.
 
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ikana
view post Posted on 23/4/2012, 22:01




:lovi:

Romano riuscì a sfilare malamente i suoi stivali e convinse a togliere la giacca e la camicia anche ad Antonio, il quale aveva deciso di farlo impazzire con quelle dannate manacce intente in ben altre azioni che or ora riguardavano la stupida cinta di cuoio che aveva deciso di indossare quella sera:
- Se ci aggiungi anche un letto, la prossima volta, le stelle possono anche non esserci! - concluse lui prima che gli sfuggisse un gemito dalle labbra per il gesto vorace dell'altro nei riguardi del suo petto - 'stardo, vuoi fare... Adagio, perdiana sei un vero-! - riuscì a dire per poi affondargli le unghie nelle spalle mentre questi lo faceva impazzire nuovamente con quella sconcia bocca, donatagli da un demonio tanto passionale quanto caldo, poichè decisamente il freddo si stava affievolendo.

Edited by ikana - 23/5/2012, 14:44
 
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view post Posted on 24/4/2012, 12:53


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Antonio stava decisamente perdendo il controllo, dopo tutto il tempo che aveva aspettato e dopo tutto quello che avevano passato, ora faticava a mantenere una certa lucidità e a non farsi guidare dal puro istinto.
Le dita nervose riuscirono finalmente nell'intento di sganciare quella dannata cintura e ad abbassare i pantaloni di Lovino con un gesto forse troppo brusco.
Quando giunsero le proteste del ragazzo, relative alla sua istintiva "voracità", si rese conto di stare esagerando e prese un respiro per imporsi la calma.
- Scusami. Scusami, mi amor. - mormorò accanto al suo orecchio. - Mi sento come un ragazzino alla sua prima volta, tanto sono agitato. Sei così bello che non riesco a trattenermi. -
Gli posò un bacio delicato sulla guancia, come gesto di scuse, ignorando le unghie che gli artigliavano le spalle lasciando segni rossastri. Dopotutto avrebbe accettato qualunque cosa in quel momento, pur di assaporare la gioia di tenerlo tra le braccia.
 
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ikana
view post Posted on 24/4/2012, 16:58




:lovi:

- Ah devo intuire che non è... La tua prima volta! - ruggì rocamente Romano in risposta a quel bacio che gli fece scottare le guance più vivide e rosse della porpora dei loro cuscini in patria - E non g-guardarmi così! - esclamò sentendosi quello sguardo smeraldino addosso, intento non solo a scrutare il suo corpo, ma la sua stessa anima, la quale ora, violentemente, gridava di essere soddisfatta dalla pelle ambrata di Antonio, da quelle mani lascive e da quei fianchi forti che imperavano sopra di lui.
Gli strinse i lombi circondando le sue gambe con le proprie, ringraziando il cielo che l'oscurità li avvolgesse e che il compagno non fosse dedito a giochi ben più osceni come a volte raccontavano gli uomini di bordo (o dei bordelli, per parcondicio).
 
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view post Posted on 24/4/2012, 20:54


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L'esclamazione di Lovino lasciò Antonio per un attimo perplesso: eh, no, che non era la sua prima volta... In fondo andava per mare da anni, sarebbe stato impossibile mantenere la castità per tutto quel tempo, sporattutto quando Lovi stesso era troppo giovane e le donne dei porti così invitanti.
- E' come se lo fosse. - glissò abilmente. - Ed è con te, non conta nient'altro. -
Sentendo la presa delle gambe del ragazzo farsi più ferrea, iniziò a pensare che fosse tempo di agire. Lasciò che una mano scivolasse lentamente lungo la sua schiena, accarezzandola piano su e giù e scendendo sempre di più verso la meta desiderata. Piano, molto piano, permise alle dita di iniziare il loro lavoro, mordendosi le labbra per evitare movimenti frettolosi o bruschi.
- Lovi... - soffiò sulle sue labbra, prima si salire a sfiorargli la fronte con un bacio, notando l'irrigidimento del corpo dell'altro in risposta alla sua intrusione. - Se ti faccio male me lo devi dire, va bene? Se non vuoi puoi, non so... darmi un pugno, ecco! -
Lo disse per sdrammatizzare e allentare la tensione ma, in fondo, aveva la vaga impressione che Lovino ne sarebbe stato davvero capace.
 
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ikana
view post Posted on 24/4/2012, 21:13




:lovi:

Romano si morse le labbra trattenendo quelli che sarebbero voluti essere ben più alti ed acuti strilli di dolore: perchè, sì dannazione, faceva un male boia e quel dannato spagnolo pensava anche a scherzare invece che a muoversi!
- Giuro... Giuro che se non ti dai una mossa, bastardo, altro che un pugno! - iniziò mordendosi l'indice cercando di nascondere una lacrima scesagli sulla guancia - Tua madre non ti riconoscer...! - cercò di concludere prima che un gemito gli sfuggisse dalle labbra, indice che Antonio era riuscito a toccare un punto ben più profondo e decisamente sensibile del suo corpo.
Gli strinse le mani alle spalle soffocando l'ennesimo gemito sulle sue labbra, baciandole con passione, più bisognoso ora che mai del suo contatto.
 
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view post Posted on 24/4/2012, 21:50


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Oh, maledizione... Era chiaro che gli stava facendo male e che Lovino non lo diceva per puro orgoglio - forse - ma in ogni caso non sapeva cosa fare per rendere meno penosa l'operazione. Fose doveva essere più delicato, forse solo più rapido...
Nell'incertezza, Antonio lasciò scivolare le dita libere sulla guancia del ragazzo ad asciugare la lacrima che vi rotolava impertinente.
Quando sentì quel gemito sfuggire alle labbra di Lovino e il suo corpo tendersi, capì che stavano andando nella direzione giusta e lo strinse a sè procedendo meticolosamente con quella che considerava una preparazione imprescindibile, vista la situazione.
Rispose al bacio con altrettanta passione, preludio e segno del sentimento che l'avrebbe travolto di lì a poco.
- Porta pazienza, mi amor, solo un poco. Non voglio che tu senta più male, dopo... - gli sussurrò. - Non vorrei e non potrei mai farti del male. -
 
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ikana
view post Posted on 25/4/2012, 10:55




:lovi:

Si staccò dalle sue labbra andando a ripiegarsi sull'erba, sentendo alcuni fili di questa carezzargli la nuca madida di sudore freddo:
- Aspettare... La-la fai facile tu...Ah... - sconcio, terribilmente sconcio e perverso se ora il suo corpo pregava per avere ben altro rispetto alle mani di Antonio, ed ogni qual volta Romano riusciva a trattenere la sua eccitazione, era quella stessa carne ad esplicarla con chiarezza.
Il rossore vivido delle guance, la pelle imperlata di sudore, le labbra turgide strette sotto i denti, le mani che andavano a stringere la stoffa sotto di sè, e quelle gambe spudoratamente aperte, tese anch'esse insieme a ben altri muscoli al piacere:
- Vuoi... Darti una mossa e-e non pensare al male! - cercò di esprime all'ennesimo brivido che gli invadeva il corpo, dischiudendo gli occhi di ambra sul corpo dello spagnolo, splendido sopra di lui - So che non lo farai... Volontariamente, bastardo. - uscì, quando in realtà avrebbe solo voluto pronunciare il suo nome, solo chiamarlo amore.
 
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view post Posted on 25/4/2012, 21:50


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Probabilmente si stava attardando troppo e questo stava diventando insopportabile per Lovino. Forse era davvero meglio muoversi, decise Antonio, premurandosi tuttavia di impiegare tutta la cautela che il suo stesso corpo al limite gli consentiva.
Sfilò le dita per un attimo impegnò entrambe le mani per slacciare la fascia che gli cingeva la vita e abbassare i pantaloni che ormai erano diventati un impedimento insopportabile. Si sistemò tra le gambe del ragazzo, divaricandole quanto necessario, dopodichè si chinò in avanti portandosi le sue braccia attorno al collo e mormorando un: - Te amo. - che racchiudeva tutta la forza dei suoi sentimenti.
Solo dopo aver sistemato un braccio sotto la sua schiena per sostenerlo, finalmente si decise a fare pressione per entrare in lui. Chiuse gli occhi e, con una spinta, affondò completamente.
E fu una sensazione indescrivibile.
 
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ikana
view post Posted on 26/4/2012, 19:07




:lovi:

Un grido acuto, e decisamente poco consono alla sua indole, gli sfuggì dalle labbra quando sentì lo spagnolo completamente dentro di sì: aveva caldo e il pulsare del suo membro incominciava ad infastidirlo, così artigliandogli le braccia che lo sostenevano gli intimò di muoversi, anche se le sue parole sussurrategli all'orecchio con respiro ansante, potevano rassomigliare più ad una preghiera.
I muscoli perfetti e definiti di Antonio combaciavano ai suoi, tesi sotto la sua forza ed all'irruenza delle sue spinte: sebbene i primi minuti erano stati di puro dolore, ecco che a man mano che l'ispanico si faceva strada con sempre più facilità nei suoi visceri, arrivò anche il piacere e con esso prole stupide che la sua bocca pronunciava, senza che il cervello le filtrasse;
- Ti... Ti amo. - riuscì a soffiare sulla sua pelle salata che strusciava con insistenza sul suo petto, fino a quando non strinse i ginocchi ai suoi fianchi, ormai giunto all'apice di qualsiasi altra sensazione, dall'imbarazzo al mero godimento.
Dopo riuscì solo a percepire il calore spandersi dentro di sè, il proprio corpo madido del proprio sperma e del sudore di entrambi e la presa di Antonio che si affievoliva, abbandonate ormai le forze.
 
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view post Posted on 26/4/2012, 21:21


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I movimenti ben presto divennero più fluidi e semplici e i gemiti e il grido di Lovino non fecero che aumentare la sua accitazione. Più si raccomandava di mantenere il controllo, più era chiaro che l'aveva perso completamente nell'estasi del possesso e della carne del suo amore. A riportarlo ad una parvenza di lucidità furono le semplici parole che sentì soffiare sulla sua pelle bollente e imperlata di sudore, e bastò quello per fargli raggiungere l'apice. Il liquido caldo si riversò tra le cosce di Lovino, mentre il ragazzo stesso s'irrigidiva tra le sue braccia e si rilassava successivamente.
Con il petto che si alzava e si abbassava ancora in modo irregolare, Antonio si chinò a baciargli la fronte mentre usciva piano da lui e si lasciava cadere al suo fianco.
Non lasciò la presa sui suoi fianchi neanche per un attimo, sebbene si fosse allentata, e fece in modo che Lovino potesse posare la testa sul suo petto.
- Ti amo anch'io. Più della mia stessa vita. - mormorò in risposta alle parole più preziose che mai fossero giunte alle sue orecchie.
Sollevò un lembo del mantello, che ancora giaceva a terra, e coprì entrambi continuando ad accarezzargli i capelli.
 
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ikana
view post Posted on 26/4/2012, 21:32




:lovi:

Romano si strinse tra le braccia dello spagnolo, ricercando il calore che lo aveva accompagnato fino a quel momento e lasciandosi coccolare dalle mani del ragazzo:
- Ora non farti strane... Idee, sottospecie di ispanico. - concluse non riuscendo ad apostrofarlo con il solito "vezzeggiativo", forse anche a causa di un certo alone di piacere ancora gli pervadeva il corpo e la stessa anima - E poi, se mi dici queste cose ogni volta, alla fine potresti risultare noioso... - concluse sottintendendo con il suo solito ghigno, ora nascosto sulla pelle di Antonio, che di certo quella non sarebbe stata la prima ed ultima volta per loro.
 
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