Alle parole di Francis, la ragazza arrossì ed iniziò a scusarsi ripetutamente.
- Oh, no, no, perdonami, non mi permetterei mai! E' solo che ho visto... e poi tutto quel sangue... e le tue condizioni... Vi prego, ditemi cos'è successo! Avete litigato? Cielo, Francis, le tue ferite stavano guarendo così bene! Arthur, si può sapere cosa... oddio, i tuoi capelli! -
Solo in quel momento si accorse che quelle sparse sul pavimento erano le ciocche dorate del suo capitano e, istintivamente, si chinò a raccoglierne alcune prima di tornare a voltarsi verso Francis e accorrere alla sua richiesta d'aiuto.
Lo sostenne mentre si alzava e lo accompagnò verso la porta, senza che nessuna parola di spiegazione o giustificazione giungesse da Arthur, che si limitò ad annuire all'accenno riguardante il cambio di stanza.
Solo quando furono nuovamente soli nell'attraversare il corridoio, la ragazza osò di nuovo alzare gli occhi curiosi ma anche carichi d'ansia verso il loro ospite: indipendentemente da quello che potevano dirle per non farla preoccupare, ormai era certa che Arthur avesse fatto uno dei suoi soliti colpi di testa e che in un accesso di violenza avesse finito per ferire l'unica persona che teneva davvero a lui.