Il viaggio della speranza, capitolo 28

« Older   Newer »
  Share  
ikana
view post Posted on 26/5/2012, 21:07




:fran:

Francis posò il calice vuoto e vedendo la mano dell'inglese indugiare sopra il tavolo di noce, non seppe resistere: la catturò fra le sue, portandosi sul limite del sedile della poltrona per arrivare a baciarne il dorso; lentamente, assaporando quei pochi secondi in cui le sue labbra si poggiarono su di essa, fino a staccarsi e sussurrare appena il suo nome, quasi fosse una parola proibita.
- Non voglio che cambiate: così siete perfetto. - iniziò rialzando i grandi occhi blu su di lui, anche se ormai le tenebre li stavano inghiottendo assieme a qualsiasi altra cosa all'interno di quella camera - Voglio ricordarvi, vedervi ed adorarvi così come siete ora. Il resto non importa. - continuò alzandosi e inginocchiandosi al suo fianco, così da carezzargli il fianco da lui ferito ormai tanto tempo prima - Non voglio più limiti o tempo: jamais. -
 
Top
view post Posted on 27/5/2012, 10:35


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:art:
Gesti dolci e inaspettatamente galanti che Arthur fino a poco tempo prima avrebbe disprezzato e deriso con la più feroce delle ironie. Ora li interpretava e li viveva in modo completamente diverso, forse per la nuova disposizine di spirito in cui si trovava.
Nel buio incombente della cabina, coprì con la propria mano le dita che gli carezzavano il fianco e si sporse oltre il bordo della poltrona per avvicinarsi a quel volto dall'espressione adorante e specchiarsi nei suoi occhi blu, ora color dell'oceano notturno.
Non riusciva a comprendere cosa spingesse Francis a provare tali sentimenti nei suoi confronti, nè cosa lo inducesse a rimanere ancora al suo fianco dopo tutto quello che gli aveva fatto passare, come prigioniero prima e come vittima poi.
Era una specie di miracolo.
Si spinse ancora qualche centimetro più avanti e posò le labbra sulle sue.
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 27/5/2012, 11:31




:fran:

Francis si lasciò coinvolgere da quel bacio così dolce e carico di un nuovo, splendido sentimento che permeava ogni membra del suo corpo e fibra del suo animo: gli carezzò i polsi che gli stringevano il mento, per poi intrecciare le proprie mani con le sue.
Staccarsi dall'inglese gli provocò quasi una sensazione di dolore, ma il calore che doveva aver assorbito in tutta quella giornata sul ponte ora gli stava bruciando dentro come un fuoco, complice anche il cuore che gli pareva scoppiare nel petto: arretrò di qualche passo slacciandosi i primi bottoni della camicia, sentendola ormai di troppo sul proprio corpo e lo invitò a raggiungerlo verso quel grande letto di noce scura e coltri blu notte inserito nell'angolo della camera:
- E' un nuovo battesimo. - concluse con voce roca, ammorbidita dal vino bevuto.
 
Top
view post Posted on 27/5/2012, 13:13


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:art:
Seguendo le mani che stringevano le sue, Arthur si alzò apprestandosi a raggiungere l'amante sul letto. Non vi si lasciò cadere nè lo spinse sotto di sè come avrebbe fatto normalmente, preda degli istinti animaleschi che lo coglievano in momenti come quelli a causa della rabbia che spesso si mescolava al sentimento d'attrazione. No, si limitò a sedersi sulle coltri morbide e ad allontanare le mani di Francis dalla sua camicia, per procedere lui stesso a slacciarla lentamente.
- Se vuoi metterla così... - mormorò lasciando scivolare le mani sulla pelle accaldata lasciata libera dalla stoffa.
Quella probabilmente sarebbe stata l'ultima notte di pace finchè non avessero raggiunto Avalon. La navigazione nell'Oceano non avrebbe permesso a nessuno di farsi cogliere meno che preparato da qualunque capriccio del tempo.
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 27/5/2012, 13:38




:fran:

Francis sorrise appena beandosi di quello strano tocco, così delicato sulla sua pelle da farlo rabbrividire al minimo contatto: prese a ricambiare quei gesti sciogliendo lentamente i nodi e i bottoni che si affollavano sui vestiti eleganti del capitano, sfiorando con la punta delle dita la pelle che affiorava dalle stoffe pregiate.
Potersi abbandonare a lui, nuovamente con ogni fiducia riposta in quegli artigli del diavolo che lo carezzavano come un angelo, gli pareva ancora un sogno e forse fu per questo che sdraiandosi sulle lenzuola, ormai prono alle sue mani, Francis si ritrovò a sussurrargli, con voce più roca del solito, quasi a volersi zittire da solo:
- Si c'est un rêve - chiese mentre gli carezzava il volto - Je ne me réveille pas au lever du soleil... -
 
Top
view post Posted on 27/5/2012, 21:22


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:art:
Bastarono pochi, rapidi gesti perchè l'impedimento dei vestiti li liberasse entrambi e bastò altrettanto poco perchè si trovasse a sovrastare di nuovo quel corpo tanto bramato, odiato, torturato e desiderato.
Lasciò scorrere le dita tra i capelli color del grano, che mandavano bagliori infuocati alla luce dell'unica candela che si ergeva in contrasto del'oscurità che ammantava la stanza, e si chinò a sussurrare suadente all'orecchio: - Oh, no, ti sveglierai eccome. Voglio qualcuno che mi affianchi in quest'impresa. -
Una mano scivolò verso il basso sfiorando i fianchi frementi ancora avvolti dalla stoffa candida dei pantaloni, indugiando verso zone che già aveva ben conosciuto ma che erano una costante riscoperta.
- Ho bisogno di qualcuno su cui contare, che governi la nave e che mi affianchi poi nella ricostruzione di Avalon. -
La mano scese ancora, maliziosa, spostandosi sotto una coscia e sollevandogli la gamba.
- C'è un'intera economia da rimettere in piedi, si tratta di questioni importanti. - terminò stringendo tra le dita una delle natiche sode.
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 27/5/2012, 21:35




:fran:

Francis strinse con forza le lenzuola di raso pregiato sotto le proprie mani non appena avvertì le carezze dal capitano farsi così audaci in ben poco tempo, complice non certo la quantità del vino ingerita, quanto più il sentimento che ormai si diffondeva come fumo sottile in quella camera oscura: come diavolo poteva quel demonio esprimere certi concetti profondi ed anche... Sentimentali, per non dire professionali, e nel contempo farlo impazzire di piacere?
- Voi parlate di economia mentre... Mentre mi torturate in questa maniera? - incominciò dischiudendo le labbra e abbozzando un sorriso divertito - Ed io che pensavo avresto solo iniziato ad essere un vero pirata: in fondo, i Mari dei Caraibi potrebbero essere uno splendido regno, non? - concluse puntando il tacco dello stivale contro il bordo del letto, nel tentativo forse vano di sfilare quei dannatissimi e stretti parisienne.
 
Top
view post Posted on 27/5/2012, 22:03


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:art:
Si portò una mano al mento mentre scrutava le reazioni ai suoi gesti, sorridendo in modo felino. Lasciò la presa e si abbandonò languidamente sulle lenzuola lasciando a Francis il gravoso compito di liberarsi completamente dei suoi complicati indumenti.
- A volte trovo interessante e stimolate abbinare due tipi opposti di attività. - affermò assottigliando lo sguardo. - Le idee migliori arrivano quando meno te l'aspetti e devo dire che questa di conquistare i Caraibi non mi sembra affatto male. -
Posò una mano sul petto di Francis e la lasciò scorrere piano, con vaghi movimenti apparentemente senza uno scopo preciso ma che scendevano inesorabilmente sempre più in basso.
- Saresti il mio luogotenente? - chiese infine mentre le dita si stringevano sulla fibbia della cintura.
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 27/5/2012, 22:24




:fran:

Francis si lasciò accarezzare, anche se il suono metallico della sua fibbia che veniva slacciata lo riportò chiaramente al presente, permettendogli di concentrarsi riguardo la domanda fattagli:
- Mi concedereste questo onore? - iniziò alzandosi sui gomiti e sorridendo, mentre poteva finalmente adempiere al compito di baciargli il petto e portarsi a cavalcioni del suo bacino per sentirlo finalmente stretto a sè - E come potrei in altro modo giurarvi eterna fedeltà? - concluse abbassandosi ad incorniciare i loro volti con le sue lunghe e profumate ciocche bionde.
 
Top
view post Posted on 28/5/2012, 12:33


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:art:
- Credo di dovertelo. - rispose Arthur accogliendo con un sorriso obliquo quelle dolci attenzioni. - E direi che salvarmi da me stesso è una dimostrazione di fedeltà più che sufficiente... -
Lasciò che le sue mani vagassero sulla schiena di Francis, senza fretta, scorrendo su e giù lungo la colonna vertebrale, disegnado con le dita i muscoli che sentiva percorsi da piccoli brividi.
Solo alla fine, quando le ciocche bionde gli piovvero sul volto, si sollevò quel tanto che bastava per ricatturarne le labbra in un contatto leggero, quasi giocoso, che dell'istinto famelico del passato aveva assai poco.
- Ho la mia principessa e ho il mio cavaliere. Possiamo conquistare il mondo, se solo lo vogliamo. - mormorò suadente e pericoloso, perchè consapevole di poter rendere quelle parole realtà.

Edited by Yuki Delleran - 29/5/2012, 22:26
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 28/5/2012, 14:08




:fran:

Francis accettò il bacio con tranquillità e lo ricambiò con altrettanta dolcezza, mentre si permetteva di sfiorare le gote dell'inglese per poi sfiorarle con le labbra e scendere al suo collo ed allo sterno con una riverenza preziosa e non più istintiva:
- Con voi sento di poter fare qualsiasi cosa. Ogni senso. - concluse prima che un forte sballottamento che lo fece quasi riversare di dosso dal corpo dall'inglese ed anche dal letto stesso - Cosa diavolo succede?! - esclamò staccandosi dal capitano e ben presto il rumore al di fuori delle porte si fece impossibile, mentre una voce sola gridava al di fuori di esse.

- Tempête!!!!! -

 
Top
view post Posted on 29/5/2012, 21:44


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:art:
Era proprio vero che a volte era sufficiente una disposizione di spirito diversa per vedere l'intero mondo sotto una luce nuova. Arthur non aveva avuto modo di sperimentare spesso quel senso di pacatezza e ogni volta era una nuova scoperta. La malizia si mescolava alla dolcezza, il ruggito della violenza si sopiva e tutto sembrava stranamente più semplice.
Sarebbe stata una nottata indimenticabile...
Non ebbe nemmeno il tempo di terminare il pensiero che il brusco rollio della nave e l'improvviso sobbalzo lo fecero alzare di scatto, lanciandosi quasi giù dal letto e recuperando la camicia dal pavimento.
- Una tempesta?! - esclamò. - Ma non è possibile, non c'era una nube all'orizzonte e siamo ad un solo giorno di viaggio da terra! -
Forse il Signore dello Stretto non era soddisfatto della sua condotta e glielo stava dimostrando ostacolando il suo ritorno a casa.
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 30/5/2012, 07:32




:fran:

Francis andò a recuperare anch'egli i suoi abiti rivestendosi velocemente e cercando di scorgere qualcosa al di là dei vetri della stanza:
- E' assurdo, lo sais! Meglio se vi recate a mettere al riparo mademoiselle Sesel ed a governare l'armeria: io salirò sul ponte maggiore... - concluse voltandosi verso il capitano - Bon chance mon capitain e che Dio vi protegga. - terminò il francese correndo verso la superficie dove sembrava impazzare l'inferno.
Ben presto si ritrovò lui stesso ad aiutare a governare le scotte e a frenare le vele maggiori dell'albero centrale:
- Arretè!!! Vite!!! - risuonò la sua voce tra la pioggia.
 
Top
view post Posted on 30/5/2012, 22:47


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:art:
L'armeria, certo. E Sesel! Doveva assicurarsi che fosse al sicuro.
Non appena mise piede sul ponte superiore, Arthur venne investito da una raffica di vento misto a pioggia che lo inzuppò fino alle ossa. Era assolutamente incredibile quanto il tempo potesse cambiare repentinamente per mare, non avrebbe mai smesso di stupirsene nonostante i lunghi anni di esperienza. A volte era capitato che lui stesso sfruttasse i venti contrari o le condizioni avverse per assaltare una nave in difficoltà, ma ora come ora non avrebbe mai messo a rischio la stabilità del vascello: Sesel e Francis erano su quella nave, non avrebbe permesso per nulla al mondo che affondasse!
Quando raggiunse la parte di stiva dove erano ammassate le munizioni dei cannoni e i barili di polvere da sparo, vi trovò solo gente che correva avanti e indietro alla rinfusa e faticò parecchio, strillando ordini a destra e a sinistra, a far capire loro che era tassativo che la polvere non si bagnasse. I barili andavano sollevati da terra e allontanati dalle pareti, in caso di eventuali falle o infiltrazioni.
Mentre dirigeva le operazioni di spostamento, l'ennesima onda investì la nave, facendola inclinare pericolosamente di lato e mandando diverse persone, lui compreso, a sbattere contro una delle pareti, mentre diverse casse rischiavano di crollare loro addosso.
- Fate attenzione! Attenzione, damn, sono palle di cannone, non piume! -
Il peso di una di quelle sarebbe stato sufficiente a stordire, se non uccidere, un uomo.
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 31/5/2012, 11:07




:fran:

Francis si portò velocemente al fianco del nostromo, il quale tentava di virare con forza il timone a tribordo, cercando così di impedire il ribaltamento della carena:
- Legarsi all'albero maestro! Forza non cedete! Spostarsi verso il fianco in sollevamento! - urlò con foga tra le intemperie e maledicendo quel dannato tempo, spinse sul fiocco della vela leggera di poppa per bilanciare il peso della prua che tentava di superare l'ennesima onda - Non perdete le forze uomini!! - concluse prima che l'ennesimo cavallone lo travolgesse.
 
Top
80 replies since 20/5/2012, 22:18   627 views
  Share