Il lungo cammino verso casa, capitolo 29

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ikana
view post Posted on 25/6/2012, 15:41




:fran:

Francis sedeva tranquillo nella cabina del capitano, intento a rinfrescarsi dal sole cocente del ponte e ad aggiornare il diario più personale che di bordo ormai: fu allora che il grido della vedetta lo costrinse ad alzarsi afferrando le proprie armi.
- Cosa succede? Battono la nostra bandiera? - chiese Francis al suo timoniere che lo invitò a portarsi a prua consegnandogli il cannocchiale d'ordinanza - Sesel, ma cherie, cosa fai qui, non è il posto migliore se dovessero essere quello che penso. -
Francis ormai era istruito riguardo i viaggi di mare, così come molti della ciurma, ma per una damigella alle sue prime uscite per mare aver a che fare anche con dei pirati non era l'ideale: Arthur avrebbe sicuramente concordato con lui per i trattamenti da riservare ad eventuali "ospiti", ma certo loro non avrebbero potuto immaginare di ritrovarsi faccia a faccia con il terrore della Manica imbarcato su quel veliero.
 
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view post Posted on 25/6/2012, 21:08


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:sesel:
Quando vide arrivare Francis con quell'espressione preoccupata, per Sesel fu subito chiaro che qualcosa non andava. Lì per lì era cascata nel tranello della nave alleata, ma in fondo era la "moglie" di un corsaro quindi avrebbe dovuto riconoscere quel genere di trucchetti considerando quanto Arthur era stato solito decantare la propria astuzia quando li usava.
- Corsari? - chiese quindi, ben sapendo che i mari dov'erano diretti ne erano infestati. Nessuno avrebbe osato avvicinarsi all'Albion, fin troppo nota nell'ambiente, ma un galeone francese doveva fare gola.
- O, peggio ancora, pirati? -
In quel caso ci sarebbe stato da combattere e lei certo non aveva intenzione di nascondersi da qualche parte.
 
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ikana
view post Posted on 25/6/2012, 22:07




:fran:

Francis sorrise calando il cannocchiale e lasciandolo ad uno dei mozzi, pronto ad essere riportato al suo timoniere:
- Temo che dovremo far preparare i cannoni, cherie...! - iniziò lui tendendole la mano per accogliere la sua e baciarla con dolcezza - Vai per favore in coperta ad avvertire l'armeria: uomini!! Pronti ad un arrembaggio! Spiegare il fiocco di prua! Cerchiamo di portarci il vento a favore dei nostri cannoni!! -
La sua voce chiara e cristallina, vibrava nell'aria come un nuovo fendente:
- Avanti!! Muovetevi pelandroni! Non è il momento di lasciarsi andare: fino in fondo, fino alla morte! -
 
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view post Posted on 25/6/2012, 22:19


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:art:
Il grande vociare aveva richiamato anche Arthur sul ponte, dall'armeria in cui si trovava, ed era bastato il tono per metterlo in allarme e convincerlo ad indossare giacca e cappello e a legarsi la spada alla vita. Certe esclamazioni potevano solo significare che c'era odore di sangue nell'aria.
Fortunatamente l'allenamento giornaliero con Francis aveva dato i suoi frutti ed il capitano si sentiva di nuovo in forze come una volta, di conseguenza compativa un po' chi aveva avuto l'ardire di attaccare una nave a bordo della quale viaggiava il Terrore dei Mari. Avrebbe insegnato a chiunque avesse osato posare una suola dei suoi sporchi stivali sul ponte che Arthur Kirkland non era affatto finito e che presto l'Albion sarebbe tornata.
- Quali notizie? - chiese arrivando alle spalle di Francis giusto in tempo per vedere Sesel allontanarsi e per scorgere la nave nemica che aveva abbandonato il vessillo francese per alzare la bandiera rossa. - Sembrerebbe una dichiarazione di guerra in piena regola. -
 
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ikana
view post Posted on 25/6/2012, 22:32




:fran:

Francis sobbalzò appena, ma voltandosi cercò di mantenere la sua solita espressione compita, maggiormente se doveva dare certe notizie:
- Nazionalità ignota, ma l'intento è dei più chiari: credo, rimarranno seriamente delusi a scoprire che il nostro ventre è solo pieno di piombo. - concluse lui estraendo la spada dal fodero ed alzandola verso la vedetta - Ritirate la bandiera francese! Ci battiamo unicamente per noi stessi e per la nostra nave! Che si pentano di averci incontrato! -
 
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view post Posted on 26/6/2012, 22:21


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Quindi tutte le supposizioni fatte finora erano più che fondate e quella che li aspettava era una battaglia all'ultimo sangue. Arthur sapeva bene come si sarebbe svolta l'azione e se i pirati avrebbero combattuto solo ed esclusivamente per l'eventuale carico e le ricchezze di bordo, loro avrebbero dovuto farlo per la vita. Trovarsi dall'altro lato lo straniva ma questo non significava che il suo attacco (perchè di attacco si trattava, non certo di mera difesa) sarebbe stato meno pericoloso.
Rimpiangeva solo di non avere il Jolly Roger dell'Albion a bordo.
Sguainò la spada e si mise al fianco di Francis.
- Pagheranno molto caro l'affronto che avranno l'ardire di farci! - esclamò bellicosamente.
I cannoni erano carichi, le munizioni e la polvere da sparo non mancavano e l'unica merce preziosa a bordo erano le loro vite. Sarebbe stato uno contro epico, come quelli che Arthur aveva affrontato in passato e il cui richiamo echeggiava già nel suo stesso sangue.
 
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ikana
view post Posted on 27/6/2012, 12:13




:fran:

Sebbene fossero riusciti a guadagnare qualche nodo in velocità di crociera, il veliero pirata li raggiunse immantinente, non senza aver ricevuto i dovuti danni allo scavo ed a buona parte della chiglia di tribordo: fu proprio da quel lato che incominciarono ad affollarsi rampini e passerelle che divennero loro stesse campi di furiosi scontri fra la ciurma addestrata francese e quella masnada di esseri che volevano farsi chiamare pirati.
Lo stesso Francis stava ingaggiando lotta con diversi uomini che tentavano di brancarlo alle porte della sottocoperta, dove si celavano le vite dei compagni feriti e di mademoiselle Sesel: lontana, chiara come il sole per lui, viera invece la lama del suo capitano che brandendo ordini ed insulti della peggior specie, si faceva riconoscere per le vesti già imbrattate di sangue nemico; il biondo affondò nuovamente la spada nel fianco di un caraibico senza denti, mentre a colpo di frusta mozzo l'orecchio restante dello scheletrico volto di un altro sventurato.
L'inferno doveva essere molto simile al ponte di quella nave: solo più caldo ed eterno.
 
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view post Posted on 27/6/2012, 14:12


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:art:
Lo scontro era iniziato prima del previsto e Arthur non aveva certo atteso che qualcun altro aprisse la fase di battaglia. Sentendo l'adrenalina scorrere nelle vene come un fiume in piena, si era gettato per primo addosso al nemico senza preoccuparsi minimamente della propria incolumità. Ben presto l'intero ponte della nave si era trasformato in un'immensa carneficina, rievocando in lui immagini dei tempi d'oro della pirateria. Quelli che aveva di fronte non erano altro che pallide imitazioni dei veri corsari di un tempo, quelli di cui lui faceva ancora orgogliosamente parte e che presto sarebbero tornati a terrorizzare il Mar dei Caraibi.
Fendenti, affondi, piroette e finte: quella gente non aveva il minimo stile. E quando la lama grondante di sangue non era più sufficiente o non raggiungeva il nemico, ecco comparire tra le sue mani la fida pistola dalla mira infallibile, che abbatteva avversari senza il minimo sforzo.
Nei pochi secondi tra un assalto e l'altro, Arthur controllava con rapide occhiate che Francis fosse ancora in piedi e che l'ingresso che conduceva sottocoperta fosse ben difeso. Fu proprio durante uno di quasti sguardi che gli giunse forte e chiara la voce combattiva di Sesel che, da quell'angolo del ponte esclamava bellicosamente: - Non farete un solo passo avanti, dannati! - mentre la ragazza brandiva un coltello in difesa dell'ingresso.
 
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ikana
view post Posted on 28/6/2012, 19:18




:fran:

Il veliero pirata sembrava rigurgitare nemici su nemici, e sebbene la sua spada affondasse in più carni, non riusciva a darsi respiro: Francis annaspò un momento mentre con un'agile giravolta spazzava il mulinello di lame attorno a lui tranciando l'ennesimo fegato pieno di rhum.
- Damnè!! Non lo capite che troverete solo nebbia e polvere qui!? - urlò mentre si puliva uno schifoso sbaffo di sangue dal mento.

< Solo polvere, dite? > eccheggiò una voce al di sopra del suo capo, proveniente dal castello del ponte superiore dove si trovava Sesel < A me non sembra prorpio, siete o no un galeone francese? >
L'uomo proprietario di quella voce era un nerboruto pirata dai capelli neri come l'olio di roccia, la barba trascurata ed uno di quelle pesanti foglie di tobacco arrotolata in bocca: sovrastava il ponte della loro nave con sguardo sprezzante e fare ironico, rivolto ai suoi uomini che ora sembravano in difficoltà con l'equipaggio del galeono francese.
< Forza uomini, fategli veder... Ah! Ma che ci fa una donna su questa nave!? > disse sputando a terra tre volte < Per tutte le rogne dei mari! Siete la sfiga in persona voi! Cosa hanno fatto gli dei per volermene eh?! Inoltre... Tu biondino: chi è il capitano di questa suola di nave eh? >
 
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view post Posted on 28/6/2012, 23:22


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:sesel:
Sesel si trovava sottocoperta ad avvertire gli addetti all'armeria di prepararsi all'attacco, quando le grida avevano iniziato a riecheggiare sul ponte e subito si era precipitata di sopra, consapevole che proteggere quell'ingresso avrebbe significato impedire al nemico l'accesso alle armi ma anche ai feriti della precedente tempesta. Non avrebbe mai potuto permettere che accadesse qualcosa a chi non era in grado di difendersi.
Così, il fedele coltello da pesca alla mano, si era parata davanti alla porta senza farsi il minimo scrupolo ad assalire chiunque tentasse di oltrepassarla. Non possedeva certo la forza di quegli energumeni, ma era sufficientemente agile e veloce da saperne prendere di sorpresa almeno alcuni. In fondo era la moglie di un corsaro, dopo tutte le ferite che aveva ricucito non si sarebbe certo fatta impressionare dal sangue versato.
Proprio mentre stava per affrontare l'ennesimo scarto dei mari, una voce possente si fece sentire da poco distante da lei e un uomo robusto le si fece incontro sputando a terra: doveva essere il capo di quella marmaglia.
- Esatto! - esclamò quindi sollevando la lama luccicante nel sole non mostrandosi per nulla intimorita dalla stazza dell'avversario. - E sappi che questa donna venderà cara la pelle! -

:art:
Ci aveva impiegato ben poco a disimpegnarsi dall'ultima brutta copia di marinaio che aveva tentato di bloccare la sua avanzata e ben presto aveva raggiunto il punto in cui si trovava Sesel, ponendosi a difesa della ragazza e brandendo la spada grondante di sangue verso il capitano pirata.
- Non hai un minimo di onore? Non sai che le donne non si toccano?! - sbottò, teso e pronto alla battaglia.
Lo sguardo saettò su Francis, a cui era stata rivolta la domanda, e, per prevenire ogni intrusione o qualsivoglia gesto eroico-suicida, si fece immediatamente avanti.
- Eccomi, capitan Arthur Kirkland, corsaro della più grande regina che mai abbia calcato questa terra. - si presentò, badando bene di non abbassare la guardia. - Chi ha l'ardire di chiedere il mio nome dovrebbe possedere almeno la saggezza necessaria a riferirmi il suo. -
 
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ikana
view post Posted on 29/6/2012, 12:30




< Oh sentiamo! E da quando i pirati hanno un onore da difendere eh mezza tacca!? > continuò il capitano pirata fronteggiando il nuovo arrivato ed ancora sul suo volto si leggeva lo schifo nel trovare una porta rogne su un'imbarcazione da depredare < Oh certo, come no! Se voi siete il corsaro dello Stretto, io sono Giulio Cesare! > rise l'energumeno moro eccheggiato dai suoi stessi compari < Quel bastardo è finito sulla ghigliottina di re Giacomo lo scorso mese! Secondo te perchè non si vedono più bei cani di sua maestà in giro eh? Perchè re Giacomo ha dato ordine che tutti i corsari venissero catturati ed uccisi! > continuò alzando il braccio ed esibendo con orgoglio il teschio dei proprietari di Tortuga < Solo noi pirati ora abbiamo il controllo del mare, te lo dice il capitano Diègo Velazquez El manchado de sangre! > concluse costui con un falso inchino, mentre portava la spada di fronte a sè < Ed ora arrendetevi! >
 
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view post Posted on 29/6/2012, 22:34


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Sempre badando di tenersi ad una distanza di sicurezza da Sesel, in modo che l'energumeno non potesse nuocerle in alcun modo, ne sostenne lo sguardo con sprezzo e sfida.
- Se foste una ciurma arruolata come si deve e non un'accozzaglia di cani di porto, conoscereste il codice della pirateria! - lo rimbeccò Arthur rafforzando la presa sulla spada.
Lui si era sempre fatto un vanto di onorare quel codice, ma era pur sempre un corsaro, non un vile ladro di mare.
Il solo sentir pronunciare il nome del nuovo sovrano che regnava sulla sua terra natia, lo portò a sputare a terra con disgusto.
- Sono molto spiacente, ma sua maestà e i dannati Prussiani non hanno avuto il piacere di mettere il cappio a questo collo, come sembrano voler far credere. - chiarì. - E se ancora aveste dubbi sulla mia identità, questo di certo li spazzerà via. -
Senza attendere oltre, sollevò il lembo della manica che copriva il marchio che tanto aveva odiato e che lo designava come indissolubilmente legato alla corona d'Inghilterra. Dal suo punto di vista era poco meno che una catena che gli impediva i movimenti e non l'aveva mai mostrato impunemente, ma questa volta era d'obbligo.
- Se ora mi riconoscete per quello che sono, saprete anche che il capitano dell'Albion non capitola tanto facilmente! -
 
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ikana
view post Posted on 30/6/2012, 11:24




:fran:

Francis, approfittando della momentanea distrazione che l'arrivo di quel folle pirata aveva causato, scivolò lentamente verso il castello di poppa, dove si trovava il quadretto improvvisato dall'inglese, pronto a difendere l'onore della sua "race" e del suo vascello: estratto lo stiletto che portava nello stivale, molto più silenzioso della fedele spada, avanzò ancora di un passo verso le spalle del pirata e...

< Oh ma tu guarda i prussiani che si lasciano scappare una preda così ? Inoltre... > continuò questi voltandosi di scatto e torcendo il braccio armato del francese < L'arrivo di questa bambolina alle mie spalle non vi porta certo onore, se non nella scelta dei vostri uomini, capitano! > concluse prima di gettare un occhio interessato all'avambraccio del biondo di fronte a lui e spalancare gli occhi stupefatto < Per le puttane figlie di Poseidone! Ma allora siete davvero voi!? E che diavolo ci fate su un galeone francese e con un equipaggio fatto di bellocci profumati e donne attira sfortuna?! Vi portate dei "rivordini" dal vecchio continente, eh! > concluse questi lasciando finalmente il braccio a Francis <uomini! Giù le armi! Ci troviamo su una nave degna di rispetto -nonchè completamente vuota- attraccate vicino a loro, giù l'ancora! >
Francis si massaggiò l'arto, andando a posizionarsi al fianco di Arthur, sussurrando un leggero "perdonami", chiaro segno di umiliazione per la sua missione fallita.
 
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view post Posted on 30/6/2012, 19:20


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Nonostante l'improvviso cambio di intenzioni del pirata avversario, Arthur non abbassò la guardia, badando che anche Francis fosse sufficientemente vicino a lui quanto Sesel.
- Lascia perdere. - gli mormorò la volo, proprio mentre la ragazza iniziava ad agitarsi per i continui appellativi con cui lo straniero si riferiva a lei.
- Vi prego di riferirvi con maggiore rispetto a mia moglie e al mio valoroso compagno. - commentò quindi piccato, un attimo prima che il cubano ordinasse la resa. - Se v'interessa conoscere la storia di come i prussiani si siano fatti abbindolare da questi occhioni, - continuò indicando Sesel. - e da quesa astuzia, - proseguì accennando a Francis. - sarei onorato di avervi come ospite per un buon bicchiere di rhum. Inoltre mi pare di capire che non abbiamo più motivo di contesa, o mi sbaglio? -
Dalla piega inaspettata che stava prendendo la situazione, sembrava che potesse nascere una potenziale alleanza e questo era decisamnete interessante.
 
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ikana
view post Posted on 30/6/2012, 20:49




:fran:

Il pirata si inchinò ridendo e portando al suolo la punta del cappello:
< Oh perdonate allora! Non sapevo che si facessero gite di famiglia per scampare ad una giustizia quasi certa! Ma bene, bene narrerete a me ed al mio equipaggio le vostre prodezze e noi cercheremo di mettervi al corrente dei nuovi giochi di dominio che inglesi e spagnoli cercano di creare tra Veracrùz e La Margarita! > continuò lui rialzando lo sguardo verso i propri mozzi < Forza! Sudici cani di mare! Togliete dal ponte di Kirkland le vostre stesse feccie e tiratelo a lucido! Il resto ai pesci! > concluse sprezzante, approfittando di una delle lampade del ponte per accendere le foglie di tabacco < Ad una buona pinta di rhum non si dice mai di no! Specialmente se viene da navi inglesi! Vi farò l'onore di ricevere alcuni dei miei Vuelta migliori! Il tabacco è una delle specialità della mia casa: quella puttana che chiamo madre li arrotola lei uno ad uno! >
La risata sguaiata di quell'uomo incuriosì il francese che ora lo squadrava con attenzione: era un bell'energumeno, sicuramente sulla trentina, dalla barba corta o quasi inesistente come per tutti quegli indigeni; i capelli erano medio lunghi tenuti sotto lo stretto faldone di cuoio e arricciati in quelle mode da pirati che molti chiamavano "nidos de suciedad", mentre l'abbigliamento caratterizzato da inquietanti monili di chissà quale derivazione.
- Capitain, se permettete vado a dare una mano ai feriti - iniziò Francis facendo un inchino all'inglese e a Sesel - Immagino avrete molto da raccontare, entrambi intendo, al vostro ospite ed io mi sento di troppo. - concluse senza dare il tempo ad Arthur per replicare, ritenendo che la adeguata compagna per quella serata fosse la sua "consorte" più che un pericoloso amante - Capitano Velazquèz, se avete uomini da medicare potete mandarli da me, visto che ormai siamo in pace. -
< Ah! Quei cani possono rattopparsi benissimo con il filo da rete e un po' di sputo! Ma grazie per l'offerta, bambolina! > concluse lui dando una generosa pacca sul sedere del francese, il quale leggermente intimorito e stupefatto capitolò verso le viscere del vascello.
< Bene allora! Dove ci accomodiamo a trincare? Immagino che sarà una lunga nottata! > concluse l'uomo sfregandosi le mani soddisfatto.
 
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