Quando chiacchiere innocenti si trasformano in tradimenti inaccettabili, capitolo 15

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ikana
view post Posted on 4/11/2011, 22:46




:fran:

Francis chiuse con forza gli occhi non appena sentì i brucianti graffi sulla propria schiena, ma allo stesso tempo potè finalmente bearsi di un gemito, uno per ora, da parte di quelle labbra rosse: notò come la presa sul suo corpo non accennasse ad attenuarsi, ma era diversa, forse più profonda, come il piacere che finalmente sembravano aver trovato entrambi, dopo una estrenuante battaglia tra i loro corpi.
Continuò ad affondare lentamente in lui, accelerando graduatamente i suoi movimenti, mentre una goccia di sudore (il sole era ormai nel suo splendore) gli rigava le guance ruvide di barba incolta: si morse le labbra con forza, prima di prendere un forzato e profondo respiro.
 
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view post Posted on 4/11/2011, 23:18


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I movimenti si erano fatti sempre più rapidi e sincronizzati e il fuoco che covava sotto le ceneri era esploso in una passione che non aveva messo in conto. Accantonando ogni remora e ogni inutile recriminazione, sempre più preda del piacere piuttosto che del dolore ormai quasi scomparso, Arthur lasciò la propria voce libera di esprimere quanto provava, con gemiti sempre più acuti ed esclamazioni miste a sospiri spezzati, fino a culminare in un grido liberartorio, al termine del quale si lasciò ricadere sui cuscini trascinado l'amante con sè.
Ne cercò bramosamente le labbra, senza darsi il tempo di regolarizzare il respiro e il battito accelerato, desideroso di sentirne un'ultima volta il sapore prima di lasciarlo andare.
 
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ikana
view post Posted on 5/11/2011, 14:29




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Era finito.
Tutto si era concluso in quelle grida liberatorie, in quegli ultimi spasmodici riflessi.
Ora veniva trascinato verso le labbra possessive di Arthur in quello che sembrava essere il loro ultimo bacio, ma che con tutto se stesso sperava non fosse mai così: ora, con il respiro rotto in cerca di aria, in cerca di un'ultima soddisfazione, con le labbra che sapevano di sangue, sudore e piacere, con le parole e le grida rotte in gola, Francis baciò il capitano, marchiando a fuoco non solo il suo corpo, ma la sua stessa anima.
- Je... Je vous aime. -
 
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view post Posted on 5/11/2011, 22:23


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Un ultimo respiro, un ultimo battito e quella parole sussurrate sulla sua pelle. Arthur spalancò gli occhi. Quel dannato parlava sul serio, provava davvero quei sentimenti incoerenti verso di lui e, se lui stesso non li ricambiava, beh, poco ci mancava. Dopotutto gli aveva appena concesso qualcosa che nessuno, nessuno sulla faccia della terra e per i sette mari avrebbe mai dovuto possedere.
Rotolò su un fianco, ancora rosso in volto per lo sforzo, evitando di rispondere ma soffermandosi a fissare il corpo dell'amante con occhi scintillanti, indugiando con perizia sui punti arrossati dalle sue unghie o dai suoi denti. Sollevò una mano e li sfiorò uno dopo l'altro con la punta delle dita.
- Si potrebbero definire marchi di proprietà? - disse come tra sè, con un sorrisetto obliquo.
Continuò a passare languidamente le dita sul torace di Francis, facendole scendere poi sempre più in basso, verso zone dove aveva impresso ben altro segno.
 
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ikana
view post Posted on 5/11/2011, 22:34




:fran:

Francis Bonnefoy poteva ritenersi molto fortunato, per diversi motivi.
Era cresciuto in buona salute ed era stato istruito in varie arti, sapeva combattere, aveva viaggiato e conosciuto luoghi mai visti: era riuscito a salvare il suo fratellino, era riuscito a salvarsi la vita grazie a ben altre "istruzioni" che aveva avuto.
E finalmente amava qualcuno che non sapeva spiegarsi l'Amore, qualcuno di così diverso da lui e di così simile...
Qualcuno che ora lo stava carezzando languidamente nei suoi punti più sensibili senza remore, con una malizia così particolare e sensuale da renderlo il più bell'incubus mai vissuto:
- Credo che non siano solo questi a farmi di vostra proprietà, capitain. Mi avete marchiato... - disse tendendo appena una mano al suo volto ancora scuro e assaporando quelle carezze - Ben più profondamente. -
 
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view post Posted on 5/11/2011, 22:49


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Un ghigno si dipinse sulle sue labbra, divertito imitatore delle espressioni più sadiche che sfoggiava a bordo dell'Albion, possessivo, malizioso, ma privo del gelo che lo contraddistingueva di solito.
- Mi fa piacere sentirlo. - mormorò con voce ancora un poco roca avvicinandosi all'orecchio di Francis e facendo scorrere le mani dalle sue spalle lungo la schiena, fino alle cosce per poi risalire, sempre languido e fingendo di soffermarsi casualmente in alcuni punti che aveva scoperto sensibili.
- Conosci la legge della pirateria, vero? - continuò. - Tutto ha un suo prezzo, per ottenerlo bisogna dare in cambio qualcosa di pari valore. -
Si chinò sul suo collo e percorse con la lingua i segni del morso lasciato precedentemente.
Si sentiva ancora dolorante per quanto appena accaduto, ma il suo orgoglio esigeva un compenso.
 
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ikana
view post Posted on 5/11/2011, 23:17




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Francis strinse le labbra trattenendo un gemito forzato, mentre le mani e le labbra dell'inglese sembravano essere state create apposta per metterlo in difficoltà, per torturarlo, per fargli provare quel piacere che nessuno gli era mai riuscito a dare.
- Oh credo di averlo imparato... Alquanto bene. - gli passò la mano nei capelli biondi premendo quelle labbra sul suo collo, mentre una voce roca alla pari di quella del capitano, il quale aveva parlato prima - Ma sapete allo stesso modo, che darei tutto me stesso per voi. -
Se quelle carezze intime e senza ritegno alcuno erano il preludio di ciò che lo aspettava, il francese potè sorridere finalmente di compiaciuto desiderio.
 
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view post Posted on 5/11/2011, 23:40


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Quello della gentilezza e della calma era un mondo del tutto nuovo per Arthur, mai sperimentato e che mai aveva suscitato il suo interesse. Tuttavia, visto il trattamento a lui riservato da parte del francese (che comunque aveva trovato modo di rimproverare, ma questo dal suo punto di vista non faceva testo), e sempre per la già citata legge della pirateria, si sentiva quasi in dovere di agire in quel modo.
Per questo i baci che lasciò su quella pelle arrossata furono più languidi del solito, evitò di morderla ulteriormente e tentò addirittura di mettere in atto la stessa preparazione che Francis aveva usato su di lui. Muovendo le dita delicatamente e tenendo a freno il desiderio dirompente che si stava facendo strada dentro di lui, si impegnò per dare più piacere possibile senza ferire. Un'esperienza decisamente nuova, ma quella sembrava la giornata delle scoperte.
- Allora dammelo. Voglio tutto di te. - soffiò prima di posare le labbra sul lobo dell'orecchio.
 
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ikana
view post Posted on 5/11/2011, 23:54




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Il francese dischiuse le labbra per ammettere un sì, ma forse troppo carico di trasporto dato che assomigliò più facilmente ad un gemito di piacere: quelle mani sempre state troppo invadenti, ora sembravano volerlo portare oltre un piacere ed un desiderio che non aveva mai voluto provare sulla propria pelle; lo esploravano seppur conoscessero cosa bramavano, toccavano punti così sensibili da rendergli lo stesso pensiero impossibile.
Eppure...
Eppure c'era qualcosa di diverso in loro: erano dolci, erano meno frettolose, erano pacate e donavano carezze più simili alle sue.
- Vous... C'est... - cercò di iniziare, ma le parole vennero soffocate dai sospiri di piaceri e le sue mani corsero a stringere le lenzuola sotto di loro.
 
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view post Posted on 6/11/2011, 13:38


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Si beò dei sospiri e dei gemiti che era riscito a provocare e che quella che si apriva davanti a lui fosse un'espressione di puro piacere, non oscurata o segnata dalla sofferenza.
Oh, molto bene, molto bene davvero.
- Sì? - chiese in tono allusivo mentre con il braccio libero circondava la vita dell'amante e lo portava sopra di sè. - Continua. -
Sentiva ancora le anche doloranti per l'attività appena conclusa e anche la schiena lamentava qualche acciacco, di conseguenza fece in modo di rimanere disteso e di far salire Francis a cavalcioni sul suo bacino.
Era decisamente un'ottima visione quella che appariva davanti ai suoi occhi: il volto arrossato, gli occhi socchiusi e i capelli scomposti, per non parlare delle bende che scivolavano negligentemente attorno al suo torace scoprendo i punti graffiati da lui. Oltremodo eccitante.
Lentamente, sfilò le dita divaricandogli ancora un poco le cosce, ma lasciando a lui la scelta di tempi e modi in cui abbassarsi, sebbene la tensione iniziasse a farsi insopportabile.
 
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ikana
view post Posted on 6/11/2011, 14:25




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Francis si ritrovò nuovamente sopra l'inglese, ma con la consapevolezza, questa volta, di trovarsi in una situazione più delicata, sottomessa e dannatamente piacevole.
- Vous êtes un dieu de la luxure, capitain... - continuò finalmente con quel poco fiato che sembrava essergli rimasto nelle ossa, mentre le sue mani premevano sul corpo di Kirkland nel vano tentativo di contenere le "scosse" del suo corpo - Et vous serez toujours ma damnation. - riprese assaporando i gesti delle mani di quel voglioso corsaro e comprendendo fin troppo bene cosa desiderava- Et ma santè... -
Il francese si sollevò quanto bastava per impalarsi, avrebbe detto qualche dannato succube, sul membro dell'inglese: il dolore iniziale e poi il piacere che scivolava lento dentro di lui, mentre i suoi occhi blu si dischiudevano acquosi a osservare il sorriso soddisfatto di quell'essere che ora tanto lo bramava.
 
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view post Posted on 6/11/2011, 22:15


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Socchiuse gli occhi ormai nel pieno dell'estasi sentendo il corpo del francese muoversi sopra di lui come se fosse nato per stare in quella posizione e farlo impazzire di desiderio.
- Yes... Now and forever... - mormorò stringendo le mani sulle natiche di Francis per invitarlo a muoversi più velocemente, la delicatezza precedente parzialmente accantonata.
Fu un rapporto decisamente più rapido e meno complesso del precedente, niente morsi, niente graffi, solo sudore, passione, brama e desiderio.
Arthur raggiunse l'apice quasi in contemporanea con il compagno, afferrandolo poi per le spalle e trascinandolo in avanti verso di sè.
- E adesso giura... - ansimò sulle sue labbra rese scarlatte dai baci. - Giura che sarai solo mio! -
 
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ikana
view post Posted on 6/11/2011, 22:24




:fran:

Come si poteva descrivere qualcosa che era immateriale e allo stesso tempo carnale?
Qualcosa di così alto ed astratto da divenire sensibile?
Una passione, un desiderio, una brama, un possesso, un estasi: tutti termini che riducevano irrimediabilmente la forza e l'intensità del loro amplesso; esausto, Francis si lasciò trascinare verso quelle labbra affamate finalmente sazie che gli chiedevano con un'insistenza nuova, una prova del suo amore.
- L'ho già giurato dal primo momento in cui i miei occhi si sono posati su di voi, capitain... - ansimò velocemente sulla sua pelle lattea ora così calda e perfettamente adesa alla sua - Je seira votre puor toujours. -
 
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view post Posted on 6/11/2011, 22:46


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Se avesse potuto tornare indietro, probabilmente Arthur avrebbe passato a fil di spada quel dannato francese là sul ponte della sua nave e avrebbe dato fuoco all'ammiraglia e all'intero equipaggio. Se avesse saputo che le cose si sarebbero evolute così, allora non avrebbe avuto dubbi. Ora invece qualche dubbio iniziava a sorgere nella sua mente e la sensazione di vulnerabilità che li accompagnava non gli piaceva per niente. Le persone da proteggere erano aumentate, perchè Francis, sebbene fosse ampiamente in grado di difendersi da solo, ora rientrava a pieno titolo nelle persone a lui vicine e questo, di per sè, era un grosso pericolo.
Non avrebbe permesso ad anima viva di alzare un dito su di lui, così come nessuno poteva toccare Alfred o Sesel.
Il pensiero della ragazza lo riportò al presente dopo quello che gli era parso un viaggio nell'oblio lungo anni: l'aveva scacciata in malo modo, accusata di tradimento e minacciata di morte. Sarà stata terrorizzata.
Steso accanto a Francis, allungò un braccio in modo da far appoggiare la sua testa sulla propria spalla e rimase così per qualche momento finchè il respiro non fu più calmo.
- La cuoca mi avrà dato per disperso e chissà cosa starà pensando Alfred. - buttò lì quasi a caso con un mezzo sorriso. - In effetti tutto questo movimento mi ha messo fame e forse, forse, dovrei andare da Sesel... -
 
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ikana
view post Posted on 8/11/2011, 20:15




:fran:

Francis rimase un momento stupefatto di quell'atteggiamento così quieto e pacato, nonchè premuroso nei suoi confronti: adagiò delicatamente il capo sulla sua spalla godendosi quel calore così intenso, mentre la sua mano carezzava il petto del capitano.
- Voi pensate sempre troppo... Ma come biasimarvi? Avete tante persone che vi amano e che si preoccupano per voi, lo trovo justo. - posò un bacio leggero su quella pelle candida, mentre il suo sguardo si alzava verso il suo sorriso ricambiandolo con uno sincero - Forse dovreste, sì, sono sicuro che sarà molto preoccupata pour vous... -
Dette quella risposta amaramente, poichè non aveva ancora voglia di separarsi da lui, non ora, non adesso.
 
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