Due anime innamorate posano sullo stesso fiore di loto, capitolo 26

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view post Posted on 26/4/2012, 21:54


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Feliciano Vargas

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:tonio:
Il fatto che Lovino non lo stesse insultando pesantemente significava che in fondo non era stato poi così male, anche se l'idea di averlo fatto soffrire per il proprio piacere lo turbava.
Lo tenne stretto a sè per trasmettergli il calore del suo corpo contro l'aria frizzante e umida che pervadeva il bosco di notte.
- Allora dovrò trovare qualcosa di più interessante da dire. - iniziò con un piccolo sorriso malizioso. - Come ad esempio che sei la creatura più sensuale su cui mi sia capitato di posare lo sguardo e che non ho mai provato nulla di più eccitante come poterti tenere tra le braccia e... -
S'interruppe per un attimo, preoccupato non tanto di quello che stava dicendo ma di quello che non aveva ancora detto. Si sollevò su un gomito e lo fissò negli occhi, mentre la sua espressione si faceva apprensiva.
- Ti ho fatto male, vero? Non negare l'evidenza. Ah, avrei dovuto essere più delicato, dannazione! Ma come potevo trattenermi davanti a... -
E in effetti si trattenne a stento dall'uscirsene con qualche apprezzamento fin troppo particolareggiato.
 
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ikana
view post Posted on 27/4/2012, 19:17




:lovi:

L'italiano lo spinse via non appena questi incominciò ad indagare sul suo stato di salute con fare fin troppo apprensivo per i suoi gusti e si avvolse nel mantello dandogli le spalle, anche se quel movimento brusco, e poco mai consono in quel momento, gli fece stirare le labbra in una smorfia di dolore:
- E smettila di preoccuparti, sottospecie di lagna! Dio santo, non sai nemmeno smettere di parlare per un momento e goderti... L'attimo. - concluse lui prima di rabbrividire un momento e stringersi maggiormente le braccia al petto - Inoltre non mi sembra di essere così eccitante: ah, dovrei vergognarmi di quanto sono debole e mi sono lasciato sottomettere...! -
 
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view post Posted on 27/4/2012, 22:06


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:tonio:
Antonio rimase per un attimo deluso da quell'atteggiamento brusco. Aveva detto qualcosa di sbagliato? Forse Lovino trovava umiliante il fatto che si preoccupasse per lui? Ma... lui lo faceva solo per il suo bene, non c'erano secondi fini ironici o altro nelle sue parole. Mh, forse era davvero solo infastidito.
L'avrebbbe lasciato tranquillo se non si fosse accorto del brivido di freddo che lo percorse: le sue braccia si mossero in automatico, avvolgendosi attorno alla vita del ragazzo e attirandolo contro di sè.
- Scusami, starò in silenzio, se è quello che vuoi, ma non allontanarti o prenderai freddo. -
Lo tenne stretto al suo petto, respirando lentamente contro la pelle della sua schiena, il volto posato nell'incavo del collo. Solo dopo diversi minuti si azzardò ad aprire bocca, e lo fece a voce talmente bassa che poteva sembrare che parlasse a sè stesso.
- Non trovo che ci sia niente di vergognoso nei tuoi sentimenti. Amare non è mai una debolezza. - sussurrò posando dolcemente le labbra sulla sua pelle calda.
 
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ikana
view post Posted on 28/4/2012, 13:24




:lovi:

Romano credette che Antonio si fosse addormentato, dato che quei minuti di silenzio erano stati occupati solo dal rumore dei loro respiri e, sempre più forte nelle sue orecchie, il ritmo del suo cuore profondo ed ancora agitato; ma ben presto sentì le sue labbra posarsi sulla pelle e, d'istinto, riaprì gli occhi ambrati nella notte, sentendo le guance andare in fiamme.
Continuare a stare tranquillo e fingere di "dormire"? O rispondere a quella stupida affermazione, come se lui non sapesse che anche amare a volte è segno di coraggio?
- Come se non lo sapessi... - sì, aveva deciso - Idiota. E poi lo so che non mi devo vergognare: ma sappi che non voglio smancerie in pubblico quando torneremo alla nave! E-e mi devi rispettare! - concluse richiudendo gli occhi e pregando che smettesse di baciarlo così o sarebbe impazzito nuovamente.
 
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view post Posted on 28/4/2012, 21:27


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La risposta di Lovino lo fece sorridere mentre contiunuava a posare, meticolosamente, piccoli baci sulla pelle morbida del suo collo.
- Niente smancerie in pubblico e sulla nave, promesso. Non ho nessuna voglia di subire un ammutinamento da parte di una ciurma gelosa. -
Una piccola battuta per chiarire in modo ironico che un tale comportamento a bordo sarebbe stato pericoloso per l'incolumità di entrambi, a maggior ragione se si fossero trovati a bordo di un galeone della religiosissima Spagna. Difficilmente una relazione di quel tipo sarebbe stata accettata al di fuori dei confini della tenuta Carriedo, quindi era bene essere prudenti.
Questo però sarebbe successo dopo. Ora avevano ancora del tempo tutto per loro.
- Oh, e quando è stato che non ti ho rispettato? - continuò Antonio in tono ironico, passando a dei piccoli morsi, mentre una mano birirchina s'intrufolava tra le pieghe del mantello scendendo ad accarezzare la pelle calda e ancora umida delle cosce.
 
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ikana
view post Posted on 28/4/2012, 21:40




:lovi:

L'italiano sbuffò sonoramente a proposito della insensata gelosia che una ciurma come quella spagnola potesse provare nei rapporti con il suo capitano:
- Come se quella masnada di bifolchi potesse fare o dire qualsiasi cosa di più sensato di... Ehi! - esordì quando avvertì la propria pelle rabbrividire di piacere, misto ad ancora un lieve dolore, mentre le mani e le labbra (o avrebbe fatto meglio a dire i denti) di Antonio riprendevano a tormentarlo - Non ho detto... Che non l'hai fatto! Ma non voglio che succeda e... Oh puoi smettere per un secondo di fare la piovra?! - concluse lui serrandogli la mano tra le cosce, anche se solo dopo gli sovvenne che non doveva essere stata una mossa così intelligente.
 
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view post Posted on 28/4/2012, 22:06


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Quelle proteste erano come balsamo per le sue orecchie, visto che aveva sempre amato un certo genere di giochini maliziosi. Le voci sul suo conto poi avevano ingigantito la cosa, ma in fondo Antonio era sempre stato un discreto amatore che sapeva come torturare e far impazzire le sue "vittime".
La stretta sulla sua mano, infatti, gli diede modo di muoversi verso l'alto nel tentativo di liberarsi, e di trovarsi così a donare carezze là dove inizialmente non era ancora giunto. Certo, le gambe chiuse di Lovino impedivano un po' i movimenti, ma le dita raggiunsero facimente il basso ventre e l'inguine, indugiandovi con piccoli movimenti dispettosi.
- Non c'è pericolo che succeda. - disse in tono serio, in completo contrasto con quanto stava facendo.
E... Oh, accidenti! Qualcuno laggiù si era svegliato di nuovo. E adesso? - si chiese con un piccolo ghigno, mentre era certo che, data la vicinanza, Lovino potesse sentire chiaramente l'entità del "problema" contro la sua gamba.
 
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ikana
view post Posted on 28/4/2012, 22:25




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Romano stava per ribattere a quell'affermazione, proprio a riguardo di cosa stavano carezzando quelle mani e soprattutto di quanto nuovamente sentisse lo spagnolo "pronto" e capì in quel momento quanto dovesse essere stata dura anche per un bastardo come lui resistergli tutti quegli anni.
- Oh ma io amo il pericolo... - iniziò Romano ghignando tranquillamente e voltandosi verso di lui lo spinse sotto di sè, sedendosi con malizia sul suo bacino e lasciando che premesse insistente tra le sue natiche - Ma forse voi, capitano, siete solo un fifone, altro che lupo di mare! -
 
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view post Posted on 28/4/2012, 22:41


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Antonio rimase piacevolmente sorpreso da quell'inaspettato quanto provocante gesto di Lovino. Certo che per essere alle prime armi, il ragazzo aveva già capito molto bene come funzionavano i giochi!
Il suo sorriso si allargò e si fece predatore, mentre le mani, improvvisamente libere, si sistemavano sui suoi fianchi morbidi come se quella fosse la loro collocazione naturale.
- Oh, certo che hai davvero un bel coraggio a fare una simile affermazione! - esclamò mentre la presa scendeva verso i glutei sodi del ragazzo, afferrandoli con molta meno delicatezza rispetto alla volta precedente.
- Che intenzioni avresti, dunque? Vuoi mostrarmi il tuo coraggio o devo fare tutto io, di nuovo? Non che mi dispiaccia, ben inteso, ma qui c'è qualcuno che reclama attenzioni. -
La dolcezza di poco prima era stata parzialmente accantonata in favore di un desiderio più intenso ed istintivo, nonodimeno Antonio avrebbe voluto stendere Lovino sotto di sè e farlo nuovamente suo, ma a quanto pareva il giovanotto voleva giocare.
 
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ikana
view post Posted on 29/4/2012, 11:05




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- E lo credo bene che non ti dispiacessi, caro il mio bastardo! - rispose lui ghignando mentre gli afferrava con la destra il volto, strapazzandogli tranquillamente le guance, come lui stava facendo con il suo fondoschiena - Io sono un pezzo da novanta e semmai le attenzioni, sono io a gestirle, qui... - concluse prima di piantargli le mani sul petto e scendere lentamente, fino a sedersi fra le sue gambe - E il coraggio mi basta ed avanza per torturarti un po'. - soffiò sulla sua pelle mentre scendeva a mordicchiargli lo sterno ed il petto ancora caldo e le mani gli carezzavano lascive le cosce robuste.
Se la bocca di Antonio lo faceva impazzire, la sua doveva essere in grado altrettanto, data l'evidente reazione che Romano osservava con occhi ferini: scivolò sempre più in basso fino a carezzare con la lingua il membro del ragazzo, per poi succhiarlo avidamente.
 
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view post Posted on 29/4/2012, 21:35


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Oh, niente male davvero. Antonio non si sarebbe mai aspettato tanta intraprendenza da parte del ragazzo che solo poco prima si era totalmente abbandonato tra le sue braccia gemendo in un modo che l'aveva fatto uscire di testa. In un angolino della sua mente, annebbiata dal piacere, si chiese se quelle abilità non le avesse acquisite nei suoi trascorsi passati al seguito della madre al bordello. Certo che non si trattava di cose da mostrare agli occhi innocenti di un bambino e...
Quelle considerazioni apparentemente oziose andarono completamente in fumo dopo l'ennesima carezza della lingua di Lovino, che gli strappò un gemito di approvazione, mentre la sua mano afferrava istintivamente i capelli del ragazzo, che avrebbe invece dovuto accarezzare.
- Ci-ci sai fare, eh? - esclamò con voce rotta. - A quanto pare ti ho insegnato bene! -
Oh, diavolo, moriva dalla voglia di impossessarsi di lui all'istante e continuare tutta la notte!
 
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ikana
view post Posted on 29/4/2012, 21:48




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Romano sogghignò rialzando il volto, in reazione a quella presa sui suoi capelli:
- Ehi, non provare a spettinarmi... - disse notando quanto questo fosse ormai un inutile avvertimento - Oh certo che ci so fare, immagino... - continuò mentre erano le sue mani, ora, a continuare l'opera delle labbra tormentando l'erezione di Antonio - Che non te l'aspettassi. - concluse con un soffio, mentre gli si dipingeva sul viso un sorriso tanto dolce quanto crudele, anche se dalla sua parte, la voglia di giocare era tanta, una parte ben precisa del suo corpo fremeva per essere nuovamente soddisfatta, come se l'esperienza precedente non gli fosse bastata ed il suo petto non fosse ancora sporco del suo stesso seme.
Si riportò a cavalcioni del bacino dello spagnolo piegandosi su di lui per sfiorare le sue labbra con le proprie, mentre la voce roca ed incerta aiutava a tingere le gote di rosso assieme al piacere:
- Fammi tuo... Di nuovo. -
 
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view post Posted on 29/4/2012, 22:47


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- Non me l'aspettavo affatto, nonostante mi fossi accorto da un bel pezzo di quanto fossi sensuale. Non ho mai visto un fondoschiena come il tuo e già da quando ballavi il flamenco alla tenuta non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso. - si ritrovò a dire Antonio mentre lo sguardo si faceva liquido per la passione a stento trattenuta. - Chi l'avrebbe mai detto che sarei arrivato a toccarti così? -
Non avrebbe resistito un istante di più a quella voce roca che gli sussurrava all'orecchio e, mentre s'impossessava avidamente delle sue labbra rosse, divorandole quasi in un bacio reso famelico dal bisogno impellente, afferrò il ragazzo per i fianchi spingendolo a terra e sovrastandolo per la seconda volta.
- Ogni tuo desiderio è un ordine. - affermò senza porre tra le parole e le azioni la tanto meticolosa preparazione della volta precedente.
Poteva sentire la gambe e il ventre di Lovino ancora umidi e questo, in qualche modo, lo rendeva ancora più impaziente ed eccitato. Quello che stava marcando era un suo territorio, una sua proprietà che nessun altro al mondo avrebbe mai dovuto violare.
- Ricordati che sei mio, solo mio. - ribadì lasciando chiaramente trapelare dalle sue parole un istinto di possesso ben più profondo di quanto lui stesso pensasse.
Gli allargò le gambe con un gesto deciso e, per sottolineare quanto appena espresso a parole, lo penetrò con un unico movimento, stringendolo tra le braccia come se avesse voluto fare delle anime una cosa sola come i corpi.

Edited by Yuki Delleran - 30/4/2012, 11:31
 
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ikana
view post Posted on 30/4/2012, 10:59




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Sentirsi nuovamente sballottato e ritrovarsi sotto al peso dello spagnolo destabilizzò per un momento il coraggio di Romano e un grido gli si smorzò in gola quando si ritrovò penetrato con quella forza e foga dallo stesso: si ritrovò abbracciato a lui, intento ad opporre resistenza alle lacrime che avrebbero voluto sgorgare libere dai suoi occhi, affondando con rabbia le unghie nella carne delle spalle di Antonio, e a quello strano ed insensato piacere che la presenza dell'ispanico, completamente dentro di lui, gli stava dando fin dal più profondo dei visceri.
Si ritrovò a mordergli il collo chiamando il suo nome, mentre stringeva le cosce attorno ai suoi fianchi, impossibile nel tentativo di rilassarsi, nonostante sapesse che così facendo lo portava a sentire solo più male, ma allo stesso tempo il pulsare del proprio membro, del sangue e dello stesso cuore, lo stava portando in una dimensione illusoria, dove voleva solo godere.
 
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view post Posted on 30/4/2012, 14:06


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Sentire quelle urla e il proprio nome invocato in quel modo fece perdere completamemte la testa ad Antonio, liberando la belva affamata e bramosa che fino a quel momento aveva sopito a forza dentro di sè. Per nulla scoraggiato dal morso e dalle unghie che gli incidevano la carne, facendo leva sulle gambe che gli stringevano i fianchi, si sollevò a sedere portando Lovino con sè, approfondendo il rapporto grazie al peso stesso del corpo del ragazzo. Con un braccio gli cinse la vita, certo che le sue ginocchia tremanti non avrebbero retto ancora a lungo, mentre con la mano libera scese a massaggiare la sua erezione che a sua volta pretendeva attenzioni. Le sue labbra avide, invocando ritmicamente il nome del suo amato, lasciarono scie infuocate sul suo petto, lambendone la pelle e lasciando piccoli marchi arrossati sul collo esposto.
Quando sentì le ginocchia di Lovino cedere e non sostenerne più il peso, tornò a farlo sdraiare a terra, inducendolo a voltarsi e facendo combaciare il proprio petto ansante con la schiena fremente del ragazzo, non dimenticando comunque di sostenerlo per la vita mentre impegnava la mano a donare a sua volta maggior piacere possibile e le dita libere si intrecciavano a quelle di Lovino che stringevano spasmodicamente la stoffa del mantello.
Tanta era l'estasi di trovarsi dentro di lui che alle spinte ritmiche non potè fare a meno di aggiungere anche la propria voce, resa roca dalla lussuria, che ripeteva incessantemente al suo orecchio: - Lovinito... ah, Lovinito... mi amor... mi único amor... -
 
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65 replies since 7/4/2012, 10:01   618 views
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