- Oh, sì, potrebbe essere... - confermò Arthur con un tono quasi distratto, quando in realtà la sua mente stava rievocando ben altre memorie.
Quella della prima notte sull'Albion, quando Francis non era altro che un prigioniero da umiliare ed eventualmente uccidere dopo il divertimento. Quella della serata trascorsa a Camelot, tra il profumo delle rose e le inaspettate confessioni, quando ancora si ostinava a sostenere che la sua fosse banale possessività nei confronti di un bene materiale. Quella di Avalon, quando le confessioni si erano spinte ben più in là delle parole e i sentimenti avevano gridato la loro supremazia insieme alle loro voci intrecciate. E infine quella alla villa, dove la violenza e la disperazione avevano preso il sopravvento.
Ogni singola immagine, ogni sensazione, ogni suono, erano impressi a fuoco nel suo cuore, ormai impossibili da cancellare.
Non aggiunse altro, non azzardandosi a rivelare quel lato inaspettatamente svenevole che lo disgustava anche un poco, si limitò a lasciar parlare le sue mani che sapevano essere, a volte, decisamente più esplicite delle parole. Mentre le labbra continuavano ad aggirarsi nei dintorni della cicatrice, le dita si decisero finalmente ad agire come preannunciavano, abbassando definitivamente la stoffa dei pantaloni ed iniziando a regalare carezze sempre più intime, beandosi delle reazioni decisamente "evidenti" che stavano suscitando.
Arthur ghignò.
- Molto bene, vedo che siamo piuttosto svegli. - affermò carezzando con una lentezza esasperante l'intera lunghezza della sua erezione.
Edited by Yuki Delleran - 9/6/2012, 23:56