ikana |
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| Il francese ascoltò pazientemente quelle parole, incantandosi a fissare quel delicato volto che sapeva far trasparire sentimenti così contrastanti; amava quelle labbra che parlavano di sangue e di sangue come fosse acqua, amava quegli occhi così verdi e profondi che sembravano volersi perdere in onirici percorsi fatti di deliri e di passioni. - Similitudine... Peut-ètre. - Si piegò lentamente sotto il bacio desiderato e chiamato dell'altro socchiudendo gli occhi e reclinando il capo verso l'acqua: sentiva i muscoli della schiena e delle spalle tesi sotto le sue mani, ma ad ogni secondo, ogni momento che passava sembravano volersi rilassare e lo carezzò lentamente. Aveva ragione, forse era per quello che non riusciva a fare a meno di lui: così come amava la sua stessa immagine di bellezza, come Narcismo, amava anche lui che sembrava ora così fragile e piccolo, ma invece emanava forza e testardaggine unica.
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