Acquisti in vista della partenza, capitolo 9

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view post Posted on 20/6/2011, 21:55


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Feliciano Vargas

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Quando Arthur si svegliò quella mattina, la seconda con accanto il suo prigioniero francese ma decisamente diversa dalla precedente, stabilì all'istante che si sarebbero fermati a Camelot un giorno in più indipendentemente dallo stato delle riparazioni dell'Albion.
Quel giorno lo avrebbe trascorso alla ricerca delle ultime vettovaglie indispensabili per il viaggio, come ad esempio un abito elegante che non fosse irrimediabilmente macchiato di sangue e che riuscisse così ad evitargli le accuse di Sesel di essere un barbaro incivile, e poi qualcosa di bello anche per lei, così da farla contenta per una volta. Ad Alfred aveva già pensato, aveva in serbo il regalo perfetto che lo avrebbe mandato in visibilio.
Mentre si alzava e si dirigeva verso il bagno per darsi una rinfrescata, lanciò un'occhiata alla figura ancora avvolta dalle lenzuola: c'era qualcun altro che necessitava di qualcosa di decente da mettere se non voleva sembrare l'ultimo dei mozzi...
Come se a lui importasse che Francis apparisse l'ultimo dei mozzi!
Ci mancava solo che se ne andasse in giro a comprare vestiti anche allo spagnolo!
Sospirando, si avviò verso il bagno.
 
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ikana
view post Posted on 21/6/2011, 11:46




:fran:

Francis venne svegliato dal fragoroso rumore di acqua e di bacinelle che cozzavano, proveniente dalla camera da bagno attigua alla stanza da letto dove si era addormentato la sera prima: non solo, ma come l'ultima volta, era l'inglese che lo svegliava, ma senza parole dure questa volta, anzi...
Il francese si alzò lentamente lasciando che il lenzuolo lo seguisse, panneggiandolo ampiamente sulle spalle come fosse una toga antica, si posò dietro di lui baciandogli dolcemente una spalla:
- Bonjour mon capitàin... Siamo sempre mattinieri vedo...! -
 
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view post Posted on 21/6/2011, 23:13


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Il bacio sulla spalla fece irrigidire Arthur sul posto, poco avvezzo a tenerezze di quel tipo al punto che per poco non gli sfuggì di mano la bacinella piena d'acqua.
- Oh, sei sveglio. Bene. -disse voltandosi verso di lui e simulando la più totale indiferenza. - Il mattino ha l'oro in bocca e io di oro sono avido, come ben sai. -
Aggirò la figura avvolta nel lezuolo e si diresse verso il baule dove si trovavano i suoi vestiti.
- Ci fermeremo a Camelot un giorno in più, che utilizzeremo per recuperare le ultime vettovaglie e i generi di prima necessità per il viaggio. Abbiamo un sacco di cose da fare. -
 
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ikana
view post Posted on 22/6/2011, 15:18




:fran:

Il francese notando con piacere la reazione così "scostante" del capitano, e capendo come questo avesse appreso appieno la lezione d'Amore che "Vince chi fugge", si appoggiò morbidamente alla parete del bagno carezzando l'acqua tiepida con la mano e poi deciso si rivoltò anche lui e si lavò il volto ed il collo, rialzandolo solo quando anche le prime ciocche bionde si fosserò umettate.
Francis con passo silenzioso si riavvicinò al capitano e andandosi a sedere sul letto dinnanzi al baule dove questi stava frugando, accavallò appena le gambe:
- Et siete avidò solo d'oro, capitàin? -
Sorrise maliziosamente Francis arricciando una delle suddette ciocche attorno all'indice.
 
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view post Posted on 22/6/2011, 18:15


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Lo sguardo che Arthur rivolse al suo prigioniero si fece affilato di pericolosa malizia.
- Oh, non solo d'oro e penso che tu l'abbia capito fin troppo bene, o mi sbaglio? -
Tornando a rivolgersi verso il baule, ne estrasse una camicia pulita ricca di pizzi al collo e ai polsi, un paio di pantaloni neri dall'aria elegante ma piuttosto usata e una giacca di velluto rosso bordata d'oro.
- Devo supporre che intendi seguirmi con addosso solo il lenzuolo, come invito alla ciurma e alla popolazione? - chiese voltandosi nuovamente a fissare le dita che si muovevano sinuosamente attorcigliando e sciogliendo le ciocche d'oro.
 
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ikana
view post Posted on 22/6/2011, 18:46




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- Oh non siete solo avido d'oro... Correct, je l'ai compris. -
La mano che prima intrecciava le ciocche bionde dei suoi capelli, scivolò lentamente verso il collo ed il petto, andando a stendere una delle varie pieghe che popolavano il lenzuolo bianco che teneva addosso:
- Pourquoi non, capitàin? Non mi sembra di avere nulla di cui vergognarmi et... -
Socchiuse gli occhi sorridendo sornione:
- Je suis seule un esclave insignifiant... -
 
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view post Posted on 22/6/2011, 20:48


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Arthur aveva infilato solo mezza camicia mentre annuiva distrattamente.
- Yes, yes, only a slave. My slave. -
Sottolineò quell'ultima parola con un'occhiata tagliente delle iridi smeraldine, puntate direttamente in quelle azzurre del francese.
- Sarebbe molto seccante finire per essere re di una città fantasma e senza ciurma sarebbe impossibile raggiungere Avalon. Dovresti prenderti le tue responsabilità e governare l'Albion da solo. -
Una nuova occhiata maliziosa e finì di sfilarsi i pantaloni.
 
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ikana
view post Posted on 22/6/2011, 21:16




:fran:

Il francese si passò la mano nei capelli biondi abbassando lo sguardo e scrollò il capo:
- Ah mon capitàin, je vous comprèndre... -
Francis tornò a sdraiarsi sul letto puntando i gomiti sul materasso e sorreggendo il volto ferino tra le mani, lasciando che fosse il suo sguardo ben più interessato a cosa c'era sotto i pantaloni del capitano che a quelli:
- Mi piashete così, sapete? - continuò fissandolo e aspettandosi sicuramente un rimprovero per quel suo comportamente così sfacciato.
< Terriblèment jelouse... Capitàin >
 
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view post Posted on 22/6/2011, 21:27


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Arthur finì di infilare il nuovo paio di pantaloni, fin troppo consapevole dello sguardo puntato si di lui, e terminò il proprio abbigliamento con la giacca.
- Quello che è mio è mio. - sentenziò. - Non tollero che chiunque altro possa metterci le mani. Puoi chiamarla avidità, se vuoi. -
Terminò allacciandosi in vita il cinturone e accarezzando la spada che vi era legata.
- Ora intendi metterti addosso qualcosa o devo davvero esibirti per le strade? -
Sbuffò spazientito e si appoggiò allo stipite della porta che divideva la stanza dal bagno.
 
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ikana
view post Posted on 22/6/2011, 21:46




:fran:

Il biondo francese si alzò dal letto sospirando appena:
- Aviditè...? - iniziò accorciando sempre maggiormente la distanza tra lui e il capitano Kirkland, mentre il lenzuolo frusciava lento sul pavimento ricoperto di tappeti della stanza da letto - E' un termine così volgare. Mais, comment vous-voulèz.-
Ride appena Francis e carezza magro e ancora pallido volto dell'inglese con l'indice per poi portarselo alle labbra:
- Alors, mi donate vous dei vestitì? O rimetto les mes...? -

Edited by ikana - 22/6/2011, 23:20
 
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view post Posted on 22/6/2011, 22:20


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- Avidità o senso della proprietà, se lo trovi più elegante. - commentò Arthur intrappolando quella mano che lo sfiorava.
Afferrò con forza il lembo del lenzuolo e attirò il francese verso di sè, impossessandosi delle sue labbra, come a sottolineare quel concetto.
- Prendi quello che vuoi dal baule. - disse infine staccandosi da lui. - Non voglio che ti faccia vedere vicino a me come l'ultimo dei mozzi. -
Si allontanò di un paio di passi e spostò lo sguardo fuori dalla finestra. Tutto quello che vedeva era suo, letteralmente.
 
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ikana
view post Posted on 23/6/2011, 12:25




:fran:

Il francese sorrise soddisfatto di quel bacio rubato e avvicinatosi al baule, si ritrovò per la seconda volta a frugare tra gli abiti del capitano per cercare qualcosa che gli potesse stare, e che fosse di suo gradimento estetico:
- Pas problem. Non abbiate timore, capitàin. -
Si rialzò lentamente con un piccolo fagotto dirigendosi verso la sala da bagno:
- In fatto di stile, fidatevi. -
Lo specchio della stanza in marmo sembrava fatto apposta per risaltare la sua bellezza: edonismo e narcisismo uniti a far brillare la sua figura perfetta e che ora l'eleganza francese e il suo amore per quei pezzi di tessuto ora ricoprivano.
- Alors, ça va? -
Usci dalla camera da bagno con addosso degli eleganti pantaloni marroni in tela e una camicia azzurro polvere appena aperta sul petto: i capelli prima sciolti, ora erano stretti da una sottila striscia azzurra che ondeggiava appena dietro il collo.
 
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view post Posted on 23/6/2011, 13:03


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Lo spettacolo che si proponeva ora davanti ai suoi occhi non aveva nulla da invidiare a quello di poco prima e, sebbene Arthur non disdegnasse affatto il semplice lenzuolo, annuì soddisfatto.
- Direi che quest'abbigliamento è decisamente più degno del precedente. - commentò.
Facendogli quindi cenno di seguirlo, lasciò la stanza per attraversare i corridoi della villa alla volta dell'ingresso principale.
Durante il percorso capitò loro di incrociare una o due ragazze di servizio, all'angolo di un corridoio o mentre uscivano dalla cucina, e, immancabilmente, di vederle profundersi in inchini e saluti rispettosi.
- Good morning, my Lord. -
- Good morning, your highness. -
Solo una si azzardò a chiedere: - Non fate colazione, stamattina, my Lord? -
Le venne riservata un'occhiata sfuggente e un semplice: - Ho già mangiato. - carico di sottintesi a lei ignoti.
Quando finalmente guadagnarono l'esterno, Arthur si diresse con passo deciso verso la bottega del sarto: sperava che le stoffe che aveva portato a bordo dell'Albion, provenienti tra l'altro anche dal galeone francese, fossero state sfruttare egregiamente.
 
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ikana
view post Posted on 23/6/2011, 15:03




:fran:

Il francese si inchinò imperticcibilmente davanti alla soddisfazione dell'inglese e prese a seguirlo mantenendosi ad alcuni passi di distanza dal capitano inglese, proprio come era solito fare con una bella dama o con qualche figura nobile e...
Sentire quella frase così semplice ma allo stesso tempo ricca di sottintesi fece ridere debolmente Francis e le donzelle che gli passarono affianco si unirono alla sua risata, dopo aver ricevuto appena un occhiolino:
- Avete delle domestiche deshisamente devote, capitàin... -
Si guardava attorno rapito dai viottoli stretti e dalle classiche case isolane che li affollavano, ma allo stesso tempo non perdeva d'occhio Mr Kirkland davanti a lui continuando a seguirlo, o almeno fino a quando non lo vide fermarsi di fronte ad un'anonima bottega:
- Siamo arrivatì...? -
 
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view post Posted on 23/6/2011, 23:14


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Arthur si voltò appena al commento sulla sua servitù.
- Certo, visto che grazie a questo lavoro le loro famiglie possono sopravvivere. - rispose in tono neutro.
Aveva scelto appositamente ragazze provenienti da famiglie bisognose perchè sapeva che con i proventi che avrebbe portato l'Albion ogni volta che attraccava avrebbero potuto essere loro d'aiuto. Dopotutto, come ogni buon sovrano, desiderava che la sua popolazione fosse in buona salute, anche se non amava parlare di questa sua debolezza.
Una volta varcata la soglia della bottega del sarto, annuì appena e si rivolse al proprietario.
- Avete provato a cucire qualcosa con la stoffa che vi ho portato? - chiese. - Mi serve un abito da sera per una dama di classe. -
Sbirciò di sottecchi la reazione del francese con celato divertimento: chissà se avrebbe manifestato la stessa gelosia della sera prima?
 
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