Un incontro del destino, capitolo 11

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ikana
view post Posted on 5/8/2011, 20:39 by: ikana




:lovi:

Romano era rimasto per tutto il tempo accanto ad An... Al suo capitano, per tutto il tempo che gli avevano concesso di restare, prima nella cella delle prigioni di Camelot e poi, o meglio nuovamente, in quelle dell'Albion: già, il vascello si era rimesso in mare aperto e volgeva verso coste sconosciute e ben lontane dall'Inghilterra, terra del capitano di quella nave e corona sotto il quale tutti i pirati di quella imbarcazione erano stati marchiati.
- Co...! -
Ascoltò quasi impietrito le parole che gli stava rivolgendo lo spagnolo e con quella faccia da schiaffi che: sciaff!!
La mano si mosse da sola, senza freni e senza remore, e il segno evidente lasciato sulla guancia dell'ispanico serviva a comprendere con quanta rabbia avesse dato quello schiaffo:
- Ma cosa stai dicendo, razza d'idiota!? Com-come credi che possa lasciarti in mano a quest... -
Le parole risultarono sempre più rotte e spezzate da accenni di italiano, la sua lingua natale, e soprattutto da singhiozzi: era da tempo che non sentiva le lacrime rigargli il volto e piangere di fronte ad Antonio non era una cosa comune.
Quelle lacrime non erano per l'abbandono del padre che lo aveva accolto e cresciuto nella sua casa, non erano nemmeno per il fratello che gli aveva insegnato a difendersi e gli aveva mostrato il mondo, no. Sapeva che quelle lacrime erano per l'amore, per colui che gli aveva rubato il cuore.
 
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39 replies since 2/8/2011, 23:07   303 views
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