ikana |
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| Il ragazzo allontanò la mano che gli accarezzava la guancia, anche se in realtà avrebbe voluto che quella carezza non finisse mai: portò le proprie mani strette in pugni al volto, sfregando con foga gli occhi che sembravano però ormai riversare cataratte di amarezza e tristezza. - Stupidi occhi! E' tutta colpa tua ecco! Se-sei un bastardo! - Nuovamente non si premurò delle condizioni dell'ispanico sotto di lui e gli affondò il volto nella spalla, anche perchè questi non potesse vedere in che condizioni versava il proprio viso, ormai completamente rosso e rigato da perle salate: - Un idiota, stupido, incompetente... - non avrebbe smesso di offenderlo, non avrebbe smesso di picchiare i pugni su quel petto ferito. Non avrebbe smesso di restargli accanto.
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