Missione di salvataggio, capitolo 16

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view post Posted on 29/12/2011, 19:06


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Feliciano Vargas

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:gil:
Il grande castello si ergeva come una sentinella sulla scogliera, le torri che svettavano candide nella luce del sole e la doppia cinta di mura che ne rafforzava la difesa sia via terra che via mare. In quei tempi oscuri non era più come in passato, quando una scogliera scoscesa rappresentava di per sè una difesa naturale. No, ora il pericolo poteva giungere proprio dal mare ed era un pericolo ben peggiore di qualunque esercito o truppa potesse assediare un maniero: pirati.
- Dannati! -
L'ammiraglio Gilbert Weillschmidt, primo ufficiale della marina di sua maestà di Prussia, attraversava a grandi passi il cortile fortificato, convocato con urgenza dal signore del luogo, il principe di Sassonia- Coburgo, riguardo ad alcuni conti da regolare proprio con i suddetti. Si era parlato di una spedizione da organizzare e di un conte francese, alleato del suddetto principe, finito con la sua ammiraglia proprio nelle fauci del più temuto filibustiere d'oltremanica.
- Dannati inglesi! -
Non che a Gilbert importasse particolarmente del suddetto rampollo, ma pareva che l'ammiraglia dispersa ospitasse anche l'erede ufficiale della famiglia oltre che una quantità non indifferente di merci preziose. Dubitava di poter recuperare anche solo parte del carico, di certo già in mani anglosassoni, ma se si trattava della salvezza di un ragazzetto indifeso allora forse, forse, anche un cuore di pietra come lui poteva smuoversi.
 
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ikana
view post Posted on 29/12/2011, 21:44




*interno dello studio di Sassonia*



- Ecco, dunque perchè vi ho fatto convocare qui, ammiraglio. Il figlio del mio carissimo amico è stato catturato da uno dei corsari di quella troia d'Inghilterra e con lui tutta la merce che portava, tra cui anche un prezioso corredo che serviva alla regina di Portogallo, con la quale stiamo intessendo rapporti da diversi mesi. -
L'uomo austero ed immerso nei suoi pensieri, stava tracciando alcune rotte su una grande carta nautica con un elegante compasso in avorio, almeno fino a che non rialzò i grandi occhi verdi su Gilbert, di fronte a lui:
- Dovete ritrovarlo e ho tracciato la rotta del figlio del conte di Bonnefoy secondo le indicazioni che mi sono state date; di conseguenza, dovrete trovare un'altra persona, l'ex comandante della Invincibile Armada spagnola, non sappiamo se sia ancora vivo, ma secondo alcuni avvistamenti delle nostro spie dovrebbe essere ancora presente su quel veliero. - gli tese quella ed alcune carte - Inoltre è anche il fidanzato della mia unica figlioccia, ma immagino la conosciate di fama, almeno. Isabel, entra. -
La porta alle spalle dell'ammiraglio si aprì lentamente e sulla soglia comparì una giovane donna, perfettamente curata in ogni dettaglio della sua bellezza di porcellana: i capelli biondi erano pettinati in morbidi boccoli e la figura completamente avvolta in un elegante abito di raso verde scuro che faceva risaltare gli occhi, sicuramente ereditati dal padre:
- Isabel, l'ammiraglio Gilbert Weillschmidt, incaricato della spedizione. Ammiraglio, mia figlia. -

:belbel:

-E' un onore, vostra signoria. - concluse lei in un perfetto inchino.

 
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view post Posted on 30/12/2011, 17:08


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:gil:
L'ammiraglio prussiano ascoltò con attenzione il racconto del principe, rimuginando tra sè e inveendo a tratti contro i maledetti inglesi che ancora si credevano i dominatori incontrastati dei mari. L'aveva sempre sostenuto, lui, che una dannata donna non fossa adatta a governare un impero e la pessima piega presa da quello britannico, che arrivava addirittura a perdonare se non ad appoggiare la pirateria, ne era l'esempio lampante. Di questo passo l'Inghilterra sarebbe finita nel disastro e lui intendeva avere una parte di tutto rispetto in tale discesa verso il definitivo collasso.
Come immaginava, il motivo della convocazione riguardava proprio la ricerca dell'ammiraglia francese di cui si erano perse le tracce, ma del tutto nuova gli giunse la notizia inerente al capitano dell'Invencibile Armada spagnola, da sempre in lotta con i suddetti inglesi. Se si fosse trattato di rintracciare un altro possibile alleato per far mangiare la polvere a quei cani, Gilbert non si sarebbe di certo tirato indietro.
A maggior ragione se tale impresa poteva portargli la riconoscenza di cotanto fiore.
S'inchinò quindi alla fanciulla, togliendosi il cappello con un grande sventolar di piume.
- L'onore è tutto mio, milady. Vi assicuro che quei cani pagheranno l'affronto che hanno osato farvi, kesese... -
 
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ikana
view post Posted on 30/12/2011, 18:28




:belbel:

- Oh ne sono altamente sicura. Padre, avete già accennato all'ammiraglio delle mie intenzioni? - concluse lei allontanandosi dal tedesco per girare attorno alla scrivania del principe di Sassonia.

- Non ancora mia cara, ma stavo giusto per menzionargli questa clausola del nostro accordo. Ammiraglio Weillschmidt, voi sarete prevalentemente incaricato della capitaneria del nostro vascello e del flop spagnolo che vi verrà affiancato, ma desidero che facciate sempre riferimento a mia figlia, la quale verrà con voi e mi ragguarderà di ogni novità attraverso messaggi chiari e di spedizione veloce grazie ai nostri personali falchi di famiglia. -
L'uomo baciò la mano della ragazza in un gesto amorevole, che venne accolto dalle parole seguenti:
- E' il mio tesoro più prezioso, per cui abbiatene cura, mi raccomando. E' tutto. Potete andare. -

:belbel:

La fanciulla sorrise un'ultima volta al padre mentre si accomiatava da lui e dall'ammiraglio, soffermandosi appena accanto ad egli:
- Spero siate puntuale domattina, ammiraglio. Odio, i ritardi. -
 
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view post Posted on 31/12/2011, 16:06


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Il sorriso di Gilbert, che si era allargato a sentir riconfermato il suo rango di capitano di vascello, si gelò nell'istante stesso in cui il principe menzionò il ruolo della fanciulla nella spedizione. Una donna a bordo? Era quasi un sacrilegio!
- Con il dovuto rispetto, signore... - iniziò, tuttavia non gli fu dato modo di esprimere nulla di quello che stava pensando e il principe lo congedò con poche parole, alle quali non potè rispondere che con un: - Siatene certo. -
Mentre volgeva lo sguardo scarlatto verso la ragazza, mille pensieri attraversarono la sua mente: un fiore di tale bellezza sembrava essere fatto apposta per essere gelosamemte conservato sotto una campana di vetro, non certo per essere gettato allo sbaraglio tra i venti della ventura. Senza contare che una donna a bordo di una nave, com'era noto, era solamente fonte di disgrazie. Se queste erano le premesse della spedizione, avrebbe solo potuto sperare nell'aiuto del cielo per portarla a compimento con successo.
- Non mancherò. - commentò quindi con un tono di voce solo un poco più secco, rivolto alla ragazza, prima di rimettersi il cappello e lasciare la stanza a grandi passi.
 
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ikana
view post Posted on 31/12/2011, 18:21




*la mattina seguente*



:belbel:

Era una piacevolissima mattina al porto di Ocherberg, e in esso regnava imperioso il forte veliero del principe di Sassonia, una nave a tre forti alberi di legno di quercia catramata con inserti bianchi e verde scuro, ed un piccolo flop arrivato direttamente dalla Spagna: attorno ad essi e su di essi, si affollavano e affrettavano centinaia di mozzi intenti a ripulire le chiglie, i nostromi discutevano con gli armatori delle munizioni a bordo delle due navi, i timonieri e i cartografi controllavano le mappe dai castelli di prua, le vedette fissavano le cime delle vele quadre e nel suo studio di cassero un'altra figura era intenta ad aggiornare un giornale di bordo.
Isabel finiva di firmare il testamento di mare, portando poi lo sguardo all'orologio donatole dal padre che segnava le 6 passate e dell'ammiraglio non vi era ancora traccia.
< Speriamo non abbia da imputare il ritardo a qualche puttana di bordello troppo apprensiva... > si ritrovò a pensare mentre aggiustava il fiocco che stringeva i capelli in una coda bassa e decisamente maschile, ma che mai avrebbe frainteso la sua figura data l'ampia scollatura che sfuggiva al corpetto di pelle e alle morbide curve imperanti nei pantaloni di velluto a sigaretta, stretti da cinghie e cinturoni a reggere la spada e due pistole da duello.
La ragazza non era quella "principessina" che si poteva trovare in qualsiasi corte, anzi, era stata istruita appositamente per missioni come quella, per portare alto il vessillo del suo casato ogni caso, dal ballo di corte alla guerra navale: così era da quando suo fratello aveva abbandonato il casato per unirsi ad una principessa olandese ed aveva lasciato alla sorella una degnitosissima eredità ma anche grossi impegni, e tutto ciò quando lei aveva solo cinque anni!
Purtroppo il padre ci aveva preso gusto ad istruire quella fanciulla ad essere un vero "uomo" ed anche lei, da canto suo, lo trovava divertente: fu così che rise appena dando le spalle alla porta e soffermandosi ad osservare le lente onde del mare.
 
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view post Posted on 3/1/2012, 00:42


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La sera precedente, Gilbert aveva ritenuto che festeggiare il nuovo incarico in compagnia di alcuni commilitoni fosse il modo migliore per propiziarsi l'avventura che stava per iniziare. Era stata una delle migliori celebrazioni della sua vita dove, mentre la birra scorreva a fiumi e le sguaiate canzoni marinaresche si sprecavano, aveva addirittura potuto dimenticare di essere alle dipendenze di una donna. Lui, il Magnifico Ammiraglio Weillschmidt, non avrebbe chinato la testa davanti a delle gonne qualunqui!
Ovviamente la serata era terminata con lui che chinava ben altro che la testa, davanti a ben più misere sottane di quelle principesche della sua nuova referente.
Quella mattina si era svegliato, con un gran mal di testa, nel letto di quella meraviglia dai capelli rossi. Solo. E senza più il suo borsellino.
Era stata una grossa scocciatura dover tornare fino alla propria residenza per recuperare una parvenza di dignità nell'aspetto e nei fondi personali, per poi dover scarpinare nuovamente fino al porto.
Raggiunto il veliero del principe di Sassonia, Gilbert ne aveva già fin sopra i capelli: il viaggio non era ancora iniziato e già la presenza di quella donna gli portava jella.
 
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ikana
view post Posted on 3/1/2012, 13:54




:belbel:

" Capitano! Capitano, è arrivato l'ammiraglio Wil-"
- Lo so grazie, nostromo, intimate al nostro ammiraglio di raggiungere il cassero e ricordategli che le prossime volte esigo puntualità, specialmente se questi ha un appuntamente con me... - la donna si voltò sorridendo terrificamente al pover'uomo ancora sulla porta - Klar? -
"Ja frauline!"
Isabel tornò a sedersi sulla grande poltrona di pelle, accallò le gambe con grazia ed incrociò le mani sotto al mento: il falco nero incappucciato e poggiato sul suo trespolo di quercia fischiò appena, come a sottolineare la tensione che stava per crearsi nella stanza, ma era già intuibile dagli occhi smeraldo della donna che brillavano osservando la porta che stava per aprirsi.
 
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view post Posted on 3/1/2012, 22:49


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Gilbert varcò la soglia con tutta la nonchalance del mondo, come se fosse suo diritto trovarsi lì e aspettandosi che la cabina del capitano gli fosse stata riservata: era il minimo dopotutto, dal momento che gli avevano affidato il comando della missione. Quale non fu, dunque, la sua sorpresa nel trovare di nuovo quella donna sulla sua strada, come una maledizione dagli occhi verdi che lo perseguitava ancora e ancora.
Costretto dalle circostanze a fare buon viso a cattivo gioco, toccò appena con le dita la falda del cappello piumato, in segno di saluto.
- I miei omaggi, milady. Siete più mattiniera di me, noto. Vi siete forse persa arrivando qui? Immagino che la vostra cabina sia sottocoperta. - disse con un leggero ghigno.
Solo in quel momento fece caso all'abbigliamento della fanciulla e sospirò internamente all'indirizzo delle donne che volevano giocare a fare mestieri maschili: finivano sempre per farsi male e, quel che è peggio, creare un sacco di guai.
 
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ikana
view post Posted on 4/1/2012, 10:32




:belbel:

Isabel squadrò l'uomo sgranando gli occhi e poi si lasciò andare ad una sonora risata, piena ovviamente di quella derisione che si era vista poco prima ricaricare addosso con quella battuta di poco valore sul fatto di aver "sbagliato" posto:
- Oh perdonate, che sciocca sono stata! Ma scusate... Questa è o non è la cabina del capitano? - si alzò lentamente dalla poltrona e prese il piano della nave puntandolo con faccia sorpresa - Oh si, è proprio lei e se adesso date uno sguardo qui, al primo piano: viveri, vivande, timoniere, cartografo, ammiraglio. Ecco prego, ve la lascio, non si sa mai che possiate perdervi. - concluse cedendogli la mappa - Ma se preferite conosco un luogo molto più fresco ed ampio per riposare: il ponte di prua. -
Sprezzante, pungente e sì, shiokkante: però era così piacevole vedere quell'espressione stupefatta sul volto di quell'uomo.
 
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view post Posted on 4/1/2012, 17:48


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La risata della ragazza fece corrugare le sopracciglia a Gilbert, mentre il senso di irritazione si impadroniva di lui, e Gilbert irritato non era mai una buona cosa, lo sapeva lui per primo, perchè aveva la pessima tendenza a dimenticare cosa fosse la diplomazia. La ragazzina voleva giocare col fuoco? Molto bene, avrebbe scoperto cosa significava bruciarsi.
Non alzò la mano per prendere la mappa che gli veniva tesa, limitandosi a ricambiare l'occhiata sarcastica con una carica di astio: decisamente quella spedizione era iniziata sotto i peggiori auspici, meglio portarla a termine il più velocemente possibile e augurarsi che "miss" si trovasse presto faccia a faccia con qualche filibustiere britannico. Gilbert si sarebbe limitato a guardare la scena e ridere, con un certo gusto anche.
- Molto bene, se queste sono le disposizioni, milady, vediamo di togliere velocemente gli ormeggi. Ho altro da fare che perdere tempo a fare la balia. -
Detto questo, volse le spalle alla cabina e risalì sul ponte. Quella era la sua nave e nessuno gli avrebbe tolto il comando.
Sopraffatto dal nervosismo, estrasse la pistola a doppia canna che teneva nella fondina sotto la giacca e sparò un colpo d'avvertimento in aria.
- Tutti ai posti di manovra, cialtroni! - tuonò. - Levare l'ancora! Spiegare le vele! Forza con quei remi! Vediamo di levare le tende velocemente da questo postaccio! -


 
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