ikana |
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| Le parole che pronunziava lente e che uscivano dalle sue labbra, come un lento mormorio, erano atone e recitate a memoria, mentre attorno a lei la ciurma di marinai osservava il rito con attonita paura e pronunciando i più terribili e volgari scongiuri o le alte preghiere dei ben pochi credenti a bordo. Isabel mise mano al sacchetto che portava al collo e ne estrasse una sottile polvere bianca, che venne scagliata in aria con un gesto deciso: - Anìmum ad bonam spem proclivis, dei inferii meam manu capite! Telum huius delete et ad victoriam nos ducete! - pronunciò lei e la polvere prese forma di frecce, salendo sempre più in alto e correndo verso la barriera che doveva ergersi al di fuori dell'isola di Avalon, la quale tremò al loro infrangersi e con un grido di giubilò Isabel annunciò lo sciogliersi del loro ultimo ostacolo ed anche i marinai vedero l'oceano ingrossarsi e inghiottire i mulinelli. - Forza uomini!! Riprendete i vostri posti e che si spinga sulle vele! Andiamo incontro all'inferno! - concluse lei gettando il mantello e lasciando che un forte vento le scompigliasse i capelli e sollevasse l'abito.
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