Isabel per un momento non seppe cosa vare: dannato mago barbaro! Come osava svenire sotto i suoi occhi in maniera così plateale e sperare in un suo gesto di pietà, soprattutto dopo che aveva incendiato la sua nave!
- Víðarr, dio dell'eterno silenzio di vendetta, dio infinito e potente, cala la tua forza su di lui, intrappolandolo nelle tue spire... - un lento spiro di vento nero uscì dalle labbra di Isalbel defilandosi verso il corpo del norvegese ancora a terra, si insinuò tra le membra del danese che volevano difendere il ragazzo ed infine entrò in esso come polvere sottile rendendo la mera stanchezza un sonno profondo, quasi eterno.
- Ammiraglio! - pronunciò cercando di regolare il respiro - Lascio tutto a voi e agli uomini! Io vado alle prigioni e spero di trovare Antonio e il signorino Bonnefoy! Che la sorte sia con voi! - disse allontanandosi, così da dirigersi verso quello che sembrava il piccolo villaggio di Avalon.
Mathias aveva osservato quasi incredulo lo scambio di attacchi magici tra Lukas e quella che sembrava una
donna in grado anche lei di compiere atti magici: era stupito, non credeva vi fosse gente "normale" in grado di conoscere quei riti e invece...
- Lukas!!! - il gridò gli si ruppe in gola non appena lo vide cadere al suo fianco e si inginocchiò accanto a lui cercando di sostenerlo - Lukas! Rispondi! Cosa ti hanno fatto quei cani!? LUKAS! - concluse con un ultimo grido di rabbia.
Si rialzò lentamente osservando quell'uomo albino di fronte a lui e strinse l'alabarda nella destra:
- Dannato whor! Vi pentirete di essere sopravvissuti fino a qui!!! Addosso!!!!! -