La ragazza riuscì a contrastare ogni colpo del pirata, recusando però la fatica di quei continui affondi e fendenti che il pirata sembrava lasciar scivolare dalla sua lama diretti e parati dalla sua, ma le ginocchia iniziarono a cederle e sentire la fredda pietra dietro la sua schiena la fece rabbrividire:
< Dannazione...! Non posso morire così, non posso! > sembrò pregare nel suo animo mentre sentiva il ferro già passarle nella carne, però...
- LASCIATEMI! Come vi permettete di toccarmi! Io sono un eroe!! Lasciatemi sporchi...! - continuava ad urlare Alfred dimenandosi nella dura stretta con cui lo teneva un alto prussiano.
Cosa gli stavano facendo quelli scemi? Perchè lo trattenevano e chi erano per entrare così nella loro casa? Lui stava rubando una frittella in cucina e...
No, non doveva piangere, non poteva permetterselo: lui era forte ed il suo fratellone...!
- Fratellone! Fratellone chi sono questi stupidi!? Ahia! Mi fai male! Mettimi giù! -
- Oh ma cosa vedono i miei occhi... - riuscì a dire Isabel mentre portava la mano alla spalla ferita solo di striscio grazie alla confusione creata da quel moccioso.
Scansò il corpo dell'inglese, ora pietrificato, e si portò tra i suoi uomini che recavano due importanti doni:
- E così questo sarebbe il vostro fratellino? Ado-rrrrabile. - concluse carezzando le guance paffute del bambino con la lama della sciabola - Ma sapete questo bastardello non vi assomiglia per nulla, quindi come credergli. - concluse sogghignando e riposta la spada estrasse la pistola consegnandola al suo uomo:
- Uccidilo. - disse in tono freddo.
Francis stava leggendo alcuni appunti presi in quei pochi giorni di riposo sull'isola, ma per lo più erano le parole d'amore che dedicava ogni volta al suo "damnè anglais", e che pregava un giorno di poter tornare a Parigi per dimostrare a quanti di quei nobilotti che lo accerchiavano, cosa fosse il vero amore. Sognava, sognava di tornare e ritirarsi per sempre nella sua villa di Normandiè, oppure restare lì... Sì, restare lì.
Svegliato di soprassalto dai suoi pensieri da un forte rumore, Francis si voltò e si vide afferrare da due prussiani: prussiani? Cosa facevano lì... Come?
E in altrettanto poco tempo si trovò nell'atrio della villa, dove davanti ai suoi occhi stava il capitano inerme mentre una giovane bionda si apprestava a far giustiziare Alfred e Sesel:
- Non! Mademoiselle! Arretèz-vous! -
La giovane appena sentì quel grido si voltò e il viso le si illuminò in un ampio sorriso:
- Conte! Conte Francis Bonnefoy! Siete vivo! - sembrò rallegrarsi e anche gli uomini che fermavano il biondo sciolsero la presa - Allora se siete vivo voi, anche il capitano Carriedo, forse... -
- Oui anche egli è vivo, ma come siete arrivati qui? - chiese lui quasi in ansia e non spiegandosi la gioia e la preoccupazione che gli sconvolgevano l'animo.
Lei si erse orgogliosa in tutto il suo fiero aspetto, puntando le mani sui fianchi e sporgendo il petto sul quale trionfava il medaglione del suo casato:
- Ho i miei sistemi, conte, ma ora non vi dovete preoccupare. Sono venuta appositamente a salvarvi. - ,