Dove sogni e speranze iniziano ad infrangersi, capitolo 18

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Yuki Delleran
view post Posted on 25/1/2012, 22:18 by: Yuki Delleran


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:sesel:
Era appena rientrata dal cortile sul retro, con la braccia cariche di verdure per la cena, quando aveva sentito Alfred strillare ed era corsa in cucina. L'orrore del vederlo nelle mani di un estraneo aumentò a dismisura quando riconobbe la divisa nemica che l'uomo indossava: prussiani, germanici. Cosa ci facevano sulla sua isola? E soprattutto, se erano arrivati fin lì, cos'era successo ad Arthur? Imponendosi una fredda calma e rapidità di azione, aveva afferrato un coltello abbandonato sul piano della cucina e si era gettata sull'uomo, non rendendosi però conto che un complice si trovava alle sue spalle. Aggredita a tradimento, era stata disarmata in breve tempo e trascinata verso l'atrio, un pugnale puntato alla gola per evitare che facesse altre mosse false.
La scena che si aprì davanti ai suoi occhi la lasciò sconvolta: Arthur stava duellando con una donna, ma la loro improvvisa comparsa lo aveva fatto bloccare mettendolo in chiara posizione di svantaggio.
- NO! - gridò a sua volta, sovrapponendo la propria voce a quella di Francis, quando la donna diede quell'ordine assurdo.
Alfred era solo un bambino, non poteva permettere che gli facessero del male solo per ferire Arthur!
Si divincolò nella stretta del suo carceriere, ottenendo solo di essere trattenuta ancora di più.
Dannazione, cosa stava succedendo? Perchè quella gente era lì? E perchè sembrava conscere Francis? Era così frustrante non riuscire a fare nulla quando il suo capitano aveva bisogno di lei!

:art:
Quando Arthur vide Alfred e Sesel fare il loro ingresso nell'atrio della villa trascinati da due nemici, sentì il proprio sangue defluire quasi completamente e quando la donna diede l'ordine, scattò istintivamente in avanti. Fu il suono della voce di Francis a gelarlo sul posto, una voce che si rivolgeva a quegli invasori in tono confidenziale. Allora era vero.
Alzò gli occhi verdi e pieni di orrore verso quello che era stato il suo amante e realizzò infine cos'era successo: era stato davvero tradito dalla persona di cui aveva iniziato a fidarsi. Dopotutto era ovvio, Francis era un maledetto signorino, mentre lui era un filibustiere sanguinario. Mentre cresceva in lui la voglia di sterminarli tutti, avanzò a passo deciso verso l'uomo che tratteneva Sesel e afferrò a mani nude la lama che la minacciava.
- E' disonorevole minacciare in questo modo una fanciulla inerme. - disse con voce fredda all'indirizzo del marinaio teso e pronto all'attacco, mentre il suo sangue colava lungo il filo del pugnale. - Lasciateli e potrete fare di me quello che volete. - concluse gettando a terra la spada.
Per ultimo si voltò in direzione di Francis e sputò ai suoi piedi guardandolo con tutto il disprezzo e la dignità di cui era ancora capace.
- Vai all'inferno, maledetto bastardo francese! -
 
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