Sbarre di ferro, prigione per l'anima, capitolo 20

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Yuki Delleran
view post Posted on 3/2/2012, 21:28 by: Yuki Delleran


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:art:
Arthur giaceva appoggiato alla parete umida della stiva, gli occhi chiusi e la testa china. I marinai non gli avevano riservato alcun trattamento di favore in base al suo rango, anzi avevano infierito il più possibile per sfogare la sete di violenza che non erano riusciti ad appagare sull'isola. Uno addirittura, nel gesto di tagliargli per scherno una ciocca dei lunghi capelli biondi malamente legati, aveva finito per colpirlo con una lama a poca distanza dall'occhio destro, accecandolo sia a causa del dolore che per il sangue che era sgorgato dalla ferita.
Scarventato nella cella della stiva, aveva dovuto arrangiarsi con le mani incatenate a strappare una striscia di stoffa dalla sua camicia e legarsela come poteva attorno alla testa in una sorta di rozza benda. Benda che, ora, era inzuppata del sangue che aveva iniziato ad imbrattare anche la frangia bionda, mentre i polsi serrati dalle pesanti manette, le cui palme erano ancora incrostate del sangue sgorgato dalle ferite, giacevano abbandonati in grembo.
Quello che fino al giorno prima era stato il terrore dei mari, non mostrò di accorgersi minimamente dell'avvicinarsi di un'altra persona alle sbarre che lo dividevano dal mondo.
 
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