Sbarre di ferro, prigione per l'anima, capitolo 20

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ikana
view post Posted on 3/2/2012, 21:43 by: ikana




:fran:

Francis era sceso sfiorando i muri stretti della stiva della nave e arrivato al livello delle carceri si era appiattito nell'ombra d'angolo che dava sullo stretto corridoio: la guardia sembrava stranamente assente, ma dalle risate e volgari parole che aveva percepito provenire dal ponte, mentre scendeva, poteva immaginare il perchè non vi fosse nessuno.
Lo spettacolo che si aprì davanti ai suoi occhi, però, fu terrificante e prima di lasciarsi scappare un urlo, portò le mani alle labbra e, se possibile, si appiattì ancor più alla parete di legno facendo risuonare un pianto disperato dentro il suo cuore: cos'era tutto quel sangue? Cosa gli avevano fatto quei dannati barbari dall'anima nera!?
Ma lui, nella sua condizione, cosa poteva fare? La vendetta lo avrebbe solo portato ad una morte certa, così come cercare di liberarlo: no, doveva pazientare, per lui e per Sesel. Doveva farsi forza e far proseguire il suo dannato piano: arrivati in Spagna, sarebbe stato tutto più semplice.
 
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16 replies since 3/2/2012, 15:39   166 views
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