Sbarre di ferro, prigione per l'anima, capitolo 20

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ikana
view post Posted on 3/2/2012, 22:32 by: ikana




:fran:

No, era tutto sbagliato.
Non sarebbe mai dovuta andare così: loro sarebbero dovuti restare là, su quell'isola felice, vivere in pace, lontani da quel mondo crudele che ostinava a chiamarsi realtà.
L'avrebbe convinto a restare con lui, a governare l'isola e vivere come gli uomini di Marguerita, di pesca e al massimo di scambi con le isole vicine.
Non doveva essere così.
Ma ora, tutto era finito e se, se voleva salvarlo, se voleva ridonargli quello che lui credeva di aver perso, poteva fare solo una cosa: recitare.
- Oh, solo dici? - iniziò lui rialzando la propria figura e assottigliando gli occhi a due fessure - E i miei uomini? Il mio tempo? La mia dignità!? - continuò sovrastando la voce dell'inglese - La mia... Anima. - concluse abbassandola di colpo e sulle sue labbra apparve il ghigno del vero demonio, quello cresciuto nelle corti nobili e spietate, quello scampato agli avvelenamenti di una matrigna gelosa della sua beltà:
- Non mi basta. E presto, mi prenderò qualcosa di ben più alto come prezzo della tua miserabile libertà, molto molto di più. - e si voltò per nascondere un tremito delle labbra, unico segno della sua paura e del dolore che provava a distruggere colui che davvero gli aveva rubato l'anima.
 
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16 replies since 3/2/2012, 15:39   166 views
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