Catene, missioni e speranze, capitolo 21

« Older   Newer »
  Share  
ikana
view post Posted on 5/2/2012, 16:32




:den:

- Styrke, dum kæde*!!! - esplose in un grido la voce di Mathias mentre per l'ennesima volta tentava di sradicare la catena dal suo fermo nel muro e, come le altre cinquanta volta in cui aveva tentato, veniva ributtato indietro con le mani coperte di nuove piaghe.
Erano stati rinchiusi lì dentro quella mattina e, secondo il suo orologio interno, saranno passate sì e no tre ore, ma mentre i suoi uomini si dannavano disperati per l'angoscia di restare a marcire lì dentro, lui aveva gettato gli abiti superiori addosso a Lukas per proteggerlo dall'umidità terribile di quella dannata cella, e si era dedicato alla catena che gli avevano stretto attorno al collo: nuovamente strinse i nodi di ferro attorno alle braccia e riprese a tirare con forza.
Doveva farcela, avrebbe liberato se stesso e tutti gli altri, non potevano restare lì ancora, pensava mentre diverse gocce di sangue tornavano a imbrattargli i polsi.

*: Forza stupida catena!
 
Top
view post Posted on 5/2/2012, 22:17


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:nor:
Fu lo sferragliare di catene che destò Lukas dal sonno che ne intorpidiva i sensi. Aprì lentamente gli occhi, rimanendo immobile dove si trovava e tentando di riordinare le idee. Sentiva freddo sotto la schiena ed era in una posizione scomoda, ma qualcosa lo copriva riparandolo da sensazioni più sgradevoli. Perchè si trovava su quello che sembrava un pavimento? Facendo mente locale, ricordò la battaglia sulla spiaggia, gli incantesimi e le evocazioni della strega nemica, che alla fine era riuscita ad avere la meglio su di lui. Quando aveva perso i sensi era stato certo che fosse la fine, invece a quanto pareva, non era stato così.
Si alzò lentamente a sedere, guardandosi attorno ancora stordito dall'incantesimo impostogli.
- Dove sia... - iniziò prima di realizzare quello che stava facendo la figura al suo fianco.
- Mathias! - esclamò quindi, allarmato alla vista del sangue. - Sei impazzito? -
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 5/2/2012, 22:24




:den:

Mathias si lasciò andare ad un ultimo urlo frustrato, mentre voltandosi ritrovò Lukas finalmente sveglio e guardandosi le mani ricoperte di ferite sanguinolente, cercò di pulirle nei pantaloni di tela con un gesto goffo:
- No che non sono impazzito Lukas, sto cercando di togliere queste benedette catene, ecco cosa! - iniziò sedendosi vicino a lui e passando il dorso della mano sulla fronte sudata - Come ti senti ora? Quella bastarda, io giuro che se la ritrovo, io...! -
 
Top
view post Posted on 5/2/2012, 22:35


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:nor:
Lo sguardo di Lukas si schiarì ulteriormente quando Mathias si avvicinò.
- Siamo nelle carceri di Avalon? - chiese nonostante la risposta fosse ormai ovvia.
Sentendo Mathias imprecare contro la sua avversaria, alzò una mano e gli posò l'indice sulle labbra.
- Sto bene. Avrebbe potuto uccidermi ma non l'ha fatto. Sapevo a cosa andavo incontro quando sono sceso in battaglia. -
Prese delicatamente tra le sue le mani ferite del compagno e le scrutò con espressione preoccupata. Di quel passo avrebbe finto per provocarsi qualcosa di irreversibile.
- Posso fare qualcosa per aiutarti? Non ho la forza per rompere le catene, ma... -
Magari poteva tentare di evocare qualcuno che venisse in loro soccorso, lo spirito della terra, o quello del fuoco.
Ancora prima di terminare il pensiero, un altro attraversò la sua mente come un lampo e Lukas si trovò ad afferrare la camicia del compagno.
- Il capitano! Che ne è stato del capitano?! -
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 6/2/2012, 15:10




:den:

Mathias lo abbracciò a sè quando questi gli chiese del capitano e scuotendo il capo gli baciò i capelli:
- Non ho idea di quello che sia successo, ma da come rideva quel fottuto germanico temo... Temo che l'abbiano catturato. - le parole gli uscirono con durezza e staccatosi da lui gli intimò di restare dov'era, ora convinto più che mai di poter sradicare quelle dannate catene, a costo di dilaniarsi la carne - Non provare a usare un'altra di quelle magie: ti sei debilitato fin troppo e devi cercare di... Di riposare, ti giuro che ti tirerò fuori di qua. - disse mentre avvolgeva per l'ennesima volta le catene attorno alle braccia e iniziò a tirare sentendo una resistenza minore da parte della parete di tufo - A costo di spezzarmi un braccio, o entrambi, ti tirerò fuori ved! -
 
Top
view post Posted on 6/2/2012, 22:18


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:nor:
L'abbraccio di Mathias gli fece sbarrare gli occhi, mentre alla mente di Lukas si affacciavano le peggiori ipotesi possibili. Se loro avevano rischiato di essere giustiziati sul campo, la stessa sorte se non addirittura una peggiore poteva essere stata riservata al capitano, a lady Sesel e al piccolo Alfred. L'idea che quei barbari incivili potessero essersela presa anche con la ragazza e il bambino lo fece rabbrividire.
Stessa reazione gli provocarono le parole di Mathias.
- Va bene, ma tu cerca di non ferirti. Con le ossa rotte saresti poco utile e... -
Prese un respiro per imporsi una calma che non provava.
- Dobbiamo cercare lady Sesel e Alfred, scoprire cos'è successo, vedere se l'Albion è ancora in porto o quei maledetti l'hanno affondata. -
Non poteva credere che fosse successo tutto ciò, che il loro tanto ammirato capitano fosse stato sconfitto per colpa di... Già, di chi? Chi aveva attirato la sventura su di loro?
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 6/2/2012, 22:23




:den:

Una crepa nel muro ed un'altra ancora: ecco, finalmente lo sentiva cedere e con un nuovo urlo Mathias sfogò tutta la sua ira e sentì la forza scemare nelle braccia mentre le catene cadevano al suolo e il muro con esse.
Le braccia gli duolevano terribilmente e il segno delle catene gli sarebbe rimasto per chissà quanto tempo, ma ora gli veniva solo da ridere nel vedere aperta una uscita verso il retro del carcere ed anche un notevole buco!
- Ecco cosa si ottiene a far arrabbiare Mathias! Uhuh! - concluse alzando il braccio in segno di vittoria e si voltò verso Lukas - Ora possiamo andare alla villa e vedere cosa è successo: è l'unico modo che abbiamo per conoscere il loro e il nostro destino. -
 
Top
view post Posted on 6/2/2012, 22:40


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:nor:
Allibito davanti alla dimostrazione di forza di Mathias, Lukas si affrettò ad alzarsi e a restituirgli la giacca con cui l'aveva coperto e nel giro di pochi istanti fu pronto al suo fianco a seguirlo ovunque.
Facendo il giro dell'edificio delle prigioni, trovarono un cumulo delle loro armi, tra le quali il norvegese scovò senza troppe difficoltà l'imponente alabadra del compagno e la propria pistola. Di certo sarebbe stato piuttosto scomodo manovrare un'arma del genere con il peso delle catene ai polsi, ma Lukas era certo che alla villa avrebbero trovato qualcosa per liberare Mathias dall'impedimento.
Si avviarono quindi il più velocemente possibile in direzione della villa e quando la scorsero da lontano ancora integra, Lukas trasse un intimo sospiro di sollievo: per un terribile istante aveva temuto che gli invasori l'avessero data alle fiamme. Il fatto che fosse in piedi però non sottintendeva che fosse anche popolata, il silenzio che vi regnava era spettrale.
Sempre trascinandosi dietro Mathias, compì il giro dell'edificio e spalancò la porta della cucina incurante di ogni remora, pistola alla mano.
- Capitano! Sesel! Alfred! - gridò.
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 7/2/2012, 15:35




:den:

Mathias seguì imperterrito il biondo norvegese e quando recuperò l'alabarda il sorriso diabolico di quel dannato germanico riaffiorò alla sua mente: l'afferrò saldamente anche se le braccia gli duolevano, però riuscì a portarla sulle spalle come di consueto; arrivati alla villa però la imbracciò in mano e coprendo le spalle a Lukas riuscirono ad entrare senza problemi, anche se tutto era troppo silenzioso.
Quando entrarono in cucina la scena era decisamente terribile: le diverse cameriere della villa erano lì tutte riunite a piangere e in braccio alla fidata cuoca stava Alfred, ora attonito e quasi paralizzato.
- Lukas... - sussurrò appena passandogli la mano sulla spalla e si avvicinò alla cuoca che riconoscendolo gli spiegò che cosa era successo e di come la signorina Sesel avesse deciso di andare con gli stranieri.
- Traditrice! Anche lei! -

 
Top
view post Posted on 7/2/2012, 22:16


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:nor:
Lukas avanzò a passi circospetti nella stanza: si era sempre sentito a disagio in mezzo alle donne che piangevano e quella scena non faceva che aggiungere allarme al suo stato di precedente agitazione.
- Cosa?! - sbottò in seguito al racconto della cuoca. - Non siate sciocca, lady Sesel non avrebbe mai tradito il capitano! -
O forse sì...? Non esistevano certezze per loro, non erano mai esistite e in fondo anche la ragazza era un essere umano. Poteva essere stata facilmente sedotta da chissà quali promesse e aver ceduto ai prussiani. Dopotutto era una donna...
Individuando Alfred tra le braccia della cuoca, lo richiamò, anche se un po' troppo seccamente. Non aveva mai avuto dimestichezza con i bambini.
- Alfred, vieni qui! Su, sta' dritto, fatti vedere! Non sei ferito, vero? Smettila di piangere, sei un uomo o no? Allora, hai visto cos'è successo? -
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 7/2/2012, 22:25




:al:

Il bambino si asciugò le ultime lacrime con il pugno chiuso e rialzò il capo scuotendolo, così da indicare la sua incolumità (inoltre la cuoca gli aveva dato anche un dolce per lasciarlo sfogare con il cibo...):
- Sto bene. - disse a voce bassa e poi con tonò più serio puntò i piedi a terra - E Sesel non è una tattitrice! Lei... Lei sta andando a salvare il fratellone! Mi ha detto che sarebbe tornata e lei mantiene sempre le promesse! - concluse tirando nuovamente su con il naso e rialzò gli occhi blu solo sentendo una mano poggiarsi sul suo capo.

:den:

Il danese aveva osservato sia la reazione delle donne che di Lukas, ma alla fine si era fatto un po' commuovere da quel bambino che l'aveva tante volte importunato mentre era in villa, ma che alla fine trovava "simpatico" e sveglio: si avvicinò a lui posandogli la mano sui capelli biondi e scompigliandoli con forza.
- Ehi, ehi calma tigre! Ti crediamo, sappiamo anche noi che non deve essere stata lei ma quel bastardo francese a chiamare i prussiani - disse mentre, posata l'alabarda al muro, prendeva in braccio il bambino.

:al:

Il bambino si lasciò sollevare e fissando Mathias scosse nuovamente il capo:
- Francis ha detto che sarebbe morto per portare indietro il fratellone! E Sesel ha detto che si fida: io però sono dovuto restare qui e... Ho paura. - ammettè a bassa voce.
 
Top
view post Posted on 7/2/2012, 22:51


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:nor:
Lukas sopirò pesantemente: ora era più chiaro come si fossero svolti i fatti, anche se il dubbio sulle reali intenzioni del francese permaneva ancora in lui.
- Io l'avevo detto che non c'era da fidarsi. - brontolò. - Me lo sentivo che avrebbe portato guai. Troppo attaccato al capitano, troppo! -
Ora come ora però era inutile recriminare, meglio rimboccarsi le maniche e salvare il salvabile, come da una nave che affonda.
- Voi, smettetela di piangere! - esclamò rivolto alle donne. - Pensate di essere di una qualche utilità in questo modo? Alzatevi e tornate al vostro lavoro, il capitano deve trovare una villa splendente al suo ritorno! -
Subito dopo si voltò verso Alfred, in braccio a Mathias. - Adesso ci siamo noi, ci occuperemo di te quindi non hai motivo di avere paura. -
Cercò di fare mente locale su un qualunque gesto gentile da rivolgere al bambino, ma alla sua mente non si affacciò nessun suggerimento: nessuno ne aveva rivolti a lui da piccolo, di conseguenza non aveva mai imparato a donarne. Si limitò a picchiettare sulla sua spalla sentendosi molto stupido e a disagio.
- Quanto a te. - continuò passando a Mathias. - Sei il quartiermastro, il che significa che in assenza del capitano hai il comando. Ritengo che la priorità sia da dare in assoluto alla nave. Hai obiezioni? -
Anche se aveva affermato che il comando era nella mani di Mathias, senza rendersene conto aveva appena dato ordini a chiunque.
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 8/2/2012, 13:50




:den:

Mathias osservò ed ascoltò le parole di Lukas con molta attenzione, alzando un sopracciglio segno di indubbia perplessità sul comando che gli era stato velocemente assegnato e tolto, così continuando a stringere Alfred, il quale sembrava più spaventato da quelle pacche di Lukas che dall'arrivo di un mostro, chinò appena il capo:
- Ritengo che sia una buona scelta, min prins. - concluse rialzandosi e sorridendo al bambino gli propose - Allora, Alfred, vieni con me? Così lasciamo Lukas e le altre donne a ramazzare e noi facciamo i veri uomini!? - concluse ridendo e la voce del bambino risuonò felice ed alta nel corridoio mentre si allontanavano, anche se la preoccupazione negli occhi di Mathias non era placata.
 
Top
view post Posted on 8/2/2012, 19:05


Group:
Administrator
Posts:
3,906
Location:
Feliciano Vargas

Status:
Offline


:nor:
- Io non ramazzo! - gridò Lukas dietro al compagno che si allontanava velocemente dalla villa.
Sbuffando, diede secchi ordini al personale perchè ritornasse alle proprie occupazioni, come aveva sempre fatto in assanza del capitano, e quando ritenne che non fosse più necessario rimanere a controllare che si dessero effettivamente da fare, uscì diretto nuovamente alle prigioni.
Esattamente come immaginava, anche se non aveva avuto il tempo di controllare precedentemente, parte della ciurma dell'Albion si trovava ancora rinchiusa lì. Avrebbero avuto bisogno delle loro braccia per proseguire le riparazioni della nave e, in ogni caso, quella gente non meritava certo di stare in galera quando sull'isola c'erano le loro case. Venne accolto con grida di gioia dalle decine di marinai rinchiusi, che si rallegrarono nel sapere lui e Mathias ancora in vita e, subito dopo, s'incupirono alla notizia dell'arresto del capitano. Le grida di rabbia che si levarono alte ad un certo punto, lo costrinsero a sparare un colpo d'avvertimento per placare gli animi: l'ultima cosa di cui avevano bisogno ora era lanciarsi allo sbaraglio in una missione di vendetta. Ci volevano organizzazione, razionalità e piedi per terra.
Fu con questo propositi che divise gli uomini in due gruppi, ne spedì uno a seppellire i corpi dei morti rimasti sulla spiaggia e prese con sè l'altro, con l'intenzione di dare man forte alla carenatura dell'Albion.
 
•Web  Top
ikana
view post Posted on 8/2/2012, 19:33




:den:

Quando arrivò alla spiaggia con il piccolo Alfred, Mathias fu lieto di notare come alla fine i morti erano in parte già stati nascosti dalla marea e potè distrarre il bambino consegnandogli la sua bussola e un piccolo cannocchiale, intimandogli di avvisarlo se vedesse arrivare qualcuno dell'isola, o peggio dovesse notare qualcosa di sospetto: così, mentre il piccolo si metteva a scrutare l'orizzonte da una cunetta, il danese raccolse una delle cime e si issò sul ponte della nave, con grande fatica a causa ancora dei dolori che lo coglievano.
La situazione era terribile e ci sarebbero voluti più giorni di lavoro per sistemare il tutto, ma era fattibile anche se demoralizzante...

:al:

- Maaaaaaaathias!!! Arriva Luuuukas! - esclamò il piccolo spalancando gli occhioni e volgendosi verso la nave, mentre con la mano indicava il gruppo di uomini - Cosa devo fare!? Li faccio paaaaaassare? -
 
Top
33 replies since 5/2/2012, 16:32   320 views
  Share