Un sensuale doppio gioco, capitolo 23

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view post Posted on 26/2/2012, 23:35


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Feliciano Vargas

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:sesel:
Sesel sedeva su una poltrona di velluto cremisi nell'ampio salotto della villa di Francis. In confronto allo sfarzo presente in quella unica stanza l'intero arredamento della villa di Avalon impallidiva fino a sparire, nonostante fosse il frutto dell'assalto di diversi ricchi galeoni francesi e spagnoli. Non era quello però la preoccuparla in quel momento: non si sentiva particolarmente a proprio agio nell'abito che Francis aveva scelto per lei e l'idea di doverlo usare come strumento di seduzione nella recita che si sarebbe tenuta di lì a poco la faceva sentire ancora più fuoriluogo. Però doveva farlo, per Arthur, come si ripeteva ormai come un mantra da settimane.
Con dita nervose lisciò per l'ennesima volta la semplice gonna di seta bianca, che a malapena le copriva le caviglie, lasciando intravedere assai poco pudicamente i piedi che calzavano graziose scarpe del medesimo colore. Sulle spalle portava una stola leggera come un velo, con il compito di coprire ma non troppo l'ampio scollo che si apriva sulla schiena dell'abito, In un gioco di vedo-non vedo con la pelle perfetta e abbronzata che, a detta di Francis, avrebbe fatto impazzire qualunque pallido europeo.
Si augurava che fosse davvero sufficiente per circuire quanto bastava quell'algido ammiraglio e ricavare così le informazioni di cui avevano bisogno.
Gilbert Weillschmidt sarebbe giunto di lì a poco, su invito di Francis, per vederla e discutere insieme dell'imminente party che li avrebbe visti ospiti d'onore, o almeno questa era la giustificazione ufficiale. Sesel si auguarava di essere all'altezza della situazione e che le lezioni che Francis le aveva impartito sulla nave riguardo i punti deboli degli uomini da colpire, fossero state sufficienti.
 
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ikana
view post Posted on 27/2/2012, 21:25




:gil:

Quella mattina il conte di Bonnefoy aveva mandato al castello un'elegante carrozza a doppio traino indirizzata a lui e l'aveva invitato personalmente alla sua dimora per discutere di alcuni affari e del party di cui il conte di Sassonia aveva annunciato a tutti loro: ovviamente Gilbert non si lasciò scappare l'occasione per poter incontrare la bella principessa d'oltre oceano e magari intrattenere con lei un colloquio "privato".
Così salì su quella carrozza solo dopo essersi perfettamente sbarbato, profumato e ricoperto della sua divisa d'onore, mettendo in chiara mostra i gradi ammiraglio che lo contraddistinguevano: sottobraccio teneva i due inviti personali risevati al conte e alla signorina La Mer e data la sua concentrazione a prepararsi un qualche pomposo ma sorprendente complimento da rivolgere alla bella fanciulla, non notò con particolare interesse la strada percorsa sempre più irtamente dalla carrozza.
Arrivato alla vita fece appena in tempo a salutare il conte dato che si apprestava ad uscire per ritare gli abiti del galà e lo invitò ad usufruire dei suoi pochi ma fedeli servitori per qualsiasi bisogno, mentre la stessa "mademoiselle Sesel" lo avrebbe intrattenuto nella discussione: il tutto si prospettava molto invitante, specialmente dopo aver posato i suoi occhi cremisi sull'abito alquanto... Succinto, per una così giovane dama.
- I miei omaggi, prinzessin. - disse togliendo il cappello innanzi a lei e sfiorando la mano brunita con le labbra.
 
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view post Posted on 27/2/2012, 23:00


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:sesel:
L'ammiraglio fece il suo ingresso nella sala ostentando tutto il suo splendore e la divisa di gala con tanto di gradi in bella vista, e Sesel s'irrigidì un poco sulla poltrona dove sedeva. Seguendo le istruzioni di Francis, non accennò nemmeno ad alzarsi, gesto che l'avrebbe messa in inferiorità nei confronti dell'uomo. Rimanendo seduta sottolineava quanto poco desse peso alla sua presenza e, contemporaneamente, sottintendeva il proprio rango superiore.
Si lasciò prendere la mano, come se fosse abituata a quel genere di comportamenti galanti nei suoi confronti.
- Ben trovato, ammiraglio. - disse piegando le labbra in un sorriso gentile e ritirando i piedi verso la poltorna, in modo che le pieghe della gonna le coprissero almeno le caviglie.
Un gesto a metà tra il pudico e l'ammiccante.
- Mi fa davvero piacere rivedervi. Che nuove portate dal palazzo del conte? -
Forse porre domande fin dall'inzio non era appropriato, ma riteneva che fosse abbastanza normale richiedere informazioni sull'evolversi della situazione da chi, almeno teoricamente, avrebbe dovuto tutelare i suoi interessi.
 
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ikana
view post Posted on 28/2/2012, 15:29




:gil:

L'ammiraglio lasciò che la cameriera portasse un elegante servizio da thè mattutino, anche se, sinceramente, da parte sua non c'era alcun interessa a bere quella specie di brodaglia simile ad acqua per i panni: invitò la stessa "padrona" di casa a favorire e tese a lei i due inviti che gli aveva affidato il conte quella mattina:
- Oh una piacevole notizia, spero per voi principessa: il conte ha deciso di organizzare il party in onore del vostro e di quello del capitano Carriedo, presso il proprio palazzo ed arriveranno, suppongo, anche diversi esponenti della società ad assistervi, poichè verranno ufficializzate le nozze di sua grazia la contessa e del capitano suddetto. - disse Gilbert senza mezzi termini e beandosi dell'effetto magnifico che quell'abito creava addosso alla fanciulla - Ma ora, smettiamola di parlare di questi nobilotti, in fondo siamo entrambi più legati al mare che a queste terre d'Europa: ditemi, vi trovate bene qui, presso il conte? Perchè sono sicuro che Nostra Grazia il re, avrebbe piacere a incontrare una fiera principessa delle isole: siete una perla rara per queste corti, lo sapete? - concluse lui passandosi la mano al mento e sorridendo leggermente.
 
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view post Posted on 28/2/2012, 22:55


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:sesel:
Esattamente cone Francis aveva ipotizzato, l'ammiraglio aveva confermato il loro invito al party del conte. Bene, quella sarebbe stata un'occasione perfetta per infiltrarsi nella nobità locale e raccogliere così le ultime informazioni su Arthur e il luogo dove veniva tenuto prigioniero.
- Prego, ammiraglio, servitevi pure. - lo incoraggiò versandogli e versandosi una tazza di thè fumante. - E' una miscela molto pregiata che il ca... -
S'interruppe bruscamente e finse un piccolo colpo di tosse.
- Che il caro Francis ed io siamo riusciti ad assaggiare una volta sull'isola, sottraendola dalla dispensa. -
C'era mancato poco che dicesse che era la qualtà di thè preferita del capitano. Stupida Sesel, doveva concentrarsi ed evitare altre gaffe del genere.
- Sono molto onorata di ricevere un invito per un ricevimento tanto importante, immagino che saranno presenti anche le maggiori autorità locali. Mi starete vicino, vero, ammiraglio? Ho il timore di non essere all'altezza di cotanta nobiltà, e men che meno di incontrare il vostro re. -
Abbassò gli occhi e nascose il viso dietro la tazza, scrutandolo strategicamente da sotto le lunghe ciglia.
 
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ikana
view post Posted on 29/2/2012, 15:22




:gil:

Gilbert, totalmente preso dal lustrarsi gli occhi con la figura esile e provocante, a sua maniera, di quella fanciulla non fece in tempo ad ascoltare i discorsi a riguardo di ciò che bevevano, anche perchè non aveva alcuna intenzione di assaggiare quella brodaglia: in compenso potè percerpire quella richiesta accorata da parte della madamigella.
Come poteva osservarlo con tale sguardo innocente?
Certo doveva aver imparato ben altro al sopravviere su quella dannata isola o nelle mani del conte francese, che, si sapeva, non era certo un santo:
- Oh madamigella La Mer, se permettete il mio ardire, credo non vi sarebbe donna più indicata di voi per arrivare innanzi al re: inoltre anche lui sarebbe sicuramente interessato quanto me di conoscere le vostre doti. Non è da tutti saper sopravvivere ad un bastardo dei mari, sapete? - disse lui sogghignando - Posso capire il conte, abituato a "piegarsi", se mi capite, ma non una dama come voi...! -
 
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view post Posted on 29/2/2012, 22:27


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:sesel:
Un moto di rabbia s'impardonì di lei e dovette reprimerlo a forza, limitandosi a stringere in pugno la stoffa della gonna. Come si permetteva quell'essere infido che aveva invaso e distrutto la sua casa, di commentare la sua vita sull'isola e addirittura il legame che poteva esserci stato tra Francis e Arthur? Doveva mantenere la calma. Calma, Sesel, sorridi.
- Voi mi lusingate e mi sopravvalutate, ammiraglio. Inoltre ritengo che quanto abbiate detto sia leggermente scortese nei confronti del conte Bonnefoy, ma potremo farlo rimanere un segreto tra noi. -
Gli scoccò un'occhiata che avrebbe potuto essere sia di rimprovero che di complicità e sorseggiò nuovamente il suo thè.
- A proposito di... quell'uomo, avete sue notizie? Sapete dove è stato rinchiuso? Non sarò tranquilla finchè non saprò con certezza che non ha più modo di nuocere. - aggiunse.
Weillschmidt doveva saperlo di certo visto che era stato incaricato di scortare Arthur, tutto stava nel farselo rivelare.
 
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ikana
view post Posted on 1/3/2012, 13:55




:gil:

L'ammiraglio fece spallucce come ad accettare quella sorta di promessa e, ovviamente, il riprovero per il suo modo non certo forbito ed elegante di riferirsi all'ospite della casa:
- Oh voi vi angustiate troppo madamigella, sia per il conte che per quella sottospecie di cane! - iniziò Gilbert alzandosi dalla sua poltrona e avvicinandosi a lei - L'inglese è sotto chiave nelle carceri del castello del conte e presto verrà sottoposto al giudizio della corona di sua maestà di Sassonia, inoltre re Giacomo ha deciso di disporne come più ci aggradava: sapete, lui odia i pirati. - continuò girando attorno alla poltrona di lei come fa un avvoltoio attorno alla preda - Ma, ripeto, se vi preoccupate tanto per lui allora immagino che abbiate bisogno di un saldo "protettore" e se mi permettete... - concluse prendendole la mano - Potrei offrirmi spontaneamente a tutto ciò. -
 
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view post Posted on 1/3/2012, 23:39


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:sesel:
"Sottochiave nelle carceri del castello del conte." Di tutto il discorso questa fu l'unica parte che Sesel colse completamente e di cui le importava. Anche se sentir nominare il nuovo sovrano inglese, le fece male. Avrebbe voluto rispondere che Arthtu non era un pirata, era un corsaro e lui la corona inglese l'aveva servita. Se questo nuovo re lo disprezzava era solo un ingrato. Poteva solo immaginare quanto il suo capitano stesse soffrendo per la perdita della sua amata regina, aveva una tale venerazione per lei che Sesel ne era stata addirtittura gelosa. Prima di lei, prima di Francis, di Avalon e addirittura di Alfred, veniva Elisabetta. Doveva essere a pezzi.
Il tocco della mano dell'ammiraglio la fece sobbalzare di sorpresa strappandola da quei pensieri e la ragazza si portò la mano libera alle labbra per coprirle pudicamente.
- Oh, mi fareste davvero questo onore? Non sono degna di tanto. - mormorò facendo di tutto per sembrare impressionata.
 
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ikana
view post Posted on 2/3/2012, 20:54




:gil:

- Oh smettetela di fare la modesta, prinzessin! - iniziò spazientito Gilbert afferrando con forza la fanciulla e trascinandola addosso a sè.
Fino ad ora aveva giocato, o meglio, era stato al gioco di quella astuta meretrice dei mari: sì, perchè non c'era altra spiegazione di come quella fanciulla dalla vellutata pelle ambrata che ora sentiva palpitare sotto le sue mani fosse sopravvissuta; non gli importava assolutamente nulla di quello che il francese aveva spifferato all'udienza con il conte, a proposito dei gusti di quel bastardo inglese, quella donna doveva avere ben altre doti, oltre alla voce flautata.
Fu così che Gilbert, con insolenza e soddisfazione, rubò un prepotente bacio alle labbra di pesca della signorina La Mer, ovviamente, non temendo il peggio.
 
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view post Posted on 2/3/2012, 22:28


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:sesel:
L'improvviso strattone colse Sesel completamente di sorpresa, non si sarebbe mai aspettata una sorta di "attacco fisico" in quelle circostanze e quando le labbra del prussiano catturarono con prepotenza le sue, si trovò a sgranare gli occhi per l'orrore.
Istintivamente scattò indietro mentre la sua mano saettava a colpire la guancia dell'uomo.
- Come vi permettete, vile cane di porto?! - esclamò completamente dimentica del linguaggio forbito che si era imposta e riportando alla luce alcuni epiteti in uso tra i marinai.
Rossa in volto per la rabbia e il disgusto, si divincolò nel tentativo di sfuggire alla stretta rimpiangendo di non avere con sè il fido coltello da pescatore, quello che aveva messo in seria difficoltà persino Arthur.
Nessuno mai, nemmeno Arthur, aveva osato farle una cosa del genere. Il suo primo bacio, che custodiva gelosamente nella speranza di poterlo donare un giorno all'amato capitano, rubato da quell'essere ignobile. Era terribile. Tanto che due piccole lacrime spuntarono agli angoli dei suoi occhioni nocciola.
 
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ikana
view post Posted on 2/3/2012, 23:03




:gil:

Il prussiano si voltò con forza alla reazione così "fisica" di quella isolana, perchè certo una ragazza di più che nobili origini non avrebbe mai potuto imparare ed esibire in pubblico un linguaggio così forbito:
- Oh ma quali parole odono le mie orecchie...! - sogghignò Gilbert passando la mano sulla guancia lesa e tornando ad afferrare i polsi della ragazza con forza questa volta - Ah-ah! E no mia cara! Uno schiaffo mi è bastato: non ci tengo a fare la figura dell'ingenuo per due volte di fila! - continuò lui affondando il volto nei capelli bruni di lei - Inoltre, ho sempre amato le donne così dannatamente agguerite... - concluse tentando di attirarla nuovamente a sè mentre ella si divincolava fino a che...

:fran:

- Sbaglio o la signorina non gradisce più la vostra focosa compagnia, ammiraille? - pronunciò con voce calma ma stentorea Francis mentre incedeva con passo lento nella stanza in perfetta tenuta principesca e con un involto sotto il braccio, mentre al fianco pendeva la sua fidata sciabola - Sesel, petite, vien çi. - disse tendendo alla ragazza il braccio e lasciando che questi la lasciasse andare.

:gil:

- Oh conte! Finalmente siete tornato...! Credevo che con il tempo messoci fosse arrivato fino a Parigi per prendere quel vestito: spero sia di buon gusto come quello che le avete fatto indossare oggi! - terminò con un ghigno riprendendo il suo cappello.

:fran:

- Non abbiate timori: ora vi pregherei di recarvi alla carrozza. E grazie ancora per gli inviti. - concluse seccamente indicando uno dei camerieri pronto a scortarlo e non appena lo vide uscire mogugnando, Francis sciolse la tensione stringendo calorosamente la bella Sesel, promettendole che non l'avrebbe più facilmente lasciata in compagnia di un tizio orrendo come quello.
 
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view post Posted on 2/3/2012, 23:20


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:sesel:
Con uno strattone più deciso, la ragazza si liberò delle mani dell'ammiraglio che lasciarono sui suoi polsi evidenti segni arrossati, e si avvicinò velocemente a Francis, quasi volesse nascondersi deitro di lui.
Solo quando finalmente Weillschmidt ebbe lasciato la stanza, si azzardò ad alzare lo sguardo velato di lacrime.
- Dammi un coltello! - esclamò. - Concedimi sono un minuto in sua presenza e lo squarto come si fa con un pesce di fondo! -
Strinse i pugni sulla stoffa leggera e candida dell'abito, mentre lacrime di rabbia scivolavano sulle sue guance, odiandosi per quella manifestazione di debolezza e desiderando più che mai essere ancora sulla sua isola, con Arthur che avrebbe di certo ucciso quell'uomo orribile per quello che aveva fatto.
 
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ikana
view post Posted on 3/3/2012, 13:21




:fran:

Francis posò delicatamente l'involto contenente il bell'abito ordinato dal sarto del villaggio per Sesel e ancora di spalle dovette, per forze di causa maggiore, rispondere ai suoi istinti omicidi con freddezza:
- Mi dispiace, ma non posso permetterti di assalire un ammiraglio del re di Sassonia: oltre al grave scandalo politico ne andrebbe di tutta la nostra missione. - voltatosi, però, vide il volto della fanciulla irrimediabilmente rigato di lacrime e mossosi verso di lei, Francis si chinò in ginocchio, alzandole il capo fino a costringerla a guardarlo - Sesel, ma petite, lo so quanto odi quell'uomo, ma ti prego pensa che sia solo uno dei tanti stupidi uomini che esistono a questo mondo... Inoltre ti posso assicurare, che c'è ben di peggio di un solo bacio rubato. - concluse ammettendo con tono di voce pacato ma malinconico, quanto una fanciulla, o un ragazzo, potesse perdere alla corte di uomini così influenti.
 
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view post Posted on 4/3/2012, 15:43


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:sesel:
Le parole di Francis, se possibile, la fecero sentire ancora peggio di prima. Era ovvio che non potesse fare del male all'ammiraglio, ne sarebbe andato dell'esito del loro piano, lo capiva benissimo. Semplicemente avrebbe desiderato fargliela pagare con le sue mani per tutto il male che aveva fatto, non solo a lei ma ad Arthur, a Francis, ad Alfred e a tutta l'isola di Avalon.
Sapeva bene di aver avuto un'esistenza privilegiata, in un certo senso, e poteva solo immaginare quanto crudele potesse essere il mondo verso chi non aveva i mezzi per difendersi. "La legge del più forte" la chiamava Arthur, ed era consapevole che lui stesso la applicasse spesso e volentieri. A volte si chiedeva cosa avesse dovuto patire lo stesso Francis per mano del corsaro inglese prima che quel sentimento indubbiamente sbocciato mettesse un freno alle sue azioni.
- Mi dispiace. - mormorò mantenendo gli occhi bassi. - Scusami, è che io vorrei solo... -
Vedere Arthur, poterlo abbracciare, essere certa che stia bene e dirgli che per me è la persona più importante del mondo.
 
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19 replies since 26/2/2012, 23:35   231 views
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