Un party di fuoco, capitolo 24

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ikana
view post Posted on 8/3/2012, 21:41




:belbel:

Il palazzo del conte di Sassonia era stato perfettamente abbellito a festa ed ogni elemento era stato collocato in modo che brillasse in oro e verde, colori della famiglia di corte: gli invitati affluivano lentamente nella sala da ballo, annunciati dall'araldo scendevano le lunghe scale per poi essere accolti nella sala vera e propria dove si sarebbe tenuto il primo ricevimento e il conte stesso avrebbe annunciato le "notizie" di quella sera.
Isabel osservava dalla loggia superiore la camera ormai gremita di personaggi più o meno illustri ed appartenenti alla alta crème sociale di tutta la Prussia, parte della Francia e della Spagna, per rendere onore al capitano Carriedo, salvo, e presto di ritorno in patria: per l'ennesima volta giocherellò con la tiara di diamanti che il fratello le aveva portato in dono e rimirò la propria figura avvolta in quella seta rosa e damascata, tanto preziosa quanto la sua persona, ammettendo che la perfezione brillava fin nei suoi occhi.
Mancavano pochi ospiti e si sarebbero tenuti i brindisi: poi la cena, le danze... Finalmente un sogno che si avverava.
 
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view post Posted on 9/3/2012, 21:27


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:tonio:
Ormai il ricevimento era iniziato ma come conveniva all'ospite d'onore, per non far mancare un'entrata ad effetto come richiesto dal conte in persona, Antonio si stava attardando nel corridoio in prossimità dello scalone che l'avrebbe condotto alla sala principale. Impeccabile nella sua alta uniforme, che non voleva indagare in che modo gli fosse stata procurata, attendeva accanto a Lovino il segnale convenuto per fare il proprio ingresso. La sera prima gli aveva promesso che quello sarebbe stato l'evento decisivo, che avrebbe segnato per sempre le loro esistenze: qualunque fosse stata l'intenzione del conte, avrebbe rifiutato l'alleanza e fatto pesare per una volta il suo reale volere sullo svolgersi della propria esistenza.
Allungò una mano e strinse quella di Lovino, a sua volta elegantissimo, forse per la prima volta in vita sua, con l'intenzione di dargli conforto, ma anche di trarne per sè. Sarebbe stata una lunga serata.
Finalmente l'araldo lo annunciò e Antonio rivolse al ragazzo un'occhiata decisa.
- Andiamo, è ora. - disse, lasciando riluttante quella mano e incamminandosi verso il loro destino comune.
 
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ikana
view post Posted on 10/3/2012, 15:41




:belbel:

Isabel potè finalmente vedere l'entrata in sala di Antonio (sempre scortato da quel dannato moccioso, appiccicato a lui per chissà quali motivi, oh ma appena si sarebbero sposati l'avrebbe fatto sparire in una delle ville di campagna di cui il padre era possidente) ed anche l'ospite francese aveva fatto il suo ingresso d'onore con al fianco la "principessa" delle isole: ecco, ora era arrivato il suo turno e la dimostrazione di ciò era la presenza del padre alle sue spalle, il quale la risvegliò dai suoi contorti pensieri.
Al suo fianco si sentiva sicura della sua bellezza e nobiltà, nonchè splendidamente temuta da tutte le altre donne di corte: così, annunciati per ultimi dall'araldo e salendo ai loro posti d'onore, poterono finalmente iniziare gli annunci di quella serata.
 
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view post Posted on 10/3/2012, 22:43


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:tonio:
Dopo essere stato annunciato a gran voce dall'araldo, che aveva bellamente sorvolato sulla presenza di Lovino attirandosi un'occhiata di fuoco dal capitano, Antonio fece il suo ingresso in sala sentendosi immediatamente gli occhi di tutti i nobili presenti puntati addosso. Del resto era una sorta di animale da esposizione, uno dei due sopravvissuti al terrore dei mari, qualcosa di cui vantarsi.
Ignorando tutto questo e a malapena consapevole della delicata musica di sottofondo che la piccola orchestra aveva iniziato a suonare, si diresse a grandi passi verso la contessina e suo padre.
S'inchinò profondamente davanti ai due e salutò con tutto il garbo possibile, nonostante in quel momento desiderasse essere da tutt'altra parte.
- I miei omaggil, contessina. Signor conte, vi porgo i miei saluti. -

:sesel:
Quando l'araldo annunciò il suo nome (e quello totalmente inventato del suo casato) accanto a quello di Francis, Sesel rabbrividì e strinse la mano posata sul braccio del suo accompagnatore. Molto probabilmente quella sarebbe stata la serata decisiva per il loro piano e avrebbe dovuto impegnarsi il più possibile con l'ammiraglio Weillschmidt. Le sue scarse doti seduttive e di spia sarebbro state messe a dura prova ma avrebbe fatto tutto il possibile.
Appena varcata la soglia il suo sguardo incrociò quello della contessina: sembrava soddisfatta di quello che accadeva attorno a lei, ma appena la vide la sua espessione si raffreddò.
- Mi odia, è evidente. - sussurrò a Francis, anche se di fatto non aveva mai capito il motivo di tanto astio, quando sarebbe stata molto più logica una certa solidarietà tra donne.
 
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ikana
view post Posted on 11/3/2012, 20:40




:fran:

Quando entrarono nella stanza dei ricevimenti, Francis ricordò immediatamente perchè odiava tanto quelle "esibizioni" di merce a basso prezzo e di carne pronta per un qualsiasi scambio matrimoniale od interesse personale che preveddesse solo unioni carnali e niente sentimenti (non che lui avesse qualcosa in contrario, però era davvero così squallido...!): strinse al suo braccio la bella Sesel, la quale sembrava alquanto intimorita da tutto ciò e, per sua sfortuna, erano solo al ricevimento, quando si sarebbero seduti a tavola sarebbe stato un vero inferno.
Tentò di rasserenarla con qualche semplice parola di conforto, ma alla sua affermazione sugli sguardi di fuoco che provenivano dalla contessina di Sassonia, Francis dovette ammettere che non bastavano certo due o tre frasi sussurrate a calmare l'animo della sua principessa:
- Non ti angustiare: si sente minacciata dalla tua bellezza: e non vedo come darle torto. - concluse lui con un sorriso ed incedendo verso il gruppo attorno al conte, immaginando che il capitano Carriedo fosse in una ben peggiore situazione della loro.

 
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view post Posted on 11/3/2012, 22:52


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:tonio:
Ormai la musica era iniziata e, nonostante fosse più adeguato per lui rimanere nel gruppo di nobili a cui il conte si Sassonia lo stava presentando sottintendendo cose ancora non note al pubblico generale, si soffermò con lo sguardo sulla contessina e, con un sospiro, accettò tra sè e sè quello che sarebbe stato il male minore.
- Mi concedete questo ballo? - chiese con un inchino, dardeggiando con lo sguardo verso Lovino che, ne era certo, non gliel'avrebbe fatta passare liscia.
Offrendosi per quel giro di valzer però, almeno si sarebbe sottratto agli sguardi affamati dei presenti che morivano dalla voglia di conoscere nel dettaglio ogni tipo di tortura che il diavolo dei mari poteva aver messo in atto su di lui e su Bonnefoy.

:sesel:
Le parole galanti di Francis la fecero arrossire e, senza volerlo, Sesel finì per sentire una maggiore sicurezza in sè stessa. Non era importante quanto quella donna fosse affascinante, potente o potesse detestarla, lei sarebbe riuscita ad ottenere quello che voleva, a qualsiasi prezzo.
Mentre la musica inziava, vide con chiarezza l'ammiraglio che fino ad un attimo prima aveva temuto, avanzare verso di lei con passo baldanzoso, indosso l'uniforme più sfarzosa che avesse mai visto.
- Mi sforzerò di non accoltellarlo. - sussurrò a Francis, rivolgendo al contempo un sorriso timido all'indirizzo di Weillschmidt. - Buonasera, ammiraglio. - lo salutò poi con espressione angelica. - Mi auguro che quest'oggi i vostri bollenti spiriti si siano placati. -
 
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ikana
view post Posted on 12/3/2012, 20:27




:lovi:

Quando era arrivato il paggio di palazzo a recapitare gli abiti e gli inviti al ballo che si sarebbe tenuto quella sera, Romano non immaginava che sarebbero stati immersi nel lusso più volgare e nell'ostentazione di tutto ciò che poteva essere mostrato, giudicato e forse anche comprato: le dame sembravano sculture cariche di troppi gioielli e di abiti dai lisci tessuti, gli uomini si allontanavano dalle mogli per discutere con avvenenti e nobilissime lupe o ad esibire le loro figlie per qualche fruttoso matrimonio.
Sì, proprio quello che fece il conte di Sassonia con la sua "figlioccia" non appena entrarono nel salone da ballo: ed Antonio li assecondava pure allontanandosi con lei in lenti giri di valzer!
Se quella sera avesse anche solo provato a dormire con lui, come minimo lo avrebbe morso...

:gil:

L'ammiraglio Weillschmidt si era reso bello, ma no, splendido quella sera, non solo per tutte le splendide dame che avrebbero affollato la sala da ballo ed il ricevimento indetto dal casato di sua grazia il conte, ma ovviamente per la bellissima pantera delle Indie che ora si stagliava dinnanzi a sè, stretta al braccio del conte Bonnefoy.
Avvicinatosi ai due si esibì in un elegante inchino e rispose quasi con voce flautata alla damigella:
- Oh mein prinzessin, se volete mettermi alla prova, vorrei invitarvi in questo splendido giro di valzer... A meno che il vostro "tutore" non lo ritenga opportuno. - concluse lui lanciando un'occhiataccia al francese.
 
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view post Posted on 12/3/2012, 22:37


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:tonio:
Antonio percepiva si di sè lo sguardo tagliente di Lovino ma non poteva fare nulla in quel momento per limitare i danni.
La contessina si stava stringendo a lui con una tale possessività che presto le sue intenzioni sarebbero state chiare anche senza nessun annuncio.
Antonio sospirò.
- Come va la vostra salute? - s'informò tanto per fare conversazione e rompere un po' quel giaccio di disagio che sentiva crescere attorno a sè.

:sesel:
- Oh, sono certa che il conte non avrà problemi in proposito. - rispose la fanciulla all'ammiraglio, passando con estrema naturalezza e grazia dal braccio di uno a quello dell'altro.
Quando Weillschmidt la condusse tra gli altri ballerini, intravide il capitano Carriedo con la contessina e dall'espressione di lui dedusse che non se la stesse passano molto bene. Un po' le faceva pena.
Tuttavia preferì mantenere la propria attenzione sull'ammiraglio e sulle sue mani, che sembravano troppo interessate alla sua schiena scoperta.
- Non siate troppo audace, vi prego. - mormorò in tono malizioso. - Dopotutto la sala è piena di gente, non vorrei che fraintendessero. -
Abbassò strategicamente le ciglia e continuò: - Posso sempre considerare valida la vostra proposta di protezione? Sapete, non sono certa che la sorveglianza del palazzo sia così ferrea e al solo pensare che quell'uomo si trovi qui vicino... -
 
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ikana
view post Posted on 14/3/2012, 22:06




:belbel:

La contessa strinse possessivamente la mano del giovane capitano Carriedo, lieta finalmente di avere qualche momento da condividere con lui, soli finalmente, anche se temeva che ben presto i preparativi per le nozze li avrebbero separati:
- La spalla ormai è guarita, anche se il medico teme che resterà questa orribile cicatrice a deturpare il mio corpo: ma la porterò con onore, come simbolo della riuscita della mia missione per liberarvi. - iniziò lei socchiudendo i grandi occhi verdi, mentre la luce delle candele si rifletteva luminosa in essi - Inoltre dovremo discutere di una certa cosa, capitano: non mi piace che quel ragazzo vi stia sempre appresso come un bambino; quando saremo sposati lo manderemo a Kustleburg, dove fu anche mio fratello, imparerà ad essere un buon soldato e a servire il re. Non intendo ricevere obiezioni. - concluse lei serafica, mentre l'ennesima musica cessava, dando il tempo ai due di riprendere fiato.

:gil:

Gilbert, sentendosi richiamato dalla dama, tese la mano a poggiarsi sulla stoffa candida del vestito, terminando di accarezzare la pelle brunita della fanciulla, beandosi della sua morbidezza:
- Oh perdonate madamigella, ma sapete che per me siete come il più proibito dei frutti... - iniziò lui facendola voltare nell'ennesima giravolta di ballo - E non dovete angustiarvi per quell'uomo: come promesso non nuocerà mai più nè a voi nè a qualunque altro essere su questa terra, dopo domattina all'alba! Ma temo di essermi fatto scappare una notizia che sarà rivelata dopo, al banchetto. - concluse lui ghignando e al fermo della musica si inchinò alla ragazza con referenza.
 
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view post Posted on 14/3/2012, 23:04


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:tonio:
Le parole della contessina riguardo Lovino azzerarono in Antonio ogni desiderio di proseguire ulteriormente la conversazione. Non aveva nulla da dire ad una persona che aveva così scarsa considerazione delle persone a cui lui teneva.
Si allontanò di un passo da lei e le rivolse uno sguardo più freddo el precedente.
- Sono molto spiacente che la presenza del mio più fido sottoposto vi arrechi disturbo e sono altrettanto spiacente di comunicarvi che non avete voce in capitolo riguardo il personale alle mie dipendenze. Romano ha già ricevuto una formazione militare adeguata a bordo della mia ammriaglia e vi posso assicurare che non esiste scuola migliore di quella che avviene per mare. Inoltre non è necessario che serva il re, in quanto più che sufficiente che serva me. -
Alleanza o no, era ora che quella gente imparasse a stare al suo posto. Forse Antonio sarebbe stato anche inferiore a loro nella scala nobiliare, ma non avrebbe permesso che arrivassero addirittura a decidere della vita di altri per suo conto.

:sesel:
Quando le danze cessarono, la ragazza compì una graziosa riverenza al suo cavaliere e si limitò a sorridere del complimento che alle sue orecchie suonava un po' forzato.
Solo dopo un istante realizzò il significato dell'ultima frase a cui, come tutto quello che usciva dalle labbra di quella serpe, aveva dato poco peso.
Mentre l'ammiraglio tornava a dirigersi verso gruppetti di diplomatici intenti a sorseggiare i loro drink, Sesel si guardò attorno smarrita, alla ricerca di Francis. Lo individuò accanto ad un tavolo e lo raggiunse, mentre le mani iniziavano a tremarle leggermente.
- Francis... - iniziò sfioradogli un braccio. - Sta per succedere qualcosa. Ad Arthur. Domani... oh, cielo! -
 
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ikana
view post Posted on 15/3/2012, 22:11




:belbel:

La contessina ritrasse le braccia al petto, andando a nascondere dietro un leggero sorriso, tutta l'indignazione che quella risposta aveva scatenato in lei: come si permetteva quel dannato capitanucciolo da due soldi a disobbedire ai suoi ordini?
Oh ma ora capiva molte, molte cose: ma certo non si sarebbe scomposta di fronte a niente; così, come un ghepardo in agguato carezzò con l'indice il profilo dell'ispanico, raggelando quel suo sguardo d'astio con uno ben più terribile.
- Mein liebe, vorrei ricordavi che sono una sassone: non mi interessa che vi scopiate quell'omuncolo in una qualche stalla o nella stiva della vostra nave... L'unico interesse che mi deve venire da voi è un figlio, nient'altro: dopodichè potrete anche chiedere il divorzio, ma ricordate che mio padre non è così benevolo come la sottoscritta. Ed ora, se permettete... - concluse allontanandosi da lui con una elegante riverenza - Andrei a salutare i messi di mio fratello: bis dann, herr Carriedo. -

:fran:

Il conte, il quale aveva appena concluso una discussione con alcuni ministri della corte francese, venuti a porgergli messaggi da parte del padre e del fratello più piccolo Feliciano, sano e salvo a casa, si ritrovò a stringere tra le braccia la dolce Sesel, ora tremante di paura:
- Mademoiselle, vi prego, calmatevi... - disse ad alta voce, prima di allontanarsi con lei verso un luogo più appartato - Posso comprendere che cosa stia per succedere, ma ti prego contieniti o salterà tutta la nostra copertura. - affermò con tono perentorio schioccandole un bacio sulla fronte - Ho già predisposto alcune cose, ora ci resta solo di recuperare le chiavi delle segrete, le quali sono nelle mani dell'ammiraglio: al ricevimento anche le guardie lasceranno il posto per andare a farsi una bevuta e potremo agire indisturbati, quindi ti prego abbi fede in me. -
 
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view post Posted on 17/3/2012, 22:47


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:tonio:
Dannata donna germanica! Aveva voluto agire da gentiluomo e non umiliarla con una dichiarazione chiarificatrice, ma era ovvio che in quel modo non funzionava. Se era la guerra che voleva, guerra avrebbe avuto. Antonio non era abituato a piegarsi al nemico, nemmeno di fronte al più vile dei ricatti o alla peggiore delle minacce rivolte alla sua persona, e, allo stesso modo, non avrebbe tollerato che così volgari insinuazioni venissero fatte nei confronti del suo Lovino.
Un figlio, certo... poteva sognarselo, quella vipera, che la sfiorasse anche solo con un dito!
Pallido per l'ira, voltò le spalle alla scena e tornò sui suoi passi in direzione del ragazzo che ancora l'attendeva.

:sesel:
Sesel in realtà non aveva ancora realizzato cosa sarebbe potuto succedere l'indomani, la sua era solo un'ansia indefinita che si faceva via via sempre più pressante.
- Scusami... - mormorò a Francis che l'aveva condotta in disparte. - Ce la metterò tutta, promesso! Mi siederò a fianco di quell'ammiraglio e troverò il modo di sottargli le chiavi. -
Come evocata dalle sue parole, la musica cessò e la cena venne servita in tavola. Gli invitati abbandonarono il centro della sala dove erano riuniti a gruppetti e si diressero verso le tavolate imbandite. Individuando Weillschmidt circondato di dignitari sconosciuti, Sesel mosse alcuni passi nella sua direzione con l'intento di raggiungerlo.
 
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ikana
view post Posted on 18/3/2012, 19:25




:fran:

Il conte Bonnefoy trattenne la fanciulla per la mano, riportandola al proprio fianco e, chinatosi su di lei, le sussurrò leggere parole:
- Non avere fretta cherie, l'ammiraglio ha posto d'onore nella tavolata centrale, noi resteremo qui buoni buoni ad attendere la fine delle cena, inoltre... -
Ma non fece in tempo a completare la frase che il suddetto ammiraglio Weillschmidt si era alzato al fianco del conte di Sassonia e di sua figlia, alquanto nervosa o semplicemente scocciata di quell'eterno party, dato il broncio arcigno che le stringeva le delicate labbra.
- Shh ora ascoltiamo... - concluse lui alzando il calice, imitando i vari presenti attorno a quelle tavole così imbandite.

:gil:

- Signore e signori! Gentili ospiti del casato del conte di Sassonia-Coburgo, amici e compagni! Sono lieto di prendere la parola in nome di sua signoria per darvi due lieti annunci! - iniziò impettito il prussiano nella sua divisa sovraccarica di medaglie dorate - Il primo è l'imminente matrimonio tra la giovane e bellissima contessa di Sassonia e il felicemente ritornato capitano Antonio Fernandez y Carriedo, della casata spagnola: andranno così a stringere sotto il benestare di Dio un'allenza a noi ben nota e utile per tutti i servitori del nostro Re. -
Il primo annuncio scaldò la folla che ora alzava in saluto il calice, rallegrandosi di quella unione tanto inaspettata quanto ovvia per il diavolo politico e diplomatico che era il conte:
- Infine, un annuncio che porterà agli ex prigionieri del mostro che si faceva chiamare Signore dello Stretto grande gioia e felicitazione, e non solo a loro! Domani all'alba, l'ex corsaro della regina Elisabetta I verrà giustiziato al patibolo del nostro regno! - concluse alzando il trono tra i ruggiti di felicitazione ed un urlo femminile soffocato, a lui ben noto.
 
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view post Posted on 18/3/2012, 22:15


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:sesel:
Le parole dell'ammiraglio penetrarono dentro di lei come tante lame gelide e un'esclamazione strozzata sfuggì dalle sue labbra.
Giustiziato.
Mentre si potrava le mani al volto, per impedire a tutto l'orrore che provava di manifestarsi in modo troppo evindente, si rese conto in modo vago che la stanza ondeggiava attorno a lei e di non riuscire a respirare.
Quello era ciò che aveva sempre temuto, che avrebbe distrutto per sempre le vite di tutti. Cosa ne sarebbe stato di Alfred? Cosa ne sarebbe stato di Avalon, di Francis... e di lei? Lei che amava così disperatamente quel folle capitano nonostante tutti i suoi palesi difetti e che avrebbe volentieri scambiato sè stessa con lui su quel patibolo, l'indomani.
I muscoli contratti della gola, nel vano tentativo di mettere in moto il respiro, le dolevano e le gambe le vennero meno costringendola ad appoggiarsi a Francis mentre tutto attorno a lei si faceva nero.
Perdere Arthur significava perdere tutto il suo mondo.
 
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ikana
view post Posted on 19/3/2012, 21:06




:fran:

Il conte non potè far a meno di tendere il braccio per sostenere la principessa che crollava al suo fianco, mentre tra la folla si spandevano le risate e gli apprezzamenti per la condanna appena annunciata:
- Ammiraglio! Ammiraglio! La principessa La Mer non si è sentita bene! Una stanza s'il vous-plait! - disse a gran voce mentre alcune delle dame attorno a loro si accalcava per offrire aiuto - Basterà solo un po' di riposo... Non-! - concluse frettolosamente sentendosi strattonato dall'ammiraglio prussiano che ora lo scortava verso i piani superiori.

:gil:

Congedatosi velocemente dal conte e dagli altri onorevoli ospiti, Gilbert si avvicinò al dannatissimo conte francese, scortandolo in uno dei salottini superiori, dove far sdraiare e riposare la fanciulla:
- Cosa succede? - chise con forza interrogativa, mentre si volgeva verso Francis dando le spalle alla ragazza.

:fran:

- Credo... Credo che il calore della stonza e un busto troppo stretto abbiano compiuto la maggior parte del lavoro, ammiraglio. Oltre ovviamente ad altri fattori. - concluse lui con un leggero sorriso.

:gil:

-Fattori? Di quali fattori state parlando, conte? - espresse il prussiano piantando i pugni sui fianchi.
 
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26 replies since 8/3/2012, 21:41   284 views
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