Due anime innamorate posano sullo stesso fiore di loto, capitolo 26

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ikana
view post Posted on 7/4/2012, 10:01




:belbel:

La serata era sembrata interminabile, sia a lei come a molti dei suoi graditi ospiti, tutto sommato, anche lo svenimento della principessina delle Indie non era stato un successone e l'ammiraglio si era perso ad accompagnarla anche negli appartamenti per riprendersi: quale assurdità!
< Dare così aiuto ad una barbara qualsiasi solo perchè mette in mostra un po' di carne...> si ritrovò a pensare la contessina Isabel mentre aggiustava il ciondolo di smeraldi sull'ampia scollatura del vestito, ma dopo tutto quello che era successo in quella fastidiosa festa, nemmeno le sue morbide curve avrebbero placato animi e pensieri funesti.
Difatti eccolo avanzare verso di lei, il capitano Carriedo, impettito e ancora serio come lo era quando si erano separati poco prima: ma non le interessava sentire alcuna replica alle sue o alle parole del padre.
Il matrimonio si sarebbe fatto.
 
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view post Posted on 7/4/2012, 22:39


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:tonio:
L'ora era giunta, non si poteva più rimandare. Se avesse atteso ancora, Antonio si sarebbe ritrovato incastrato in una situazione senza via d'uscita.
Con passo deciso si avvicinò quindi alla contessina e le fece segno di volersi appartare con lei lontano da occhi indiscreti.
- Perdonate i modi bruschi ma mi è necessario parlarvi quanto prima. - iniziò una volta che si furono allontanatati dal centro della sala. - Chiunque altro al mio posto sarebbe entusiasta ed onorato di aver ricevuto la vostra proposta e suppongo che mi riterrete un pazzo per quanto sto per dirvi, ma vi comunico che non intendo piegarmi al volere vostro e di vostro padre per questo matrimonio combinato. Questa è una dichiarazione ufficiale, mia signora. Qui e ora io rifiuto la vostra mano. Quanto alle spiegazioni che potreste richiedermi, l'unica cosa che vi posso dire è che il mio cuore mi impedisce di passare sopra all'unico sentimento sincero che io abbia mai provato. -
Così dicendo, il suo sguardo si spostò verso la sala, alla ricerca di Lovino che era rimasto in sua attesa accanto ad un tavolo.
Se per la contessina quella spiegazione non era sufficiente, non si sarebbe fatto scrupolo a chiarirle la situazione una volta per tutte.
 
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ikana
view post Posted on 8/4/2012, 14:19




:belbel:

La contessa ascoltò con rabbia crescente l'ennesima confessione del capitano e al suo totale rifiuto non seppe far altro che sbottare in una risata isterica e arricciare attorno al dito indice una ciocca di capelli biondi:
- V-Voi vi prendete gioco di me, non è così? - iniziò con tono basso e sempre più preoccupato nel vedere la fermezza e la decisione negli occhi dello spagnolo - Voi, voi non capite! Io è una vita che attendo questo momento: tutta la mia futura esistenza, il mio stesso destino si fonda su questo matrimonio! - continuò ormai persa la sua maschera di pesante ferro che si era addossata negli anni, mostrandosi come la fanciulla di soli vent'anni che vedeva sfumare di fronte ai propri occhi ogni suo sogno.
- Ma certo, tanto voi siete un uomo! Non capite che per una donna, nobile per di più, non può sperare altro che una vita tranquilla, un uomo che le permetta di proseguire le sue passioni, a costo di passare sopra ad ogni suo peccato! E voi... - concluse alzando per la prima volta gli occhi di smeraldo, velati di leggere lacrime, quasi in contraddizione con il suo volto - Voi eravate dipinto come audace, forte e coraggioso, dall'animo nobile e puro, mi sono innamorata di voi, capite? Non mi interessa in alcun modo di-di cosa provate per quel moccioso! Io-io voglio solo sapere che sarete al mio fianco e che almeno alle partenze potrò essere al vostro di fianco, come moglie e forse un giorno mi amerete... -
 
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view post Posted on 8/4/2012, 21:44


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:tonio:
Antonio lo sapeva di essere in fondo un bravo ragazzo. Poteva atteggiarsi a terribile pirata o spietato conquistatore, ma aveva un punto debole che finiva per metterlo nei guai sempre: aveva il cuore troppo tenero. Proprio per questo l'espressione della contessina, così inaspettata su un volto che fino a poco prima era atteggiato alla più spietata delle minacce, lo colse di sorpresa spiazzandolo e provocandogli uan sgradevole sensazione. L'avrebbe riconosciuta tra mille, quella che gli stringeva lo stomaco era la morsa del senso di colpa.
Fino ad un attimo prima era stato pronto a tutto, a trattarla freddamente, a ricorrere agli insulti, a combattere se necessario, ma mai si arebbe aspettato di veder piangere per lui quella donna terribile, che aveva messo alle strette persino in bastardo inglese. Si stava dichiarando a lui come la più innocente delle fanciulle, dipingendolo come un principe a cui avrebbe perdonato qualunque scappatella, a patto che tornasse a casa da lei.
Non appena però la parola "sappatella" si fece largo nella sua mente, tutti i tentennamenti sparirono. Il suo legame con Lovino non era di quel genere, non poteva convivere con nessun tipo di matrimonio combinato.
Prese un respiro e s'impose uno sguardo fermo e un tono di voce deciso mentre posava le mani sulle spalle della ragazza.
- Voi mi fate onore con queste parole, forse anche troppo. Un onore che io non merito, come voi non meritate accanto qualcuno che non vi ami con tutto sè stesso, al di là dell'interesse e della ragion di stato. Quella persona non sono io. Ho una sola parola e il mio cuore è indissolubilmente legato ad un'altra persona. Spero che possiate perdonarmi, un giorno. Addio. -
E con quell'ultima parola, la lasciò, voltandole le spalle e dirigendosi verso il tavolo dove si trovava Lovino. Probabilmente il ragazzo aveva seguito da lontano tutto lo scambio di battute e doveva aver capito che ora era tempo di andarsene.
 
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ikana
view post Posted on 9/4/2012, 13:40




:lovi:

Il giovane italiano aveva seguito tutta la serata dal tavolo dei giovani nobilotti che giravano in quella sala: ovvio, lui ormai diciottenne non è che fosse molto contento di sedere con mocciosi di dieci o undici anni che si confrontavano su le cavalcature che avevano o i pregi dei loro ultimi stiletti, in compenso il cibo era decente, quindi si era potuto rifocillare con calma, anche se più di una volta gli era sembrato di strozzarsi con quella dannata bevanda barbara che avevano messo in tavola.
Quando vide Antonio avvicinarsi al suo tavolo e fargli cenno di alzarsi, Romano rispose prontamente seguendolo fuori dalla stanza mentre l'ultima voce disperata della contessina e i mormorii di diversi ospiti li accompagnavano: ma non seppe trattenersi, un sorriso si dipinse sul suo volto, perchè tutto ciò significava una cosa sola.
Ora erano veramente liberi.

:belbel:

La ragazza rimase nuovamente paralizzata di fronte al capitano e riuscì a riscuotersi solo quando questi era ormai sul fondo della sala dei ricevimenti, così, recuperato parte del suo orgoglio e della propria tracotanza gli urlò contro:
- Se... Se uscite da questa sala non potrete mai più fare ritorno!! Io, piuttosto mi ucciderò che ammettere il vostro diniego!! - ma non vedendolo tornare da lei, Isabel fu costretta ad ingiottire lacrime amare mentre la disperazione, l'odio e l'abbandono si mescolavano nel suo animo.
Corse via, su su, verso l'alta terrazza del castello, dove nessuno l'avrebbe più disprezzata e rinnegata, verso qualcosa di migliore o forse il semplice nulla eterno.
 
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view post Posted on 10/4/2012, 13:13


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:gil:
Quando si era ripreso, Gilbert si era reso conto prima di tutto di avere un monumentale mal di testa, dovuto probabilmente all'ematoma che sentiva sulla nuca, e in secondo luogo di essere steso a terra in un salottino deserto. La principessa e il dannato conte francese erano scomparsi. Impiegò alcuni istanti a realizzare quello che doveva essere effettivamente successo e ad invocare sui due tutte le maledizioni di cui era a conoscenza nella propria e nelle altrui lingue.
Nessuno mai aveva osato prendersi gioco in quel modo dell'ammiraglio Weillschmidt e se, per loro sfortuna, fossero ricapitati sulla sua strada, avrebbe fatto loro scontare doppiamente l'umiliazione che gli avevano inflitto.
Dannato francese, sfruttare addirittura una ragazza per il suoi loschi scopi, e maledetta donnaccia di porto, che si era abbassata a sfruttare le proprie grazie barbare per incantarlo. Di certo doveva essere una strega o qualcosa del genere per essere riuscita a far cadere nella sua rete un'intelligenza sopraffina come la sua. Sì, di certo era stato ammaliato. L'avrebbe condotta al rogo se avesse osato ripresentarsi davanti ai suoi occhi.
Mentre usciva dalla stanza massaggiandosi la nuca dolorante e imprecando per la mancanza delle chiavi della prigione (ma che diavolo avevano in mente quei due pazzi? Possibile che fossero tanto folli da tentare un'impresa suicida?) vide un lampo biondo attraversare il suo campo visivo. Seguendolo con lo sguardo, ancora leggermente confuso, si rese conto che si trattava della contessina e, a giudicare dall'atteggiamento, di sotto doveva essere successo qualcosa di grosso.
Accantonando per un attimo il folle desiderio di fare a pezzi e gustare carne francese alla brace, si trovò a seguirla per l'ennesima rampa di scale.
 
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ikana
view post Posted on 10/4/2012, 18:55




:belbel:

Spirava un forte vento quella notte e colpi di arma da fuoco provenivano dal lontano cortile sul retro:
< Sicuramente le guardie hanno nuovamente giocato a dadi e adesso regolano i conti: meglio per me, nessuno si accorgerà della mia azione. > riflettè Isabel togliendosi le eleganti scarpine da ballo e salendo sul cornicione della terrazza.
Eccola, carezzata dal vento che sempre l'aveva accompagnata nelle sue avventure, mentre il nitrito dei cavalli le riportava alla mente e alla bocca l'amaro della delusione d'amore che quella dannata sera le aveva portato: strinse i pugni al petto cercando di inghiottire le lacrime che ormai le rigavano copiose le guance e ripreso coraggio osservò per un'ultima volta il cielo scuro sopra di lei puntellato di stelle.
- Verdammt grausamen Welt, ich habe geliebt, gehasst und wird immer in meinem Herzen bleiben ... Auf Wiedersehen* - e tese le braccia di fronte a sè pronta per il salto.

*: Dannato mondo crudere, ti ho amato, odiato e che resterà sempre nel mio cuore... Addio.
 
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view post Posted on 11/4/2012, 21:10


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:gil:
Quando vide la contessina uscire sulla terrazza, capì che c'era qualcosa che non andava, vederla poi salire sul cornicione glielo chiarì definitivamente.
Addio? Ma quale addio? Era impazzita?
Senza porsi il minimo problema della differnza di rango, ruolo o quant'altro, Gilbert avanzò a grandi passi sulla terrazza e l'afferrò per un braccio senza un minimo di grazia.
- Ma che diavolo stai facendo? - esclamò strattonandola in modo che gli cadesse quasi in braccio. - Sei uscita di testa? -
Situazioni del genere gli facevano perdere il controllo. Non si era mai fatto scrupoli ad ammazzare qualcuno, nemmeno mezzo, eppure vedere una ragazza come quella che gettava via la sua vita per un motivo probabilmente stupido, gli faceva montare una rabbia indicibile.
- Oppure stai giocando all'eroina del melodramma? Ma lo sai che se voli giù da qui il sipario si chiude? -
 
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ikana
view post Posted on 12/4/2012, 18:26




:belbel:

La contessina non sentì nè dolore nè mancarle il terreno sotto i piedi, almeno fino a quando non venne sorretta da quella che sembrava una forte stretta e, poichè la voce riconosciuta era quella dell'ammiraglio, si ritrovò a tentare di liberarsi da quella presa mentre le lacrime tornavano agli occhi, causa anche l'imbarazzo nell'essere stata scoperta:
- Come, come ti permetti di fermarmi nelle mie decisioni!? - disse abbandonando anche lei le classiche formalità, in fondo ormai cos'altro aveva da perdere - Lo so benissimo che questo non è un gioco! Per questo, per questo volevo uccidermi! Cosa dirà mio padre quando saprà... Quando saprà che sono stata ripudiata! Gettata via come uno straccio vecchio per quello stupido moccioso! - continuò prima di nascondere il volto dietro alle palme delle mani rosse e accaldate nonostante l'aria fredda della sera.
 
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view post Posted on 12/4/2012, 21:28


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Quando la sentì dibattersi tra le sue mani, Gilbert per poco non mollò la presa, ma la stupidaggine a cui aveva rischiato di assistere era troppo grande per farla passare liscia a quella signorina.
Affilò lo sguardo e piantò le sue iridi rosso sangue in quelle verdi di lei, con espressione sprezzante.
- Una fuga. Fantastico, proprio degno del grande comandante che ha guidato l'assalto all'isola dei pirati. Un suicidio d'onore. Ma non ti vergogni neanche un po' a dire queste cose? -
Aveva una gran voglia di scrollarla per farla ragionare: probabilmente il suo modo di pensare da soldato e uomo di mare era poco conforme ad una mente femminile tutta frizzi e lazzi, ma a tutto c'era un limite.
- L'unica morte onorevole è quella sul campo di battaglia, non c'è niente di elevato in una fuga. Ha preferito un moccioso a te? Aspetta, parli di quell'idiota di Carriedo? Tu fagli vedere che vali il triplo di quel ragazzetto e preparati a mangiare carne italiana a pranzo! Io ti farò compagnia con quella francese. -
E poi, se si fosse calmata un po', avrebbe anche potuto raccontarle cosa stavano facendo il suo stimato conte e la principessa nelle sue ancora più stimate prigioni.
 
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ikana
view post Posted on 13/4/2012, 13:39




:belbel:

La ragazza asciugò l'angolo dell'occhio e le guance ancora imperlate di lacrime: le era scappato un leggero sorriso quando Gilbert aveva menzionato il fatto di "mangiare" carne italiana, perchè sinceramente, non provava nessuna rabbia si sentiva solo...
- Stupida. Sono solo una stupida donna che si è illusa in tutti questi anni... Ora, ora che cosa farò? - concluse prima di rialzare il capo, come memore delle parole del prussiano - Francese? Aspetta, vorresti dire che il conte... Cos'altro è successo Gilbert? - chiese per la prima volta utilizzando il nome di quell'uomo che ancora la stringeva tra le braccia e da cui lei non aveva la minima intenzione di togliersi, per ora, poichè la riparavano dal vento freddo serale.
 
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view post Posted on 15/4/2012, 10:48


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Si era quasi aspettato una reazione più violenta, degna della donna tremenda che aveva dato del filo da torcere a lui e atutta la ciurma durante la missione di salvatggio, invece Isabel rimase tra le sue braccia, stranamente quieta. Quel tradimento doveva aver decisamente fiaccato il suo spirito combattivo e Carriedo avrebbe dovuto solo vergognarsi per esserne stato la causa. Stupido cane spagnolo.
- Ci sono centinaia di uomini migliori di uno che preferisce amanti effeminati alle vere donne. - rispose boriosamente. - Certo, nessuno può raggiungere la magnificenza del sottoscritto, ma bisogna essere fatti di una certa pasta per mirare così in alto. -
Tuttavia la boria si smorzò un poco alla seconda domanda della ragazza e alla pronuncia del proprio nome in tono così "confidenziale".
Si staccò un poco da lei e indicò il cortile sottostante oltre la balaustra, dove un gruppo di soldati stava uscendo di corsa affollandosi dal lato del cancello secondario.
- Le tue fantastiche prigioni sono appena state profanate da due spie che hanno osato aggredirmi alle spalle a tradimento. Ho lottato come un leone per impedire che mi sopraffacessero, ma l'inganno e il doppio gioco scorre nelle vene di questi maldetti francesi. -
Così dicendo ritirò la mano e la portò a massaggiarsi la nuca dolorante dove di certo spuntava un vistoso ematoma.
 
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ikana
view post Posted on 15/4/2012, 14:21




:belbel:

La ragazza lo squadrò appena e, dopo aver ascoltato tutta la storia, scosse il capo semplicemente e disse:
- In sostanza ti sei fatto imbrogliare dalle gambe lunghe della barbara e dalle mani leste del francese: comprendo. - concluse prima di voltarsi tra le sue braccia e portare il volto verso il cortile e gli spari in lontananza ancora più forti - Vedo che entrambi non siamo stati fortunati questa sera... Ah ma voi presto ripartirete per chissà quali missioni, mentre mio padre, come minimo, mi farà rinchiudere in un convento! Vedrete! Ma io, tra un gruppo di suore... Mi ci vedi? - disse tornando a fissarlo con i grandi occhi verdi ancora lucidi per le passate lacrime, mentre iniziava a sentire freddo alle braccia - Perdona il mio sfogo precedente, ma sono così... Così infuriata e frustrata. - terminò con una leggera imprecazione.
 
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view post Posted on 16/4/2012, 20:30


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:gil:
- Non mi sono affatto fatto imbrogliare! - protestò Gilbert punto sul vivo. - Sono troppo magnifico per cadere in tranelli simili, sono i francesi ad essere infidi! -
Il commento nervoso della ragazza per poco non gli strappò una delle sue risate sguaiate, totalmente fuori luogo in un contesto come quello.
- Una strega come te in un convento?! Oh, questa è proprio bella! Il conte dovrebbe essere cieco per azzardare una mossa del genere! Senza contare che quello che stavi facendo contravviene a tutti i precetti divini tanti predicati dal nostro stimato clero. -
Il suo sguardo si affilò, facendosi malizioso.
- Potresti sempre approfittare del tuo addestramento e delle esperienza passate per prendere il mare al fianco del miglior ammiraglio della storia! -
E non la stava affatto invitado a partire con lui, oh, no, era solo un'impressione!
 
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ikana
view post Posted on 16/4/2012, 20:41




:belbel:

La ragazza si lasciò scappare una leggera risata sorniona, sinceramente divertita da quell'uomo che fino ad allora aveva ritenuto un mero ed egocentrico uomo di mare tutto porti e bevute... Certo, probabile che lo fosse, ma si stava dimostrando anche capace di altro.
- Ah mein Gilbert, potresti stupirti di quante cose stupide sappia fare mio padre! - continuò lei aggiustandosi un boccolo dorato dietro l'orecchio e portate le mani a cingersi i fianchi risposte sprezzante - Non osate dirlo nuovamente! O potrei davvero farmi venire questa folle idea di accompagnarti: immagino però che il tuo equipaggio mi infilerebbe volentieri nella stiva! Non potrei certo rischiare in questo modo un linciaggio... - concluse ghignando di rimando all'albino.
 
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