ikana |
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| La contessina non sentì nè dolore nè mancarle il terreno sotto i piedi, almeno fino a quando non venne sorretta da quella che sembrava una forte stretta e, poichè la voce riconosciuta era quella dell'ammiraglio, si ritrovò a tentare di liberarsi da quella presa mentre le lacrime tornavano agli occhi, causa anche l'imbarazzo nell'essere stata scoperta: - Come, come ti permetti di fermarmi nelle mie decisioni!? - disse abbandonando anche lei le classiche formalità, in fondo ormai cos'altro aveva da perdere - Lo so benissimo che questo non è un gioco! Per questo, per questo volevo uccidermi! Cosa dirà mio padre quando saprà... Quando saprà che sono stata ripudiata! Gettata via come uno straccio vecchio per quello stupido moccioso! - continuò prima di nascondere il volto dietro alle palme delle mani rosse e accaldate nonostante l'aria fredda della sera.
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