Quel dannato francese stava per passare le pene dell'inferno e blaterava di scrivanie. Incoscienza, menefreghismo o puro...
- Masochismo? - borbottò. - Che vuoi che me ne importi della scrivania? Se è questo il valore del tuo tanto decantato amore, me ne frego! -
Tutta quella situazione lo stava irritando oltremisura e sapeva che ben presto avrebbe perso il controllo scatenando quella violenza che l'aveva reso il corsaro più temuto dei sette mari. Non era certo solo della sua spada che i marinai avevano paura e non aveva nemmeno bisogno di quell'arma per sopraffare qualcuno che lo aveva appena insultato e aveva osato fare commenti sulla sua regina.
Il suo sguardo cadde casualmente sul tagliacarte posato sulla scrivania lì accanto e che, nella confusione, era finito quasi sotto la sua mano. Non esitò ad afferrarlo e a puntarlo alla gola di Francis.
- Così va meglio, sono più fedele al deja-vu? - sibilò lasciando scorrere la lama senza filo sulla pelle chiara. Non tagliava, vero, ma era molto appuntita.
L'eccitazione stava aumentando come poteva succedere alla vista del sangue durante una battaglia e l'adrenalina scorreva nelle vene come fuoco liquido. Premette il ginocchio contro l'inguine del francese, scoprendolo a sua volta piuttosto rigonfio e, mentre si chinava in avanti strofinandosi a dovere contro il suo fondoschiena, ringhiò con voce roca e carica d'ira a stento trattenuta: - Eccola qui la sgualdrina di porto! Da quanti prussiani ti sei fatta sbattere nel frattempo, eh? -
Perchè aveva stabilito che quella era una sua proprietà e la sola idea di averne perso l'esclusiva lo faceva impazzire.
Edited by Yuki Delleran - 17/5/2012, 22:35