The once and future king, capitolo 31

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ikana
view post Posted on 17/8/2012, 13:18




:al:

Seppure ripreso più volte in tutta quella serata per la sua compostezza e i suoi modi, decisamente fuori abitudine grazie alle libertà che si era preso con Mathias e Lukas (anche se quest'ultimo spesso gli imponeva bavagli e posate da usare invece delle mani, ma Mathias lo faceva mangiare con le mani di nascosto): Alfred sbadigliò sonoramente avvicinandosi a Sesel, ma diede prima un bel bacio ad Arthur e salutò con la mano Francis, che pareva molto più provato del fratello e continuava a premersi la spalla, inoltre li seguì all'uscita dicendo che si sarebbe fatto un lungo bagno caldo e baciò gentilmente la mano alla fanciulla augurandole la buonanotte.
- Shi... Andiamo Sesel: però mi devi una storia perchè ho fatto il bravo. - concluse il bambino tenendole la mano ed incedendo lentamente sulle scale verso la sua stanza.
 
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view post Posted on 18/8/2012, 18:33


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Feliciano Vargas

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:sesel:
Prima di lasciare la sala, la ragazza si attardò solo un attimo per augurare la buonanotte ai due uomini, sorridendo teneramente ad Arthur quando venne "assalito" dal bacio di Alfred e ricambiando gentilmente l'augurio di Francis. Non potè fare a meno tuttavia di riservare a quest'ultimo un'occhiata preoccupata, sembrava davvero provato, forse aveva bisogno di cure. Si augurò che Arthur lo notasse e se ne occupasse, o il giorno dopo entrambi avrebbero avuto a che fare con lei.
Notando che Alfred sembrava davvero stanco, con un'ultimo sforzo lo prese in braccio e salì le scale più velocemente: il piccolo stava crescendo, notò, presto avrebbe fatto davvero fatica a portarlo in braccio.
Raggiunta la stanza, che era rimsta esattamente come la ricordava, provocandole un grande senso di nostalgia, lo adagiò sulle lenzuola e si sdraiò accanto a lui.
- Visto che sei stato così bravo, non solo stasera ma per tutti queti mesi, ti racconterò la storia più appassionante che ho imparato: quella della grande fuga dal castello prussiano. - iniziò con un sorriso, accarezzando dolcemente i capelli biondi del bambino. - C'era una volta un ammiraglio prussiano cattivo e crudele e una principessa infida e invidiosa. Questo due avevano rapito il re di Avalon perchè volevano ucciderlo e conquistare le sue terre, ma non avevano fatto i conti con il prode cavaliere e la principessa sua sposa... -
 
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ikana
view post Posted on 19/8/2012, 08:26




:al:

Sebbene non appena Alfred ebbe toccato il morbido letto e i suoi cuscini di piume avrebbe voluto addormentarsi abbracciato a Sesel al suo fianco, il bambino si fece forza e lotto aspramente con il sonno per ascoltare quella storia che lui aveva immaginato nella sua mente per mesi e mesi ancora: infatti, tutte le sere con Mathias cercava di fantasticare in che avventure si fosse ritrovato il suo fratellome ed ora voleva sapere se aveva conosciuto streghe, draghi e pirati come lui stesso sperava.
- Ed erano veramente cattivi? E la principessa non era come quelle nelle fiabe, era davvero crud-cruddele? E cosa fecero il cavaliere e l'altra principessa per salvare il re? - disse il bambino con voce pastosa abbarbicandosi al petto i Sesel.
 
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view post Posted on 19/8/2012, 21:31


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:sesel:
Intenerita dalla lotta impari contro il sonno da parte del bambino, Sesel lo strinse a sè e contiunò a raccontare.
- Questa principessa era manovrata dal re cattivo e quindi era diventata cattiva a sua volta. Una sera decise di dare una grande festa nel suo palazzo ed invitò anche l'ammiraglio prussiano, il cavaliere francese e la principessa di Avalon. L'ammiraglio era felice di potersi vantare delle sue imprese e, ignaro del pericolo, rivelò che il re di Avalon era rinchiuso nelle segrete di quello stesso palazzo e che sarebbe stato giustiziato l'indomani. -
La ragazza rabbrividì: rievocare quei momenti, sebbene in forma fiabesca, le faceva salire un senso di nausea, che la spinse ad abbracciare Alfred ancora di più, come ad accertarsi che la sua presenza fosse reale, che si trovassero davvero a casa in quel momento, e che l'ncubo fosse finito.
Non si rese conto della lacrima che rigava il suo volto finchè non la vide macchiare la camicia da notte leggera del piccolo Alfred.
 
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ikana
view post Posted on 19/8/2012, 21:59




:al:

Il bambino sorrise appena sentendosi abbracciare a quel modo e continuò a fissare la ragazza con i grandi occhioni azzurro cielo, attendendo il continuo della storia, fino a quando non si accorse dell'espressione contrita di Sesel e tiratosi su le baciò la guancia:
- Se a te non piace questa storia Sesel... Puoi raccontarmi ancora quella delle sirene. - disse il bambino preoccupato per quella reazione, ma allo stesso tempo ancora più curioso di sapere cosa avesse fatto quella cattiva principessa e se il re sarebbe stato salvato (certo che lo sarebbe stato, ma lui voleva sapere come! E se avevano combattuto!) - Insomma... Me lo posso far raccontare dal fratellone se a te non piace, anche se io preferisco le tue storie. -
 
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view post Posted on 20/8/2012, 21:24


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:sesel:
Non era certo nelle sue intenzioni far preoccupare Alfred, nè tantomeno spaventarlo con una reazione così emotiva, quindi la ragazza si limitò a ricambiare il bacio sulla guancia, così tenero da parte del bambino, con uno sulla fronte. Da qualunque prospettiva la si guardasse, Alfred era il suo bambino, suo ancora prima che della madre che lo aveva concepito e abbandonato, e non l'avrebbe certo deluso per un po' di sciocca emozione.
- Non ti preoccupare, è tutto a posto. - gli sorrise nella penombra. - Non ci sarà bisogno di disturbare Arthur, e poi lui non sa cos'è successo prima. Non sa che durante la festa il cavaliere e la principessa di Avalon hanno attirato l'ammiraglio in una stanza vuota e gli hanno fatto credere di volergli fare i complimenti. Lui ci ha creduto ed era tutto preso a pavoneggiarsi che non si è accorto che il cavaliere alle sue spalle stava per colpirlo. -
Già, meglio che Arthur non sapesse mai che aveva dovuto tentare di sedurre Weillschmidt per sapere dove lo tenevano rinchiuso e che lui aveva osato strapparle quel tanto detestato primo bacio.
- Gli hanno rubato le chiavi e sono corsi nelle segrete a liberare il re. E qui c'è stata la più grande battaglia a cui la principessa e il re stesso avessero mai partecipato! -
Il più grande dolore della sua vita, non l'avrebbe mai scordato.
 
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ikana
view post Posted on 20/8/2012, 21:31




:al:

Alfred sedette nuovamente in braccio alla sua Sesel, trofio tra le coperte, mentre fuori iniziava a battere una pioggia leggera, simbolo chiaro del perchè il vento avesse cambiato quella mattina, nonostante l'arrivo della nave tanto aspettata da tutto il popolo di Avalon:
- Oh....! Ah! Bravi! Hanno fatto bene a colpirlo! Così impara a voler imprigionare il re! - saltò su il bambino battendo le mani e pregando per il continuo della storia, perchè lui amava le narrazioni delle battaglie (anche se quelle di Artie erano speciali perchè lui ci metteva anche le budella e tutto il resto, mentre Sesel raccontava tutto così... Per non imp...Impressarlo ecco.) - E poi e poi!? Li hanno scoperti?? -
 
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view post Posted on 20/8/2012, 21:54


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:sesel:
Alfred le saltò in braccio, facendola ridere e strappandola al ricordo dello scontro reale e del sangue che era stato versato.
- Nelle prigioni il re il cavaliere hanno litigato perchè il re credeva che lo avessero tradito e venduto al nemico, ma non era così. Quindi il cavaliere si è offerto di restare indietro per coprire la fuga sua e della principessa. Ha avuto molto spirito di sacrificio. Tu sai cos'è lo spirito di sacrificio, vero, Alfred? E' qualcosa di molto onorevole che si fa solo per le persone a cui si vuole tanto bene. -
Sospirò pensando a Francis e al fatto che lui ne avesse fin troppo. Quel ragazzo avrebbe dovuto imparare ad amarsi un po' di più.
- La principessa e il re, stanco e ferito, sono scappati a cavallo e il cavaliere e rimasto ad ingaggiare battaglia con i prussiani. E' stato uno scontro epico, fatto di affondi e fendenti, e con un lungo ed estenuante inseguimento! -
Mimò alcune mosse come se reggesse una spada.
- Il cavaliere era ferito e sanguinante, ma era più furbo di tutti i prussiani ed è riuscito a seminarli fino a mettersi in salvo con il re e la principessa. -
Circondò il bambino con le braccia e lo fece rotolare sul materasso.
- Dopodichè tornarono tutti ad Avalon felici e contenti, dove li aspettava un bravissimo principino che non aveva mai fatto i capricci. -
Gli posò le labbra sulla fronte e lo coprì con le coperte.
- Adesso dormi, principino. -
 
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ikana
view post Posted on 20/8/2012, 22:12




:al:

Il bambino rise e rise ancora, per tutti quei giochi ed azioni che finalmente Sesel sembrava aver voglia di raccontare e poi...
- Noooooo! Io non ho ancora... Yaw...Yawwwwwwwwwnn... Shionno. - esclamò il bambino abbracciando con forza la sua Sesel e si godette quelle ultime attenzioni, finchè il sonno non ebbe la meglio su di lui e non si addormentò gioendo ancora del loro ritorno a casa - Domani... Vojo... Un'altra storia.... zzz... - e ormai Morfeo potè salire sul suo trono calando sugli occhi color del cielo di Alfred e di molti altri nella villa...
O forse no.
 
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view post Posted on 22/8/2012, 18:01


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Al termine della cena alla quale ovviamente erano stati invitati a partecipare, Lukas si era accomiatato dal capitano nonostante questi avesse invitato lui e Mathias a trascorrere la notte alla villa. Le loro stanze erano sempre disponibili, aveva detto, e potevano considerarla anche casa loro, vista la dedizione con cui se ne erano occupati in sua assenza. Era un pensiero gentile, a ben pensarci non troppo da Arthur, ma il norvegese aveva preferito ugualmente declinare l'invito. Mancava dalla sua casetta da troppo tempo, accampò come scusa, e sentiva il bisogno di dormire vicino al mare dopo tanto tempo. A conti fatti si trattava di una motivazione piuttosto traballante considerando le nottate intere trascorse a bordo dell'Albion, non ultima quella precedente, ma si augurava che il capitano potesse intuire quelle reali che si celavano tra le righe.
Lukas sentiva la necessità di restuire il ruolo del comando a chi lo deteneva di diritto e, a costo di sembrare vigliacco a volersi scrollare dalle spalle quel peso, necessitava di una boccata di ossigeno.
Inoltre c'era un altro motivo per cui quella sera sentiva il bisogno di essere a casa propria e per l'esattezza si trattava di un motivo che ora lo stava seguendo in silenzio e con aria imbronciata lungo le viuzze scure che attraversavano il paese.
 
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ikana
view post Posted on 22/8/2012, 19:18




:den:

Cena insipida, rhum fiacco e chiacchere totalmente annullate: oh doveva essere una punizione del cielo se tutta quella situazione gli stava dando alla testa e sentiva il sangue pulsare nelle vene come mai era accaduto.
D'accordo, era felice che tutto fosse tornato alla normalità e che presto si sarebbe rimesso al timone dell'Albion come non faceva da mesi, eppure sapeva perfettamente che quella strana sensazione avrebbe faticato a lungo ad andarsene: perchè per un breve momento lui si era sentito un vero re, aveva avuto completamente la propria vita nelle sue mani nonchè si era sentito partecipe della vita comune di tutti gli abitanti dell'isola.
Insomma, era tutto dannatamente perfetto, inoltre adorava stare con Lukas e poterlo rassicurare ogni notte fra le proprie braccia lo faceva sentire così bene: per questo ora che l'aveva invitato a stare a casa sua invece che alla villa, si sentiva un po' meglio, ma di certo la voglia di mettere il muso non gli sarebbe passata in quattro e quattrotto, anzi ora si sentiva anche sotto pressione dato che Lukas sembrava volerlo trapassare ogni volta che lo fissava, ma ormai erano in fronte a casa e così avrebbe dovuto essere impegnato dei suoi "doveri" di ospite più che in quelli di inquisitore.
 
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view post Posted on 24/8/2012, 13:10


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Lukas poteva sentire nell'aria il malumore del compagno e se ne dispiaceva poichè il ritrono del capitano avrebbe dovuto essere motivo di festeggiamenti e sollievo, non certo di musi lunghi. In ogni caso poteva vagamente intuire cosa tormentasse Mathias e per una volta s'impose di essere paziente e mettere da parte tutta la sua suscettibilità.
Fece strada all'interno della casa e, dopo aver acceso una lucerna che rischiarasse il piccolo soggiorno, prese posto su una delle sedie accanto al tavolo.
- Vuoi che ti prepari una tisana digestiva? - chiese per rompere il ghiaccio. - Hai l'aria di chi ha appena mangiato il più indigesto dei pasti. Se così fosse dovrò rimproverare la cuoca per la scarsa attenzione. -
Era un patetico tentativo di fare dell'ironia e sperava che il danese non se ne avesse a male e accettasse di intavolare una sorta di discorso chiarificatore. Se non gli parlava, Lukas non poteva certo rassicurarlo, anche se era certo di aver capito quale fosse il punto della questione.
 
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ikana
view post Posted on 24/8/2012, 17:30




:den:

Mathias si abbandonò completamente sulla sedia di fronte al proprio compagno, allargando le gambe ed incrociando le braccia al petto per dare al suo malumore un aspetto più maturo e forte, rispetto ad una qualsiasi possibile ripicca:
- Più che un pasto mi sembra di aver ingoiato la mia ascia con tanto di impugnatura... No lascia stare, per questa volta farò a meno dei tuoi intrugli. - incominciò storcendo il naso e non sapendo dove posare lo sguardo, poichè ben sapeva che gli occhi di Lukas vedevano ben oltre il proprio malumore - Scusa, non volevo essere così duro, è solo che...! -
Ecco, solo che cosa? Cosa avrebbe dovuto dire? Che non aveva alcuna voglia di festeggiare per il ritorno del suo capitano? Che non era felice della pace che si prospettava finalmente per la loro isola, la loro casa? - No, niente, lasciamo perdere. -
 
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view post Posted on 25/8/2012, 00:44


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Indipendentemente da quanto il compagno poteva dire, lui di una tisana aveva bisogno. Magari rilassante, che lo aiutasse a dormire tranquillo dopo tutte le emozioni della giornata. Per questo Lukas si alzò da tavola e mise comunque a bollire l'acqua, frugando tra i vari barattoli nella dispensa per trovare quello con le erba adatte.
Mentre passava accanto a Mathias ne approfittò per lasciare un tocco leggero sulla sua spalla, quasi casuale, ma volto a fargli sentire la sua presenza e la sua vicinanza.
- Non importa. E no, non lasciamo perdere. - disse, mantenendo comunque un tono di voce gentile. - Forse penserai che non posso capire, perchè sono così ansioso di liberarmi da questo fardello che non posso concepire chi invece desidererebbe tenerlo per sè, ma ti assicuro che invece so perfettamente come ti senti. E so anche che saresti stato un ottimo capo. La gente ti ammirava e ti seguiva. Te la saresti cavata egregiamente. Adesso però guardami. -
Si chinò in avanti e fece in modo di incrociare lo sguardo di Mathias.
- Guardami negli occhi e dimmi che avresti desiderato davvero che il capitano fosse morto. Che il piccolo Alfred fose rimasto solo. E di non rivedere più Lady Sesel e, sì, anche quel francese. -
In fondo al cuore Lukas sapeva che non poteva essere così, che ogni brama di potere e ogni ambizione andava infrangendosi come un'onda sulla sabbia davanti a certi legami.
 
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ikana
view post Posted on 25/8/2012, 11:09




:den:

Mathias fissò intensamente gli occhi di ametista del compagno per poi afferrare le mani che gli carezzavano il volto sì morbidamente, ma con un atteggiamento interrogatorio che mal sopportava:
- E' ovvio che non volessi ciò Lukas. - iniziò battendo, in segno di allontanare il malaugurio, il pugno sul tavolo per tre volte - Sono felice che il capitano sia tornato e che finalmente Alfred abbia riavuto la sua famiglia, anche se allargata con il francese, ma allo stesso tempo non riesco ad essere pienamente felice come sei tu. -
Il danese si alzò portandosi alla finestra buia della stanza, ritto ed impettito come poteva essere solo al timone del proprio veliero o dovanti ad un nemico degno di lode:
- Tu... Tu hai accettato completamente il fatto di aver riposto il tuo destino nelle mani del capitano, mentre io non ci riesco: sono nato libero, Lukas, e sono stato costretto per troppi anni prima di poter assaggiare la vera libertà al di fuori delle mura domestiche; in questi mesi finalmente avevo capito cosa vuol dire essere padroni di se stessi. - continuò stringendo un pugno come a saggiare la propria forza - Non dico che voglio ribellarmi a chi mi ha concesso di abbandonare la mia vita precedente, nè tanto meno di augurare un qualsiasi male a chi mi ha dato una casa e mi ha curato, ma non posso fare a meno di pensare che non riavrò mai più quella sensazione fino alla fine dei miei giorni come marinaio. -
 
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94 replies since 10/8/2012, 20:24   822 views
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