The once and future king, capitolo 31

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view post Posted on 25/8/2012, 18:11


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Feliciano Vargas

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:nor:
Quei colpi sul tavolo fecero sobbalzare Lukas e il successivo allontanamento di Mathias verso la finestra gli lasciò uno sgradevole senso di vuoto tra le mani.
Per quanto il compagno non lo credesse possibile, capiva perfettamente il suo stato d'animo, ero lo stesso che aveva provato a sua volta quando, una volta sfuggito dall'orribile bordello della sua adolescenza, aveva scoperto cosa significava la libertà a bordo dell'Albion. Se l'avessero costretto a tornare a terra si sarebbe sentito nello stesso modo.
Tuttavia ora la situazione non riguardava lui.
Si avvicinò lentamente, ignorando il bollitore che aveva iniziato a fischiare, e gli circondò la vita con le braccia, gesto del tutto inusuale per lui.
- Penso che se volessi... - iniziò titubante, timoroso della stessa ipotesi che stava avanzando. - ... Andartene, il capitano non ti tratterrebbe. Potresti creare la tua ciurma, armare la tua nave... e io sarei con te, ovviamente. -
Anche se alla sola idea di abbandonare Avalon e la sua aria ricolma di magia lo faceva precipitare nello sconforto.
 
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ikana
view post Posted on 25/8/2012, 18:48




:den:

Mathias rimase per un momento stupito tanto da quel gesto quanto da quelle parole che Lukas aveva veramente detto:
- Davvero? - disse voltandosi nell'abbraccio e ricambiando l'abbraccio sui suoi fianchi - No, via, so bene che non mi tratterrebbe e che tanto meno riuscirei a trovare una ciurma, ma... Ma non posso separarti da tutto ciò. - continuò prendendogli la mano e portandosela al volto - Ti vorrei con me fino all'ultimo, lo sai, ma qui c'è la tua casa, la tua vita e... E la tua magia anche se mi è difficile ammetterlo: vero, potrei andare via da solo, ma non so cosa farei senza di te. - concluse chinandosi a baciargli la fronte - Ho più bisogno di te di quanto immagini e se tu hai altrettanto bisogno di quest'isola, beh... Il dado è tratto. Resterò: ma non per il capitano, Lady Sesel o altro. Resterò solo per te. -

Edited by ikana - 7/9/2012, 23:19
 
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view post Posted on 27/8/2012, 15:01


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Quel discorso lo commosse, perchè lui era stato davvero disposto ad abbandonare tutto, per quanto doloroso potesse essere, se si fosse trattato di seguire Mathias. Dopotutto la sua libertà era nata con lui, ancora prima che con il capitano, e a conti fatti era a lui che doveva la sua fedeltà prima di tutto.
Inoltre non aveva il minimo dubbio che sarebbe stato un ottimo comandante che la ciurma avrebbe seguito con orgoglio.
- Sai che non vorrei mai esserti d'impiccio... - si trovò a sussurrare mentre con la punta delle dita gli carezzava la guancia. - Ora siamo soli, non esiste più nessuna corona a proteggerci e dovremo trovare il modo di provvedere a tutta questa gente. E' importante che restiamo uniti... -
Mentre pronunciava quelle parole, un'idea balenò nella sua mente. Un'idea che, forse, avrebbe aiutato Mathias a sentirsi meno legato.
- Non è detto che l'Albion da sola sia sufficiente. Potremmo costruire un'altra nave e arruolare i giovani dell'isola... -
In fondo non sarebbe stato male poter contare su un vascello di supporto durante le razzie, diversi pirati lo facevano e con ottimi risultati. Ora non erano più corsari, non dovevano render conto di lealtà a nessuno.
 
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ikana
view post Posted on 27/8/2012, 15:42




:den:

Mathias si staccò appena da lui portandogli le mani alle spalle, come a volerlo scuotere:
- Lukas... Lukas una nave non è una questione di poco conto! Hai visto quanto abbiamo impiegato a riparare l'Albion, ci vorranno dei mesi solo per preparare la carenatura e poi la chiglia e le spartiture interne e...! - ma non aveva negato quel folle progetto nè tanto meno vi stava smettendo di pensare, anzi!
Nella mente del danese folleggiavano ora mille idee riguardo la struttura di quel piccolo vascello, magari un semplice flop simile a quelli spagnoli, e alle sartie, l'equipaggio ed ovviamente a loro.
- Potremmo esplorare le isole a nord, quelle dove avevamo incontrato la tromba marina e vedere se sono disabitate, oppure navigare fino alla Helena e vedere le spiagge color dell'oro e depredare i galeoni di olandesi e portoghesi che infestano le acque a sud di Catalina! Oh Lukas... - concluse sollevandolo in vita e baciandolo velocemente - Tu sei un genio! -
 
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view post Posted on 2/9/2012, 17:18


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Sapeva bene che una nave non era cosa da poco, che sarebbe stato impegnativo per non dire folle o assurdo anche solo ipotizzare di poterne costruire un'altra, ma Lukas sapeva anche che un'impresa del genere avrebbe reso Mathias felice. L'avrebbe fatto sentire di nuovo importante e fondamentale per la vita dell'isola e quella era la cosa gli interessava.
Infatti, come da copione, dopo i primi tentennamenti, il danese si lasciò trascinare dall'entusiasmo e finì per abbracciare completamente il progetto appena nato.
- Potremmo chiamarla Silver Mist, in onore delle notre nebbe protettrici. - propose sorridendo, mentre si sosteneva alle sue spalle per evitare di sbilanciarsi.
Adorava vedere Mathias di nuovo in forma e vitale.
 
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ikana
view post Posted on 3/9/2012, 13:01




:den:

- Oh ed io che invece volevo darle il tuo nome, mi sembrava più romantico...! - concluse con una risata allegra e portando le gambe del norvegese a circondargli la vita, iniziando a baciargli lentamente lo sterno da quella folle posizione privilegiata - Ma sì, potrebbe anche andare quel nome britannico, dopotutto abbiamo atteso così a lungo e ci sarà così tanto lavoro da fare che magari il nome cambierà! - concluse facendolo scendere e scostandogli i capelli dal volto - Vedi perchè non potrei mai esistere senza di te: hai saputo farmi forza, ridonarmi il sorriso e tranquillizzare il mio animo; un tempo mi ci sarebbero volute almeno sette pinte di rhum e non sono così salutari quanto te, mein ved... -
 
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view post Posted on 6/9/2012, 18:49


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Sentendosi "strapazzare" in quel modo, Lukas dovette reprimere a forsa una risata, consapevole di quanto quella fosse la miglior dimostrazione che la crisi era passata.
Sorrise, tuttavia, passando le mani nella zazzera bionda ed incolta del compagno.
- Ah, ti prego, se dici ancora qualcosa di così tremendamente sdolcinato finirò per convincermi che non sei tu ma il tuo sosia malvagio! - lo prese in giro. - Se il nome non ti piace, potremmo usare qualcosa di più distintivo, come Northern Star... anche se in fondo hai ragione, non ha importanza, abbiamo una vita, letteralmente, per deciderlo. -
Tornò a posare i piedi per terra e si alzò sulle punte per scoccare un piccolo bacio sulle labbra del danese.
- Se davvero ci metteremo al lavoro su una nuova nave, il rhum verrà razionato fino al completamento delle operazioni. - sentenziò con espressione vagamente furba. - Non posso certo tollerare che siano rallentate da un branco di marinai ubriachi. -
 
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ikana
view post Posted on 6/9/2012, 19:54




:den:

Mathias trattenne per i fianchi il compagno, certo non contento di quel bacio volante e ben poco soddisfacente, specialmente dopo discorsi definiti "sdolcinati" e romantici dallo stesso:
- Oh il rhum lo razionerai per gli uomini: il capitano vorrà sempre la sua buona pinta serale ed una splendida compagnia con cui sorseggiarla... - continuò stringendo le mani sulla sua schiena e premendoselo al petto, scaldato dal calore dell'ambiente e dalla sua stessa vicinanza - Inoltre so bene che anche tu non disdegni una buona akvavitte*, magari scaldata, oppure uno di quei liquori provenienti dalle abbazie del continente con erbe profumate e miele. - concluse abbassandosi a soffiargli le parole in un orecchio - E so anche che non riuscirei a dormire una sola notte in una dannata cabina da capitano senza di te... -

Edited by ikana - 7/9/2012, 23:17
 
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view post Posted on 8/9/2012, 00:36


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Sghignazzò tra sè immaginando Mathias in astinenza da rhum e decise che no, non era consigliabile, visto che le conseguenze, soprattutto per lui, sarebbero state piuttosto... impegnative.
Si lasciò abbracciare senza opporre resistenza e abbandonando il capo contro la sua spalla.
- Certo che non la disdegno, se distillata nel modo migliore e aromatizzata a dovere. - mormorò. - Servita tiepida, nel servizio migliore, sulla scrivania della nuova cabina del capitano Mathias... -
Sorrise tra sè: sembrava uno di quei bizzarri sogni che faceva da bambino, quando desiderava vivere avventure che lo portassero lontano dalla deprimente realtà quotidiana. Ora in una di quelle avventure vi era immerso pienamente e stava per lanciarsi in un'altra, ancora più incognita.
- Dopotutto immagino che ti servirà un navigatore... Anche se sarà dura lasciare l'Albion... -
 
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ikana
view post Posted on 8/9/2012, 11:56




:den:

- Lo so che sarà dura, cosa credi? Ma intanto avrai anche il piacere di istruire un bravo ragazzo che prenderà il tuo posto sull'Albion e poi avrai un potere decisionale sicuramente più elevato sul mio galeone che sul veliero del capitano. - disse Mathias stringendo il ragazzo a sè e sapendo quanto sarebbe stato difficile per lui abbandonare la nave che gli aveva portato la salvezza, la libertà e l'addio ad un passato doloroso, per accogliere invece un futuro fatto di speranza e tranquillità - Inoltre ci vorrà molto molto tempo per preparare tutto, quindi potrai ancora soddisfare le tue pistole sul ponte del capitano Kirkland: ma poi, vorrei che progettassi per me le rotte, i piani di conquista e... - concluse sollevandogli la mano e baciandone il dorso - E mi accompagnassi in questa folle avventura: Lukas, Prince of the North, så fortæl, mig så* -

*: Principe del Nord, ti prego, dimmi di sì.
 
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view post Posted on 9/9/2012, 22:45


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:nor:
Come avrebbe potuto rifiutare un'offerta tanto accorata ed allettante? Era impossibile, a maggior ragione perchè era stato lui a suggerire quella folle impresa, quindi doveva "assumersene le responsabilità".
Arrossì un poco sulle guance a quel tocco fin troppo galante per la persona spartana che era Mathias ed annuì con un mezzo sorriso.

:art:
Una volta conclusasi la cena e ritirati gli ospiti, Arthur si era rifugiato nella propria stanza, che non gli sembrava di vedere da anni. Nonostante non fosse per nulla il tipo da indugiare in comodità e mollezze, si rendeva conto che il suo morbido letto di piume gli era mancato, così come la scrivania lucida, i tappeti, gli arazzi, i quadri e tutto ciò che rendeva la stanza degna di essere abitata. Si stese sulle coperte respirandone il profumo e stupendosi di trovarle fresche di bucato, come se fossero state lavate regolarmente in attesa del suo ritorno. Se era stato davvero così avrebbe dovuto dare un premio al personale di casa.
Dopo circa un'ora passata disteso in semi-dormiveglia, si rese conto che qualcosa lo disturbava e nello specifico si trattava dell'espressione di Francis al termine della cena. Continuando a pensarci non sarebbe riuscito a prendere sonno e se avesse scoperto che quello stupido francese gli stava nascondendo qualcosa, allora non avrebbe preso sonno neanche lui. Con addosso quella vaga sensazione di disagio, finì per alzarsi di nuovo e uscire in corridoio, alla volta della stanza al piano di sotto.
 
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ikana
view post Posted on 10/9/2012, 08:13




:fran:

Era rientrato nella sua stanza poco dopo l'aver salutato Sesel ed il piccolo Alfred, ma non appena arrivato nella camera e sprofondato fra le lenzuola di lino pulite e le coperte damascate blu provenienti da chissà quale brigantino spagnolo il francese non poté dire di sentirsi meglio: da quando era arrivato sull'isola si sentiva un pesce fuor d'acqua, per non parlare del suo invito alla villa; certo il capitano, cioè Arthur, non glielo avrebbe mai fatto pesare, ma lui non era certamente al suo posto lì, al suo fianco, era nettamente una figura destabilizzante e totalmente fuori da un contesto più che doveroso e famigliare.
Inoltre il fianco sembrava non dargli tregua con le sue fitte lancinanti.
Si rialzò lentamente andando a togliere la giacca ormai scomoda e gli stivali fattisi pesanti, accomodandosi solo successivamente alla scrivania e trovando tutto l'occorrente di cancelleria che sembrava aver abbandonato lì la prima volta: afferrata con noncuranza una penna d'oca ed un foglio, Francis iniziò lentamente a ricamare le parole, parole senza pensieri e libere che lo aiutavano a sfogarsi.
 
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view post Posted on 12/9/2012, 12:47


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:art:
Alla base della rampa di scale che conduceva al corridoio delle camere del piano inferiore, aveva compiuto una deviazione verso la cucina e ora aveva tra le mani un vassoio con due tazze fumanti. In qualunque altra situazione non si sarebbe mai sognato di comportarsi come una cmune cameriera, ma non aveva nessuna intenzione di avere interferenze da parte di esterni in quel momento. Sarebbe stato oltremodo fastidioso.
Giunto davanti alla porta della camera di Francis, non avendo modo di bussare a causa della mani occupate (e comunque non esisteva che si mettesse a bussare alle porte in casa propria!), abbassò la maniglia con il gomito e spinse avanti l'uscio.
Lo sguardo saettò per la stanza, posandosi infine sulla scrivania dove il francese era seduto.
- Dovresti riposare, nelle tue condizioni, non scrivere. - esordì senza preoccuparsi di annunciarsi o salutare in qualsiasi modo, limitandosi a posare il vassoio sul piano.
Si era fatto preparare una tisana rilassante con le erbe medicinali di Lukas, nella speranza che potesse dare un po' di sollievo al suo ospite.
 
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ikana
view post Posted on 12/9/2012, 16:19




:fran:

Francis si voltò non appena la voce di Arthur arrivò al suo orecchio (e fortunatamente non aveva "allontanato in malo modo una cameriera" con il suo pacato tono di voce o non gli avrebbe mai perdonato di averlo scambiato per una domestica) e posò la penna d'oca nel suo calamaio, sfregandosi gli occhi infastiditi dalla penombra e della luce delle lanterne:
- Ahimè non avevo sonno, inoltre dicono che possa conciliare attendere una buona tazza di... Di qualcosa, prima di dormire. - disse alzando lo sguardo su di lui ed invitandolo a sedersi al suo fianco - Come mai questa così gradita visita? Immaginavo fossi molto stanco per trattenerti in futili chiacchere con il sottoscritto... - concluse sciogliendo i capelli biondi ancora stretti nel nastro di velluto blu, rendendosi però conto di come il suo tono, forse a causa anche della stanchezza o di chissà quale altra follia, si fosse inacidito, inasprito o qualsiasi altro sinonimo di quel termine - Perdonami, forse davvero non sto così bene. -
 
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view post Posted on 12/9/2012, 23:42


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:art:
Dopo aver posato il vassoio sulla scrivania, si era avvicinato, ma il tono stranamente brusco di Francis lo aveva indotto a fermarsi a debita distanza aggrotttando le sopracciglia. In effetti si era perso in inutili dubbi per parecchio tempo prima di decidersi a scendere e forse quella non era stata una buona pensata. Non che gl'importasse di importunare il suo ospite, anzi disturbarlo sarebbe stato divertente, o che fosse preoccupato per lui. Semplicemente trovava scorretto che quest'ultimo avesse un quasiasi problema e non gliene parlasse. Lo rendeva inquieto e gli toglieva il sonno. Semplicemente.
- In effetti penso proprio che sia così. - sentenziò in tono neutro, aggirando la sedia dove era seduto e piazzandosi alle sue spalle.
- I tuoi muscoli sono troppo rigidi, di questo passo ti verrà un gran mal di schiena. - continuò lasciando scorrere le dita lungo il collo e le spalle. - Bevi, ti aiuterà a rilassarti. -
Arthur conosceva ben altri modi per sciogliere i muscoli o rilassarsi, ma non poteva certo imporre certi tour de force ad un convalescente.
 
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94 replies since 10/8/2012, 20:24   822 views
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