The once and future king, capitolo 31

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view post Posted on 20/10/2012, 13:53


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Feliciano Vargas

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:sesel:
Convincere Alfred a starsene buono a letto finchè il cielo non schiariva, era stata un'impresa degna di nota, ma quando finalmente aveva albeggiato non c'era più stato verso di trattenere il bambino. Ma del resto la stessa Sesel non stava più nella pelle all'idea di ciò che l'aspettava, di ciò che aspettava tutti loro.
Era una mattina luminosa e abbagliante, davvero degna di essere ricordata come il giorno della rinascita, e Sesel aveva indossato per l'occasione il suo abito più bello tra quelli cuciti personalmente (non aveva voluto uno di quelli acquistati durante il soggiorno in Prussia, considerandoli un insulto alla solennità del momento). Le morbide pieghe della gonna azzurra le accarezzavano le gambe mentre si affrettava dietro ad Arthur, badando che Alfred non ne combinasse una delle sue.
All'affermazione di Francis, annuì con espressione solenne, rivolgendo ad Arthur uno sguardo adorante. Finalmente era tornato ad essere quello di un tempo: il più spietato dei pirati, il più maestoso dei sovrani e allo stesso tempo il più affettuoso dei fratelli, il suo signore, la sua famiglia, il suo unico grande amore. Istintivamente gli rivolse un inchino deferente, prima di rivolgersi al piccolo.
- Sì, direi che adesso possiamo salire, ma fa' attenzione a non cadere in mare dalla passerella. Sarebbe un problema ripescarti durante la cerimonia. -
Sorrise e lo prese per mano, dopo un cenno affermativo di Arthur.
 
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ikana
view post Posted on 21/10/2012, 13:00




:fran:

Il piccolo Alfred e Sesel erano saliti a bordo della nave sotto gli occhi attenti del capitano, avvolti dalle risate del bambino e delle grida di gioia della gente radunatasi attorno al porto a quell'ora: il francese si avvicinò ancora di un passo ad Arthur piegando il capo al suo orecchio, ora chiara la loro differenza d'altezza e di personalità, data ancora la notevole paura che Francis provava nel farsi vedere al suo fianco.
- Avete ordini per me, mio capitano? - disse in tono referenziale, anche se nella sua voce si spandeva il miele dell'amore, così che con tenue volume gli disse - Oppure posso restare così a rimirarti adorante come un Dio...? - concluse rialzandosi e lasciando che la morbida coda bionda gli carezzasse il collo, mentre i suoi occhioni blu cercavano quelli del compagno.
 
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view post Posted on 23/10/2012, 23:01


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:art:
Arthur era sul punto d'incamminarsi a sua volta sulla passerella che l'avrebbe condotto a bordo della nuova Albion, quando il sussurro di Francis lo raggiunse provocandogli un leggero brivido.
- Faresti bene a non abbandonarti a certe provocazioni se non vuoi che mi venga voglia di inaugurare il nuovo ponte in un modo piuttosto anomalo. - disse mantenendo lo sguardo fisso davanti a sè ma concedendosi un sorrisetto allusivo. - Raggiungi Alfred e Sesel, io vado a poppa. -
Così dicendo si avviò finalmente lungo la passerella, e, dopo mesi che gli erano parsi interminabili, posò di nuovo i piedi sulle salde tavole del ponte della sua amata Albion.
Con lo sguardo fiero e la giacca al vento, posò una mano sul parapetto lucidato di fresco e si rivolse alla folla in attesa sul molo, per lo più famiglie dei marinai.
- Abitanti di Avalon, lunghi mesi sono trascorsi da quando abbiamo portato in secca questa stessa nave ridotta a pezzi, mesi durante i quali la nostra stessa speranza è finita in frantumi. La vostra forza e la vostra perseveranza hanno però dimostrato che qualunque danno è riparabile, che anche dalla più oscura delle prigioni esite un via d'uscita. E' grazie a voi se tutto questo è stato realizzato ed è sempre grazie a voi che al mio ritorno ho potuto ritrovare intatto ciò che mi era più caro. Ve ne sarò per sempre grato e m'impegno fin d'ora a prendermi cura di voi, il mio popolo, come il migliore dei sovrani. Non abbiamo più una regina o una corona davanti alla quale inchinarci, ora saremo pirati, fuorilegge a tutti gli effetti, ma saremo anche liberi dal giogo della schiavitù. Tutto ciò che l'Albion raccoglierà su questi mari sarà nostro di diritto, mio e di tutti voi che avete permesso la realizzazione di questo nuovo vascello! -
Arthur non era mai stato il tipo da discorsi, ma sentiva che questa volta era giusto ringraziare il suo popolo, che l'aveva aspettato e riaccolto con fiducia. Ora era davvero il loro unico sovrano e come tale doveva comportarsi.
Spostò lo sguardo verso il terzetto sul ponte inferiore e potè leggere l'ammirazione negli occhi di Alfred, la devozione in quelli di Sesel e una sorta di adorazione mista a malizia in quelli di Francis. Un cocktail che avrebbe riscaldato il cuore anche ad una pietra.
 
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ikana
view post Posted on 24/10/2012, 12:13




:al:

Il bambino era rimasto ad osservare il proprio fratellone con sguardo pieno di gioia ed aspettativa: certo, non aveva capito perfettamente tutto il discorso fatto, ma solo le parole tesori e pirati gli portavano alla mente mille avventure e altrettante battaglie in cui sarebbe diventato anche lui un ottimo capitano. Sì, si era ripromesso di diventare sempre più forte, anche più del fratello, e di proteggere Sesel e la sua isola come il migliore degli eroi.
E poi le vele vennero sciolte al vento e le onde si infransero sulla chiglia di quercia, tra le grida di Francis e gli ordini degli uomini.

:fran:

Le minacce non l'avevano mai adeguatamente spaventato e fu solo per quel motivo che si prese la presunzione di fissare Arthur a quella maniera, colpendolo con uno sguardo che di allusivo aveva molto: terminato il discorso, ordinò agli uomini di spiegare le vele e levare l'ancora, poichè ora li aspettava la prima navigazione di prova della rinata Albion.
Così lo attese affianco al timone con il capo levato e fiero, ma con lo stesso sorriso che gli rivolgeva ogni notte: pacato si scostò leggermente lasciandogli il suo degno posto di capitano, pronto ad imbracciare finalmente la guida del veliero e volgerlo verso una nuova rotta.
 
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view post Posted on 26/10/2012, 23:58


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:sesel:
Le parole di Arthur, così forti e piene di speranza, le riempivano il cuore di gioia. Finalmente aveva di nuovo di fronte il suo capitano, la persona che adorava e per la quale sarebbe stata disposta a dare anche la vita se fosse stato necessario. La persona che, ora ne era definitivamente certa, avrebbe guidato il popolo di Avalon verso un futuro luminoso. Lei sarebbe stata per sempre al suo fianco, avrebbe cresciuto Alfred com'era suo desiderio, facendone un uomo degno di ereditare il titolo di Signore di Avalon, e l'avrebbe amato in silenzio come aveva sempre fatto.
Il vento che le compigliava i lunghi capelli scuri le sussurrava all'orecchio che quello era il suo destino, il destino della Perla Azzurra deciso alla sua nascita e che aveva trovato la sua ideale collocazione sulla corona del Signora dei Mari.

:art:
Il termine del discorso venne accolto sia dalla popolazione a terra che dagli uomini sulla nave con un applauso ed esclamazioni d'entusiasmo che suscitarono in Arthur la soddisfazione di essere riuscito nell'impresa di guadagnarsi di nuovo la loro fiducia. Non restava altro da fare che mettere in partica le proprie parole e dimostrare a quelle persone che avrebbe saputo guidarle per l'ennesima volta oltre le nebbie. Dopo aver assecondato con un gesto istintivo gli ordini di Francis, prese finalmente il proprio posto al timone dell'Albion, imprimendovi la forza necessaria per impostare la nuova rotta.
La sua voce suonò forte e chiara nella limpida aria del mattino mentre impartiva gli ordini che avrebbero guidato il vascello nella prima traversata della sua nuovoa vita.
- Tutti gli uomini ai posti di manovra! Spiegate la vela maestra! Rotta attraverso le nebbie e che il Signore dei Mari ci assista! -
Capitan Arthur Kirkland era tornato.
 
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94 replies since 10/8/2012, 20:24   822 views
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