ikana |
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| Francis sorrise dolcemente, questa volta, beandosi dell'espressione soddisfatta dell'inglese, inoltre adorò sentirlo indugiare con le mani nei suoi capelli e sulla sua schiena con un gesto che gli rammentava le carezze di un mante quieto e pacato, non certo di un "diable-du-mer". - Ah non è detto: quando sarò stanco, te lo farò sapere. - disse a voce bassa, ma, allo stesso tempo, facendo in modo di scandire al meglio ogni parola con tono roco e passionale, marcando il suo accento francese - Inoltre non amo farmi scappare opportunità di questo genere. - continuò scendendo dal suo orecchio al collo, imprimendo su questo vari baci e stuzzicandone la pelle con denti e lingua, fino allo sterno, caldo e palpitante nel petto - E poi, l'hai detto tu stesso, ormai questa è casa mia o forse ti penti della tua scelta? - concluse sollevando lo sguardo lussurioso, ma allo stesso tempo calmo e terribile, come il mare notturno, vibrante alla luce fioca delle candele.
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